La verità è...
che prima di essere umani eravamo animali e ancora prima demoni.
(Tania.)
-Buon giorno signor S, prego si accomodi...-
-Buon giorno dottoressa, una domanda... è davvero una sessuologa? Non trovo traccia di questa specializzazione nel suo curriculum...-
-Lo sono... signor S, lo sono... si fidi! Chi l’ha indirizzata a me?
-Una nostra comune amica... la Signora V.-
-Ahah... e mi vuole dire quale è il suo problema?-
-Ho un problema di carattere sessuale, molto fastidioso...-
-Si spieghi bene... su... non abbia remore...-
-Sono circa tre mesi che non riesco a... a penetrare una donna...-
-Problemi d'erezione...?-
-Macché! No... no... mai avuto problemi del genere, solo che ho un blocco... non voglio più scopare ma solo leccare... lo sa cosa intendo... baciare la... insomma la vagina... e lì mi perdo per ore... faccio solo quello... e lavorare con le dita... ma solo sul clitoride... non dentro...-
-E per la sua personale soddisfazione come fa?-
-Non vengo e rimango duro per ore, loro... sa... le mie partner non capiscono, mi vedono e mi sentono così eretto, così duro e credono che non voglia perché non mi attraggono ma non è vero! Non le lecco forse per ore? Non sono loro il problema ma io stesso! Allora mi propongono di essere loro a far tutto... di stendermi e di lasciarle fare... ma non mi va. Il mio piacere è leccarle... ma tutto, sa dottoressa? Insomma... seno... e vagina e ano, poi mi stendo come dicono loro ma subito le tiro a contatto della mia bocca... e le lecco...-
-E permette loro di ricambiare.. insomma lei si lascia baciare... il sesso?-
-Si si... alla fine si... lascio che mi prendano... in bocca... e godo lì... insomma solo piacere orale...-
-E prima? E come mai è nato questo problema?-
-Prima...? Mi creda... le montavo per ore! Oh... mi scusi per il termine, insomma... si che lo facevo...-
-Non si preoccupi... continui...-
-Non lo so... non so perché ora desidero solo leccarle, succhiarle... morderle... neanche le penetro con le dita... figurarsi poi con il pene? No.. proprio no! Non ci riesco!-
-Il suo blocco non le è evidente? No certo, perché è nascosto in lei stesso. Se è così... dovremo scavare un po' a fondo, lo tiene nascosto anche a se stesso il vero motivo e io ci dovrò' arrivare attraverso l'analisi...-
-Va bene...-
-Per oggi abbiamo finito... inizieremo con la prossima seduta...-
-Buon giorno signor S, prego si accomodi sul divano e si rilassi...-
-Posso togliermi la giacca?-
-Certo... quando è comodo iniziamo...-
La dottoressa si siede accanto e lo invita a raccontare di se.
-Dovremo tornare molto indietro... mi dica Signor S, quando ha avuto la sua prima esperienza di... leccare una vagina?-
-La prima proprio, dottoressa? E' stato quando avevo 10 anni...-
-Continui...-
-Lei... si chiamava Alma, aveva tredici anni e trascorrevamo assieme tutto il periodo estivo in montagna, lei ci comandava, giocavamo sempre allo stesso gioco, lei era la regina e noi i suoi cortigiani...-
-Voi... chi...?-
-Io e altri due ragazzi della mia età... il gioco consisteva nel servirla... lei comandava sempre! Ci conduceva in un prato e lì... fuori dalla vista dei nostri familiari... giocavamo... ci spogliavamo e lei si distendeva e ci comandava di leccarla... aveva poco pelo... e si mostrava. Ma...-
-Ma... cosa? Continui...-
