Premessa: Racconto scritto a quattro
mani con Tibet. Avevo pensato da tempo ad una collaborazione, ma non
ho mai avuto occassione di confessarla a lui. Ora ho avuto la
migliore scusa che ci fosse!
Omaggio a Tibet, grazie per la tua
collaborazione. Nutro una profonda stima...
Flame.
LA SFIDA.
Perché scrivere di un incontro dopo
mille volte che ne hai scritto?
Semplice... Perché si tratta di lei,
perchè la tua infatuazione la senti vivere dentro di te e crescere
ogni momento che passa, perchè senti che è diversa, unica. Lei
dice che è pericolosa, che potrebbe essere la ladra della tua
ragione, rapinarti della tua serenità, farti impazzire. E tu senti
che questo potrebbe avvenire e ti piace immensamente e vuoi
spasmodicamente rischiare, Da quanto tempo non ti rubano la
serenità? E non ti fanno impazzire di libidine come fa lei? Da
quanto tempo non ti innamori pazzamente?
Complicata, unica... depravata nella
sua particolarità, sai che sarà un gioco pesante, tu che cercherai
di inserirti fermamente nella sua mente e lei che userà tutto il suo
fascino e la sua perversità per non soccombere e anzi per vincere
questa particolare sfida...
Una sfida.
È questo ciò che voglio? sono stata
io ad iniziare, voglio farlo, voglio superarmi. La mia mente a volte
mi tradisce, non voglio essere debole non voglio soccombere, voglio
resistere. Voglio… no. I miei occhi non devono rivelare nulla.
Sarò la tua pozione, come dolce veleno sarò sul tuo corpo.
Perversa.
Sensuale.
Seducente.
Danzerò una melodia oscena, i miei
occhi saranno pieni di desiderio, le mie labbra saranno dolci, le mie
mani saranno delicate.
Tu come un Fauno, quale lato di te mi
donerai? Mi attiri, mi richiami, mi destabilizzi. Dove mi porterai?
Quale carta giocherai?
Mi piacciono gli uomini viziosi sai? Ti
sussurro. C’è una sfida in ballo io non voglio esserti succube. Il
mio corpo si muove, sto ballando per te.
Vuoi guardarmi? Vuoi godermi? Non
subito…
I tuoi occhi mi dicono cose. Non sei
semplice, non vuoi solo sesso. Vuoi me. La mia mente. Non posso
permetterlo. Mi fai paura.
Il gioco è iniziato.
Mi ha già preso, immagino sia senza
regole o talmente spregiudicate che è meglio ignorarle, il mio
istinto di predatore vorrebbe inchiodarti alla parete di questa
stanza, inchiodarti metaforicamente come una farfalla da collezione,
ma sento che ti perderei nello stesso momento, tu non sei preda o se
lo sei... è per una scelta precisa.
Dovrò inventarmi una nuova strategia,
strano... sento che non voglio perdere e non voglio neanche vincere,
la verità è che voglio avere... te... il tuo corpo e nello stesso
momento la tua mente della quale sono infatuato. Più pericolosa
questa attrazione mentale di quella puramente fisica, eppure a
pensarti mi eccito, immagino come ti userei per soddisfare la mia
particolare libidine che ti riguarda. Spesso... ho goduto il tuo
corpo, ti ho spogliato con violenza... buttata sul letto disfatto e
legato i tuoi polsi alla testiera del letto... e usando tutto me
stesso e la mia inesauribile fantasia, ti ho portato più e più
volte all'orgasmo usando una mia cravatta per strofinarti fra le
natiche e fra le cosce, forte, di continuo, godendo del tuo piacere.
Ma... tu sei qualcosa di affascinante e
da interpretare, niente di te è facile e prevedibile.
Una cosa è certa... ti voglio.
Volere è potere. Fantasie confessate,
fantasie nascoste, ci penso e credo di essere finita in un bel guaio.
