sabato 15 settembre 2018

LA SFIDA. Di FLAMEREBEL e TIBET.



Premessa: Racconto scritto a quattro mani con Tibet. Avevo pensato da tempo ad una collaborazione, ma non ho mai avuto occassione di confessarla a lui. Ora ho avuto la migliore scusa che ci fosse!
Omaggio a Tibet, grazie per la tua collaborazione. Nutro una profonda stima...

Flame.



LA SFIDA.

Perché scrivere di un incontro dopo mille volte che ne hai scritto?
Semplice... Perché si tratta di lei, perchè la tua infatuazione la senti vivere dentro di te e crescere ogni momento che passa, perchè senti che è diversa, unica. Lei dice che è pericolosa, che potrebbe essere la ladra della tua ragione, rapinarti della tua serenità, farti impazzire. E tu senti che questo potrebbe avvenire e ti piace immensamente e vuoi spasmodicamente rischiare, Da quanto tempo non ti rubano la serenità? E non ti fanno impazzire di libidine come fa lei? Da quanto tempo non ti innamori pazzamente?
Complicata, unica... depravata nella sua particolarità, sai che sarà un gioco pesante, tu che cercherai di inserirti fermamente nella sua mente e lei che userà tutto il suo fascino e la sua perversità per non soccombere e anzi per vincere questa particolare sfida...


Una sfida.
È questo ciò che voglio? sono stata io ad iniziare, voglio farlo, voglio superarmi. La mia mente a volte mi tradisce, non voglio essere debole non voglio soccombere, voglio resistere. Voglio… no. I miei occhi non devono rivelare nulla. Sarò la tua pozione, come dolce veleno sarò sul tuo corpo.
Perversa.
Sensuale.
Seducente.
Danzerò una melodia oscena, i miei occhi saranno pieni di desiderio, le mie labbra saranno dolci, le mie mani saranno delicate.
Tu come un Fauno, quale lato di te mi donerai? Mi attiri, mi richiami, mi destabilizzi. Dove mi porterai? Quale carta giocherai?
Mi piacciono gli uomini viziosi sai? Ti sussurro. C’è una sfida in ballo io non voglio esserti succube. Il mio corpo si muove, sto ballando per te.
Vuoi guardarmi? Vuoi godermi? Non subito…
I tuoi occhi mi dicono cose. Non sei semplice, non vuoi solo sesso. Vuoi me. La mia mente. Non posso permetterlo. Mi fai paura.
Il gioco è iniziato.


Mi ha già preso, immagino sia senza regole o talmente spregiudicate che è meglio ignorarle, il mio istinto di predatore vorrebbe inchiodarti alla parete di questa stanza, inchiodarti metaforicamente come una farfalla da collezione, ma sento che ti perderei nello stesso momento, tu non sei preda o se lo sei... è per una scelta precisa.
Dovrò inventarmi una nuova strategia, strano... sento che non voglio perdere e non voglio neanche vincere, la verità è che voglio avere... te... il tuo corpo e nello stesso momento la tua mente della quale sono infatuato. Più pericolosa questa attrazione mentale di quella puramente fisica, eppure a pensarti mi eccito, immagino come ti userei per soddisfare la mia particolare libidine che ti riguarda. Spesso... ho goduto il tuo corpo, ti ho spogliato con violenza... buttata sul letto disfatto e legato i tuoi polsi alla testiera del letto... e usando tutto me stesso e la mia inesauribile fantasia, ti ho portato più e più volte all'orgasmo usando una mia cravatta per strofinarti fra le natiche e fra le cosce, forte, di continuo, godendo del tuo piacere.
Ma... tu sei qualcosa di affascinante e da interpretare, niente di te è facile e prevedibile.
Una cosa è certa... ti voglio.