-La sua vagina... sapeva di urina... non mi piaceva poi molto quel gioco... e il suo pelo era sempre bagnato... la dovevamo leccare a lungo e lei ci diceva come fare... e si masturbava... e ci costringeva a guardarla e a fare altrettanto...-
-Null'altro? Altre esperienze successive...?-
-La mia prima donna...-
-Continui... quanti anni aveva?-
-Quattordici... lei aveva l'età di mia madre... era una donna molto sciatta e disordinata, non brutta... diciamo che mi sedusse ma senza molta fatica dato che la desideravo da tempo e morivo a forza di masturbarmi per lei, un pomeriggio, lei mi dava ripetizioni durante il periodo estivo, successe... sapeva che la guardavo, sbirciavo le sue tette... oh... mi scusi! Il suo seno libero appena coperto da una tunica che mostrava tutto. Ero eccitato e lei ne era consapevole, ad un tratto mi fece alzare, mi prese per mano e mi condusse nella sua camera, nel suo letto ancora caldo del suo corpo... inizio' una relazione che cessò solo quando fummo scoperti... ma...-
-Ma...?-
-Ma... pochi giorni dopo... lei mi inizio' al rapporto orale, mi piaceva come mi succhiava... meno o niente quando mi costringeva a leccarla... sapeva un odore molto forte... e mi causava conati di vomito... ma lei mi teneva forte la testa contro il suo inguine e mi costringeva a leccare... a leccare... poi... anche dopo che mi ero lavato più volte... avevo il suo sapore in bocca e mi nauseava... non mi piaceva leccare allora! Tanto che non leccai vagine per molti, molti anni! Iniziai a prenderci piacere verso i venticinque...-
-Questo non ci porta alla vera causa del problema che l'affigge, sig. S, deve essere per forza più recente... ma dovremo tornarci la prossima volta... il suo tempo è finito...-
-Ora signor S, è il momento che io sia franca con lei, si è sottoposto a quattro sedute, non dico che non abbia collaborato ma non abbiamo risolto nulla... abbiamo due possibilità, la prima è che io smetta di occuparmi di lei, la seconda che mi permetta veramente di entrare nel suo subconscio e risolvere la cosa...-
-E come avverrebbe..?-
-Una o più sedute d'ipnosi indotta... vero che non sempre funziona, ci sono persone che resistono anche a questo trattamento ma con altre... va bene...-
-Non mi piace molto perdere il controllo di me stesso...-
-Forse è proprio questa la causa della sua resistenza... io sono convinta che alla base di tutto ci sia una specie di trauma che lei vuole dimenticare...-
-Come funziona...?-
-Una iniezione endovena di un composto di dopamina e altri recettori, sono anche un medico... signor S.-
-Va bene... mi fido di lei...-
Il signor S. è steso sul divano, apparentemente è in una fase di dormiveglia, la dottoressa è accanto a lui.
-Signor S. mi sente...?-
-Si...-
-Stia rilassato... va tutto bene... ora... se la sente di affrontare il vero problema? La vera causa della sua resistenza a penetrare le donne? Il perché si limita al solo sesso orale, al cunnilinguo?-
Il signor S. si agita, muove nervosamente le mani e i suoi occhi cercano di aprirsi per poi chiudersi nuovamente.
-Mi dica signor S. che è successo veramente...-
-La figlia di V., la ragazza...-
-Cosa è successo con la figlia di V.? Parliamo sempre della nostra amica comune, vero?-
-Si... io e V. ci frequentavamo da un po' di tempo, passavo qualche fine settimana a casa sua... a volte era lei che veniva da me...-
-So di questo... ma la ragazza che centra? Si chiama Anne... vero? Su mi dica...-
Il signor S. si muove scompostamente...