Dove ci porterà tutto ciò? Sai come tentare, la tua mente è una
giungla, stai passando ad altre strategie, ti vedo. I tuoi occhi mi
bramano, sto ancora danzando per te. Penso alle tue mani sul mio
corpo, a come fossero potrei sentirne il tocco, leggero sul collo…
scivoli lento a cercare i seni, potrei sentirti premere da dietro,
la tua erezione spingere, le dita tirare i capezzoli; potrei sentirle
scendere giù passare sul ventre ed insinuarsi tra le cosce, ho la
sensazione di cedere, di essere tua e godere… ma no, voglio ancora
resistere, non voglio perdere eppure penso che questo gioco sia
pericoloso, entrambi sconfitti dalla lussuria, dalla pazzia di un
momento che ci porterà oltre ad abbattere un limite che mi sono
imposta da quanto ti conosco. So cosa pensi, so che mi vuoi, la mia
parte perversa sta gioendo. Mi eccita saperti così, mi eccita non
esserti succube e resistere. Tuttavia la mia paura di non riuscire mi
porta a vacillare; sei un giocatore attento, non ti farai sfuggire
queste mie crepe, ti insinuerai lì e con le tue abilità fantasiose
mi farai cadere. Nell'aria si espande il mio profumo di donna, il mio
corpo tradisce i miei intendi.
-Annusami, ti piace?-
-Vorresti assaggiarmi? sono dolce,
intensa… potrai farlo dalle mie dita…-
So che mi drogherò leccando le tue
dita e desidererò raggiungere la sorgente di quella droga, una
sorgente che non disseta ma porta al desiderio più folle. Incollare
le labbra alle tue intime, leccare, baciare, mordere… trovare il
tuo punto più sensibile e tormentarlo! Spazzolarti il clito con la
punta della lingua, premere e succhiare! Uhm… davvero non so se e
quando mi fermerò, so che voglio mille dei tuoi orgasmi, ti voglio
ridurre tutta ad un gemito e un tremore, ora non ho pietà… voglio
solo
avere i tuoi orgasmi e poi… solo dopo
sazierò la mia fame di godimento! Solo dopo
ti prenderò, ora… voglio usare le
dita, voglio sentire l’interno della tua fica, voglio strofinarti
dentro forte, con violenza.
Guardami la mano, le dita a forbice,
indice e medio dentro la tua fica, le altre due fra le tue natiche a
strofinare il tuo meraviglioso buco, a spingere, a penetrarti… e
pollice e bocca sul clito.
Dammeli! Voglio i tuoi orgasmi!
Cercheremo dopo di sopraffarci a vicenda ma ora dammeli! Li voglio!
Credi che mi fermerò? Oh… no! Sarai
morbida e plasmabile come creta quando ti prenderò, quando passerò
il glande fra le tue labbra, fra le tue natiche, quando lo farò
sbattere contro il tuo pube! Vero che ora mi desideri quanto io
desidero te?
Apri le gambe, alzale al cielo, voglio
spingere, voglio vincere la prima resistenza della tua fica, entrarti
dentro! Sentire il tuo caldo umido! Sentire quanto sei stretta e come
mi contieni… e voglio scoparti forte,
sbatterti da primitivo come mi sento adesso, con te mi sento animale…
devo soddisfare la mia fame… poi giocherò con la tua naturale
lascivia.
Tu sei viziosa quanto me. Ci
riconosciamo a vicenda...
No! No! doveva essere un gioco, una
sfida, invece tu hai ribaltato il tutto. Ti sei giocato ogni cosa.
Hai… hai… barato. Il mio corpo mi tradisce, la mia mente anche.
Vuoi farmi sprofondare nella lussuria, è questo ciò che vuoi? Le
tue dita, la tua lingua, le tue labbra, I tuoi occhi… sto
impazzendo. Sto godendo. Non mi dai tregua, mi dibatto, gemo, mugolo.