Volere è potere. Fantasie confessate, fantasie nascoste, ci penso e credo di essere finita in un bel guaio. Dove ci porterà tutto ciò? Sai come tentare, la tua mente è una giungla, stai passando ad altre strategie, ti vedo. I tuoi occhi mi bramano, sto ancora danzando per te. Penso alle tue mani sul mio corpo, a come fossero potrei sentirne il tocco, leggero sul collo… scivoli lento a cercare i seni, potrei sentirti premere da dietro, la tua erezione spingere, le dita tirare i capezzoli; potrei sentirle scendere giù passare sul ventre ed insinuarsi tra le cosce, ho la sensazione di cedere, di essere tua e godere… ma no, voglio ancora resistere, non voglio perdere eppure penso che questo gioco sia pericoloso, entrambi sconfitti dalla lussuria, dalla pazzia di un momento che ci porterà oltre ad abbattere un limite che mi sono imposta da quanto ti conosco. So cosa pensi, so che mi vuoi, la mia parte perversa sta gioendo. Mi eccita saperti così, mi eccita non esserti succube e resistere. Tuttavia la mia paura di non riuscire mi porta a vacillare; sei un giocatore attento, non ti farai sfuggire queste mie crepe, ti insinuerai lì e con le tue abilità fantasiose mi farai cadere. Nell'aria si espande il mio profumo di donna, il mio corpo tradisce i miei intendi.
-Annusami, ti piace?-
-Vorresti assaggiarmi? sono dolce, intensa… potrai farlo dalle mie dita…-


So che mi drogherò leccando le tue dita e desidererò raggiungere la sorgente di quella droga, una sorgente che non disseta ma porta al desiderio più folle. Incollare le labbra alle tue intime, leccare, baciare, mordere… trovare il tuo punto più sensibile e tormentarlo! Spazzolarti il clito con la punta della lingua, premere e succhiare! Uhm… davvero non so se e quando mi fermerò, so che voglio mille dei tuoi orgasmi, ti voglio ridurre tutta ad un gemito e un tremore, ora non ho pietà… voglio solo
avere i tuoi orgasmi e poi… solo dopo sazierò la mia fame di godimento! Solo dopo
ti prenderò, ora… voglio usare le dita, voglio sentire l’interno della tua fica, voglio strofinarti dentro forte, con violenza.
Guardami la mano, le dita a forbice, indice e medio dentro la tua fica, le altre due fra le tue natiche a strofinare il tuo meraviglioso buco, a spingere, a penetrarti… e pollice e bocca sul clito.
Dammeli! Voglio i tuoi orgasmi! Cercheremo dopo di sopraffarci a vicenda ma ora dammeli! Li voglio!
Credi che mi fermerò? Oh… no! Sarai morbida e plasmabile come creta quando ti prenderò, quando passerò il glande fra le tue labbra, fra le tue natiche, quando lo farò sbattere contro il tuo pube! Vero che ora mi desideri quanto io desidero te?
Apri le gambe, alzale al cielo, voglio spingere, voglio vincere la prima resistenza della tua fica, entrarti dentro! Sentire il tuo caldo umido! Sentire quanto sei stretta e come
mi contieni… e voglio scoparti forte, sbatterti da primitivo come mi sento adesso, con te mi sento animale… devo soddisfare la mia fame… poi giocherò con la tua naturale lascivia.
Tu sei viziosa quanto me. Ci riconosciamo a vicenda...