-Lei... Anne... non perdeva l'occasione per cercare d'interessarmi, io subisco il fascino di questi giovani corpi, la loro freschezza, il loro profumo di gioventù, lei... appena poteva si mostrava con i soli slip, metteva in mostra quelle tettino sode con i capezzoli rivolti al cielo, e il suo culetto? Sodo e arrapante!-
-Ma Anne è ormai una giovane donna... ha diciassette anni...-
-Si...! E non perdeva l'occasione di strusciarsi contro! Appena poteva strofinava il suo seno o il culetto contro di me! Insomma... era un vero tormento, ma lo accettavo per amore di V., subivo e vivevo in eterna apprensione nella paura di non riuscire a controllarmi...-
-Continui... signor S., su mi dica...-
-La madre V. era completamente all'oscuro, lei... la ragazza, Anne, faceva tutto con malizia estrema e per questo la madre nulla sapeva... non si accorgeva, Anne... esagerava... ora cercava sempre di trovarmi solo, a volte... approfittando della assenza della madre entrava in camera, cercava il contatto... con mille scuse si spogliava e si rivestiva davanti a me... tutto era un tormento! Lei... si accorgeva della mia eccitazione... come non poteva se avevo il pene talmente duro che mi faceva male? E mi toccava... mi accarezzava... diceva che mi desiderava... che non riusciva a dormire dalla voglia di avermi... e io... ho ceduto! Ha demolito la mia resistenza attimo dopo attimo, con una perseveranza incredibile!-
-Continui...-
-Anne non era vergine... ma... quando l'ho presa io era come se lo fosse! Ho fatto molta fatica a... penetrarla... e lei... nonostante il dolore... spingeva per farmi entrare più a fondo! L'ho presa per tutto un pomeriggio... ma... lei era consenziente... disponibile... adorabilmente libidinosa! Il fatto sgradevole successe dopo... il timore di aver causato qualcosa di irreparabile mi ha shoccato...!-
-Cosa... signor S.?-
-Anne ebbe una emorragia vaginale, causata dalla mia troppa foga! L'ho davvero scopata per ore! ' sempre più forte! Sempre più a fondo! E lei che mi incitava! Che mi spronava ad essere ancora più animale! Godeva tantissimo e di tutto! Quello che voleva era il mio pene a fondo, che le sforzasse la vagina!-
-E come finì...?-
-Lei si impaurì molto... ritorno' istantaneamente una bambina, infantilmente senza prendersi carico delle sue responsabilità, non era stata lei a volerlo? La mia resistenza, per quanto stoica, non era tanto grande da poterle resistere! Lei... Anne... m’incolpò della cosa, disse che avrebbe detto alla madre che l'avevo violentata! Che l'avevo rovinata! Che le avevo spaccato qualcosa dentro! Insomma... non ragionava più. La pregai di calmarsi e di fare degli impacchi di ghiaccio proprio sulla vagina. Funzionò... e poco dopo l'emorragia cesso', da una successiva visita risulto' una lesione profonda ma nulla di grave. Ma... in quel momento mi ripromisi due cose, una di non aver più nulla a che fare con lei, Anne e... seconda cosa... d'interrompere la relazione con la madre, V.-
-Continui... signor S.-
-Mi accorsi che... nei miei contatti sessuali dopo questa storia non riuscivo più a comportarmi come prima. Avevo timore... di penetrare... di causare danni, sapevo di essere troppo violento, il fatto è... che quando sono con una donna che mi piace... non ragiono più razionalmente! Divento un animale! In quei momenti sono capace di tutto, presi atto coscienziosamente di questo. E' per timore mi sacrificai, limitai il mio piacere al leccare... al solo ditalino...-
-Ora signor S. lei si sveglierà... e si ricorderà tutto questo e noi lo esamineremo con molta calma... su... al mio tre si svegli. Uno... due... tre...-
-Non so davvero come ringraziarla, dottoressa... se funziona lei mi ha riportato alla vita, tenendo conto che la mia vita è fatta di sesso, sesso e ancora sesso! Ma dovrò' affrontare la prova della verità, non è curiosa di sapere come va?-
-Certamente signor S, lei mi farà sapere, no?-
-Potrei fare di meglio... perché non esce a cena con me stasera?-
-Ah ah... ecco il vero signor S.! No... per correttezza deontologica e perché sono sposata... signor S.-
-Le regole possono essere infrante a volte... è un piacere farlo...-
-Sono io a proporle una alternativa... signor S.-
-Sono in attesa... dottoressa...-
-Tralasciamo la solita cosa... cena... corteggiamento... scopata. Lo facciamo qui e adesso, ma ad una condizione... che lei lasci libera la bestia che ha dentro di se... che lasci libero l'animale... d'accordo?-
E davanti al signor S. piacevolmente sbalordito... la dottoressa inizia a spogliarsi...
T.
(Tania.)
-Buon giorno signor S, prego si accomodi...-
-Buon giorno dottoressa, una domanda... è davvero una sessuologa? Non trovo traccia di questa specializzazione nel suo curriculum...-
-Lo sono... signor S, lo sono... si fidi! Chi l’ha indirizzata a me?