Ti desidero. Voglio venire a lungo sulle tue dita che mi stanno
facendo diventare folle. Folle di eccitazione. Le sensazioni sono
forti, I brividi si susseguono. I miei muscoli sono tesi, mi inarco,
la mia fica diventa una morsa calda e viscida per le tue dita. Mi
stai portando oltre più e più volte. Non ho ragione, sono un fascio
di nervi eccitati, conosco solo il godimento, la lussuria. I miei
gemiti sono una nenia erotica dal tono lamentoso. Lo voglio, voglio
il tuo cazzo, voglio sentirmi riempire a lungo, le tue spinte
possenti, il tuo corpo schiacciarmi… voglio… non ti imploro! Non
posso, non posso implorare il tuo cazzo. Oh… quei movimenti…. Le
mie gambe spalancate davanti la tua faccia, la tua bocca incollata
al mio clitoride, le tue dita dentro sfregano forte, dalla mia bocca
spalancata escono frasi sconnesse, oscene. Ancora… ancora… io
tremo… ancora… sono stanca… ancora… Alzo le gambe, mi entri
dentro senza riguardo. Ti sento duro e prepotente. Sei rude e forte.
Le tue spinte possenti mi fanno sobbalzare, la tua voglia animale mi
fa diventare docile. I tuoi occhi mi trasmettono lussuria, quella più
sfrenata e pericolosa. Profumo di sesso si espande nell'aria, il mio
e il tuo plasmato insieme, I nostri gemiti mischiati. Voglio vederti
venire, voglio guardare il tuo viso distorto dal piacere mentre mi
schizzerai sul viso tutto il tuo desiderio. Voglio bere la tua
sborra.
La mia frenesia mi rende incapace di
gestire il mio desiderio!
Ti ho finalmente dopo tutto questo
tempo che ti ho desiderato, che impazzivo per te! Voglio ubriacare
la mia mente del tuo corpo, del tuo odore forte, dei tuoi gemiti di
passione, ti giro… voglio tenerti piegata mentre ti prendo, tenerti
giù… testa sul letto, la mia mano violenta che ti tiene forte alla
nuca! Voglio anche il tuo culo, voglio tutta te! Voglio sentire il
tuo fiore cedere sotto le mie spinte feroci! Ed entrarti dentro a
fondo! E prenderti, sbatterti forte, pesarti addosso sulla tua
schiena con tutto il mio peso, tenerti forte. Una mano a strizzare i
tuoi capezzoli, a torturarti… e poi a strofinare forte il tuo
clitoride per farti esplodere nell’orgasmo!
Dammelo! Dammi tutto il piacere che
provi e prendi il mio! Lo sai il mio scopo finale, si… che voglio
godere del tuo corpo, della tua sensualità ma sto usando questo per
costringerti ad abbassare le tue difese su quello che veramente
desidero, voglio te tutta… voglio arrivare a prendere la tua mente,
a violentarla, a renderla succube, voglio entrarti dentro… e sto
rischiando lo so, ho abbassato anch’io le mie difese in questo
pazzo gioco, ti sento… sento che pure tu potresti prendermi…
legarmi a te…
Non ho difese ora, mi sei addosso, mi
schiacci con il tuo peso, mi rendi inerme alle tue forti spinte.
Dolore e piacere viaggiano su stessi binari, il desiderio è sottile.
Il mio corpo ti è succube, è tuo. I miei gemiti diventano urla
lamentose. Dolore, piacere. Questo gioco mi sta portando alla pazzia,
vorrei che smettessi eppure la voglia di godere nuovamente mi assale;
dal mio corpo tremante si espande il calore che sale fino alla testa,
l'orgasmo la invade, urlo forte il mio piacere, voglio imprimermi
nella tua testa come il più intenso dei tuoi ricordi. Tu, sei
pericoloso tanto quanto me.
Ma no! La mia mente non ti è succube.
Il gioco ha sconfitto entrambi, entrambi abbiamo perso. Entrambi
abbiamo giocato noi stessi… noi che in questo gioco siamo stati
succubi della lussuria.
Siamo suoi schiavi.
Abbiamo giocato… rischiato e ora? Che
faremo?
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