No! No! doveva essere un gioco, una sfida, invece tu hai ribaltato il tutto. Ti sei giocato ogni cosa. Hai… hai… barato. Il mio corpo mi tradisce, la mia mente anche. Vuoi farmi sprofondare nella lussuria, è questo ciò che vuoi? Le tue dita, la tua lingua, le tue labbra, I tuoi occhi… sto impazzendo. Sto godendo. Non mi dai tregua, mi dibatto, gemo, mugolo. Ti desidero. Voglio venire a lungo sulle tue dita che mi stanno facendo diventare folle. Folle di eccitazione. Le sensazioni sono forti, I brividi si susseguono. I miei muscoli sono tesi, mi inarco, la mia fica diventa una morsa calda e viscida per le tue dita. Mi stai portando oltre più e più volte. Non ho ragione, sono un fascio di nervi eccitati, conosco solo il godimento, la lussuria. I miei gemiti sono una nenia erotica dal tono lamentoso. Lo voglio, voglio il tuo cazzo, voglio sentirmi riempire a lungo, le tue spinte possenti, il tuo corpo schiacciarmi… voglio… non ti imploro! Non posso, non posso implorare il tuo cazzo. Oh… quei movimenti…. Le mie gambe spalancate davanti la tua faccia, la tua bocca incollata al mio clitoride, le tue dita dentro sfregano forte, dalla mia bocca spalancata escono frasi sconnesse, oscene. Ancora… ancora… io tremo… ancora… sono stanca… ancora… Alzo le gambe, mi entri dentro senza riguardo. Ti sento duro e prepotente. Sei rude e forte. Le tue spinte possenti mi fanno sobbalzare, la tua voglia animale mi fa diventare docile. I tuoi occhi mi trasmettono lussuria, quella più sfrenata e pericolosa. Profumo di sesso si espande nell'aria, il mio e il tuo plasmato insieme, I nostri gemiti mischiati. Voglio vederti venire, voglio guardare il tuo viso distorto dal piacere mentre mi schizzerai sul viso tutto il tuo desiderio. Voglio bere la tua sborra.


La mia frenesia mi rende incapace di gestire il mio desiderio!
Ti ho finalmente dopo tutto questo tempo che ti ho desiderato, che impazzivo per te! Voglio ubriacare la mia mente del tuo corpo, del tuo odore forte, dei tuoi gemiti di passione, ti giro… voglio tenerti piegata mentre ti prendo, tenerti giù… testa sul letto, la mia mano violenta che ti tiene forte alla nuca! Voglio anche il tuo culo, voglio tutta te! Voglio sentire il tuo fiore cedere sotto le mie spinte feroci! Ed entrarti dentro a fondo! E prenderti, sbatterti forte, pesarti addosso sulla tua schiena con tutto il mio peso, tenerti forte. Una mano a strizzare i tuoi capezzoli, a torturarti… e poi a strofinare forte il tuo clitoride per farti esplodere nell’orgasmo!
Dammelo! Dammi tutto il piacere che provi e prendi il mio! Lo sai il mio scopo finale, si… che voglio godere del tuo corpo, della tua sensualità ma sto usando questo per costringerti ad abbassare le tue difese su quello che veramente desidero, voglio te tutta… voglio arrivare a prendere la tua mente, a violentarla, a renderla succube, voglio entrarti dentro… e sto rischiando lo so, ho abbassato anch’io le mie difese in questo pazzo gioco, ti sento… sento che pure tu potresti prendermi… legarmi a te…


Non ho difese ora, mi sei addosso, mi schiacci con il tuo peso, mi rendi inerme alle tue forti spinte. Dolore e piacere viaggiano su stessi binari, il desiderio è sottile. Il mio corpo ti è succube, è tuo. I miei gemiti diventano urla lamentose. Dolore, piacere. Questo gioco mi sta portando alla pazzia, vorrei che smettessi eppure la voglia di godere nuovamente mi assale; dal mio corpo tremante si espande il calore che sale fino alla testa, l'orgasmo la invade, urlo forte il mio piacere, voglio imprimermi nella tua testa come il più intenso dei tuoi ricordi. Tu, sei pericoloso tanto quanto me.
Ma no! La mia mente non ti è succube. Il gioco ha sconfitto entrambi, entrambi abbiamo perso. Entrambi abbiamo giocato noi stessi… noi che in questo gioco siamo stati succubi della lussuria.

Siamo suoi schiavi.
Abbiamo giocato… rischiato e ora? Che faremo?

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