-Una nostra comune amica... la Signora V.-
-Ahah... e mi vuole dire quale è il suo problema?-
-Ho un problema di carattere sessuale, molto fastidioso...-
-Si spieghi bene... su... non abbia remore...-
-Sono circa tre mesi che non riesco a... a penetrare una donna...-
-Problemi d'erezione...?-
-Macché! No... no... mai avuto problemi del genere, solo che ho un blocco... non voglio più scopare ma solo leccare... lo sa cosa intendo... baciare la... insomma la vagina... e lì mi perdo per ore... faccio solo quello... e lavorare con le dita... ma solo sul clitoride... non dentro...-
-E per la sua personale soddisfazione come fa?-
-Non vengo e rimango duro per ore, loro... sa... le mie partner non capiscono, mi vedono e mi sentono così eretto, così duro e credono che non voglia perché non mi attraggono ma non è vero! Non le lecco forse per ore? Non sono loro il problema ma io stesso! Allora mi propongono di essere loro a far tutto... di stendermi e di lasciarle fare... ma non mi va. Il mio piacere è leccarle... ma tutto, sa dottoressa? Insomma... seno... e vagina e ano, poi mi stendo come dicono loro ma subito le tiro a contatto della mia bocca... e le lecco...-
-E permette loro di ricambiare.. insomma lei si lascia baciare... il sesso?-
-Si si... alla fine si... lascio che mi prendano... in bocca... e godo lì... insomma solo piacere orale...-
-E prima? E come mai è nato questo problema?-
-Prima...? Mi creda... le montavo per ore! Oh... mi scusi per il termine, insomma... si che lo facevo...-
-Non si preoccupi... continui...-
-Non lo so... non so perché ora desidero solo leccarle, succhiarle... morderle... neanche le penetro con le dita... figurarsi poi con il pene? No.. proprio no! Non ci riesco!-
-Il suo blocco non le è evidente? No certo, perché è nascosto in lei stesso. Se è così... dovremo scavare un po' a fondo, lo tiene nascosto anche a se stesso il vero motivo e io ci dovrò' arrivare attraverso l'analisi...-
-Va bene...-
-Per oggi abbiamo finito... inizieremo con la prossima seduta...-
-Buon giorno signor S, prego si accomodi sul divano e si rilassi...-
-Posso togliermi la giacca?-
-Certo... quando è comodo iniziamo...-
La dottoressa si siede accanto e lo invita a raccontare di se.
-Dovremo tornare molto indietro... mi dica Signor S, quando ha avuto la sua prima esperienza di... leccare una vagina?-
-La prima proprio, dottoressa? E' stato quando avevo 10 anni...-
-Continui...-
-Lei... si chiamava Alma, aveva tredici anni e trascorrevamo assieme tutto il periodo estivo in montagna, lei ci comandava, giocavamo sempre allo stesso gioco, lei era la regina e noi i suoi cortigiani...-
-Voi... chi...?-
-Io e altri due ragazzi della mia età... il gioco consisteva nel servirla... lei comandava sempre! Ci conduceva in un prato e lì... fuori dalla vista dei nostri familiari... giocavamo... ci spogliavamo e lei si distendeva e ci comandava di leccarla... aveva poco pelo... e si mostrava. Ma...-
-Ma... cosa? Continui...-
-La sua vagina... sapeva di urina... non mi piaceva poi molto quel gioco... e il suo pelo era sempre bagnato... la dovevamo leccare a lungo e lei ci diceva come fare... e si masturbava... e ci costringeva a guardarla e a fare altrettanto...-
-Null'altro? Altre esperienze successive...?-
-La mia prima donna...-
-Continui... quanti anni aveva?-
-Quattordici... lei aveva l'età di mia madre... era una donna molto sciatta e disordinata, non brutta... diciamo che mi sedusse ma senza molta fatica dato che la desideravo da tempo e morivo a forza di masturbarmi per lei, un pomeriggio, lei mi dava ripetizioni durante il periodo estivo, successe... sapeva che la guardavo, sbirciavo le sue tette... oh... mi scusi! Il suo seno libero appena coperto da una tunica che mostrava tutto. Ero eccitato e lei ne era consapevole, ad un tratto mi fece alzare, mi prese per mano e mi condusse nella sua camera, nel suo letto ancora caldo del suo corpo... inizio' una relazione che cessò solo quando fummo scoperti... ma...-
-Ma...?-
-Ma... pochi giorni dopo... lei mi inizio' al rapporto orale, mi piaceva come mi succhiava... meno o niente quando mi costringeva a leccarla... sapeva un odore molto forte... e mi causava conati di vomito... ma lei mi teneva forte la testa contro il suo inguine e mi costringeva a leccare... a leccare... poi... anche dopo che mi ero lavato più volte... avevo il suo sapore in bocca e mi nauseava... non mi piaceva leccare allora! Tanto che non leccai vagine per molti, molti anni! Iniziai a prenderci piacere verso i venticinque...-
-Questo non ci porta alla vera causa del problema che l'affigge, sig. S, deve essere per forza più recente... ma dovremo tornarci la prossima volta... il suo tempo è finito...-
-Ora signor S, è il momento che io sia franca con lei, si è sottoposto a quattro sedute, non dico che non abbia collaborato ma non abbiamo risolto nulla... abbiamo due possibilità, la prima è che io smetta di occuparmi di lei, la seconda che mi permetta veramente di entrare nel suo subconscio e risolvere la cosa...-
-E come avverrebbe..?-
-Una o più sedute d'ipnosi indotta... vero che non sempre funziona, ci sono persone che resistono anche a questo trattamento ma con altre... va bene...-
-Non mi piace molto perdere il controllo di me stesso...-
-Forse è proprio questa la causa della sua resistenza... io sono convinta che alla base di tutto ci sia una specie di trauma che lei vuole dimenticare...-
-Come funziona...?-
-Una iniezione endovena di un composto di dopamina e altri recettori, sono anche un medico... signor S.-
-Va bene... mi fido di lei...-
Il signor S. è steso sul divano, apparentemente è in una fase di dormiveglia, la dottoressa è accanto a lui.
-Signor S. mi sente...?-
-Si...-
-Stia rilassato... va tutto bene... ora... se la sente di affrontare il vero problema? La vera causa della sua resistenza a penetrare le donne? Il perché si limita al solo sesso orale, al cunnilinguo?-
Il signor S. si agita, muove nervosamente le mani e i suoi occhi cercano di aprirsi per poi chiudersi nuovamente.
-Mi dica signor S. che è successo veramente...-
-La figlia di V., la ragazza...-
-Cosa è successo con la figlia di V.? Parliamo sempre della nostra amica comune, vero?-
-Si... io e V. ci frequentavamo da un po' di tempo, passavo qualche fine settimana a casa sua... a volte era lei che veniva da me...-
-So di questo... ma la ragazza che centra? Si chiama Anne... vero? Su mi dica...-
Il signor S. si muove scompostamente...
-Lei... Anne... non perdeva l'occasione per cercare d'interessarmi, io subisco il fascino di questi giovani corpi, la loro freschezza, il loro profumo di gioventù, lei... appena poteva si mostrava con i soli slip, metteva in mostra quelle tettino sode con i capezzoli rivolti al cielo, e il suo culetto? Sodo e arrapante!-
-Ma Anne è ormai una giovane donna... ha diciassette anni...-
-Si...! E non perdeva l'occasione di strusciarsi contro! Appena poteva strofinava il suo seno o il culetto contro di me! Insomma... era un vero tormento, ma lo accettavo per amore di V., subivo e vivevo in eterna apprensione nella paura di non riuscire a controllarmi...-
-Continui... signor S., su mi dica...-
-La madre V. era completamente all'oscuro, lei... la ragazza, Anne, faceva tutto con malizia estrema e per questo la madre nulla sapeva... non si accorgeva, Anne... esagerava... ora cercava sempre di trovarmi solo, a volte... approfittando della assenza della madre entrava in camera, cercava il contatto... con mille scuse si spogliava e si rivestiva davanti a me... tutto era un tormento! Lei... si accorgeva della mia eccitazione... come non poteva se avevo il pene talmente duro che mi faceva male? E mi toccava... mi accarezzava... diceva che mi desiderava... che non riusciva a dormire dalla voglia di avermi... e io... ho ceduto! Ha demolito la mia resistenza attimo dopo attimo, con una perseveranza incredibile!-
-Continui...-
-Anne non era vergine... ma... quando l'ho presa io era come se lo fosse! Ho fatto molta fatica a... penetrarla... e lei... nonostante il dolore... spingeva per farmi entrare più a fondo! L'ho presa per tutto un pomeriggio... ma... lei era consenziente... disponibile... adorabilmente libidinosa! Il fatto sgradevole successe dopo... il timore di aver causato qualcosa di irreparabile mi ha shoccato...!-
-Cosa... signor S.?-
-Anne ebbe una emorragia vaginale, causata dalla mia troppa foga! L'ho davvero scopata per ore! ' sempre più forte! Sempre più a fondo! E lei che mi incitava! Che mi spronava ad essere ancora più animale! Godeva tantissimo e di tutto! Quello che voleva era il mio pene a fondo, che le sforzasse la vagina!-
-E come finì...?-
-Lei si impaurì molto... ritorno' istantaneamente una bambina, infantilmente senza prendersi carico delle sue responsabilità, non era stata lei a volerlo? La mia resistenza, per quanto stoica, non era tanto grande da poterle resistere! Lei... Anne... m’incolpò della cosa, disse che avrebbe detto alla madre che l'avevo violentata! Che l'avevo rovinata! Che le avevo spaccato qualcosa dentro! Insomma... non ragionava più. La pregai di calmarsi e di fare degli impacchi di ghiaccio proprio sulla vagina. Funzionò... e poco dopo l'emorragia cesso', da una successiva visita risulto' una lesione profonda ma nulla di grave. Ma... in quel momento mi ripromisi due cose, una di non aver più nulla a che fare con lei, Anne e... seconda cosa... d'interrompere la relazione con la madre, V.-
-Continui... signor S.-
-Mi accorsi che... nei miei contatti sessuali dopo questa storia non riuscivo più a comportarmi come prima. Avevo timore... di penetrare... di causare danni, sapevo di essere troppo violento, il fatto è... che quando sono con una donna che mi piace... non ragiono più razionalmente! Divento un animale! In quei momenti sono capace di tutto, presi atto coscienziosamente di questo. E' per timore mi sacrificai, limitai il mio piacere al leccare... al solo ditalino...-
-Ora signor S. lei si sveglierà... e si ricorderà tutto questo e noi lo esamineremo con molta calma... su... al mio tre si svegli. Uno... due... tre...-
-Non so davvero come ringraziarla, dottoressa... se funziona lei mi ha riportato alla vita, tenendo conto che la mia vita è fatta di sesso, sesso e ancora sesso! Ma dovrò' affrontare la prova della verità, non è curiosa di sapere come va?-
-Certamente signor S, lei mi farà sapere, no?-
-Potrei fare di meglio... perché non esce a cena con me stasera?-
-Ah ah... ecco il vero signor S.! No... per correttezza deontologica e perché sono sposata... signor S.-
-Le regole possono essere infrante a volte... è un piacere farlo...-
-Sono io a proporle una alternativa... signor S.-
-Sono in attesa... dottoressa...-
-Tralasciamo la solita cosa... cena... corteggiamento... scopata. Lo facciamo qui e adesso, ma ad una condizione... che lei lasci libera la bestia che ha dentro di se... che lasci libero l'animale... d'accordo?-
E davanti al signor S. piacevolmente sbalordito... la dottoressa inizia a spogliarsi...
T.
2 commenti:
continuo a pensare che tu mi abbia rovinato il racconto.
b.
Ammetto, sono un pessimo individuo.
Il tuo racconto AFFETTIVITÀ' PREDATORIA rimane un vero e unico gioiello,
ineguagliabile.
http://sempretibet.blogspot.it/2015/04/affettivita-predatoria-di.html
i miei racconti successivi al tuo un tentativo di..., fallito
ma pieno di buone intenzioni, di cercare di starti alla pari o quasi,
Grazie sempre di avermi dato modo di utilizzarlo.
Buona vita, B.
T.
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