martedì 16 luglio 2019

ALAIN, SARA E L'ESCORT



E' estate e cosa c'è di meglio di un po' di salutare porno da leggere sotto l'ombrellone o sotto i pini in montagna? E... allora via al ritorno di Alain e le sue vicissitudini.

Lui è Alain. Ricordate?
Ha vent'anni, è il giovane amante di Sara da ormai tre anni, ma non è il suo toyboy, non la subisce, fra loro è un rapporto alla pari o quasi.
E’ un bellissimo esemplare di giovane uomo. Bruno, occhi verdi. Alto. Splendidamente formato, già completamente adulto e sessualmente molto dotato da madre natura, molto oltre la media ed è inesauribile con una fantasia senza limiti e senza inibizioni.
Lei è Sara. E’ una splendida quarantenne. Conosce Alain da sempre, è amica intima/amante/complice della madre Claudine e se infatua. Fanno coppia da qualche tempo. Senza inibizioni, anzi ostentano la loro relazione in ogni modo, con provocazione, senza nessun limite.
Ora sono nella casa al mare di lei, lei è puttana, molto… lui non le è da meno, si propongono a vicenda obbiettivi sessuali sempre più trasgressivi.

La mattina sulla spiaggia.
La giornata non è bellissima, il cielo è parzialmente nuvoloso e tira un vento teso e fresco. Le piace il ragazzo, ne è innamorata a modo suo. E’ bello, è disponibile, è qualcosa che lei può plasmare a suo piacimento.
Lo prende per mano e iniziano a percorrere la spiaggia.

-Oggi ti devi dedicare completamente a me, alle quattro e mezza abbiamo un appuntamento. Ma prima tu e io giochiamo un po' fra noi, desidero che tu  mi faccia un clistere, adoro subirlo da un uomo o donna che sia... mi fa sentire troia! E poi incontreremo uno a casa nostra.-
Alain chiede.
-Chi?-
Sara risponde uno che va con donne a pagamento, lo ha già provato alcune volte. Le piace pagare gli uomini e le donne per il sesso.
-Nessun disagio? Mai? A pagarli?-
-No, assolutamente! Mi dà piacere soddisfare i miei desideri e ne ho la possibilità-
-Dovresti pagare anche me! Invece anche tu mi hai chiuso il rubinetto! E io sono a secco.-
-Non posso far torto a Claudine! Mi ha proibito di darti soldi. Devi tornare da lei e riprendere i rapporti. E... ha ragione! Cosa è successo poi quella volta che ti sei arrabbiato? Una piccola orgia familiare e tu ne fai tanti problemi, è successo! Eravamo tutti ubriachi e avevamo fumato di brutto.-
-E farmi inculare quello schifoso di Terence? Quel brutto giamaicano bisex che mi guarda sempre affamato del mio cazzo! Non mi va di stare in quella casa.-
-La smetti? Terence non è brutto, anzi! Ti sta sul cazzo perché è l'amante di tua madre e ti desidera, ma è un ottimo ragazzo... e scopa bene!-
-Ecco... scopa bene! A voi interessa questo! Mi da fastidio... mia madre con lui mi fa senso, ha solo quattro anni più di me.-
-E allora? Ci piacciono gli uomini giovani! Io ho te che puoi essere mio figlio.-
-Inutile parlare, Sara, non posso aver ragione con voi.-

Restano al riparo di un frangiflutti, il discorso l'ha eccitato, si abbassa i calzoncini e le offre la grossa verga dura, lei si abbassa sul suo ventre e glielo succhia a lungo fino a berlo.
Rientrano per pranzo. dopo salgono in camera e lei prepara il necessario per il clistere, si spoglia completamente e si mette in ginocchio a gambe larghe sul letto.

-Leccami il culo... prima...-
-Ora mettiti un po’ di lubrificante sul dito e introducilo ungendomi, ma pochissimo, voglio sentire entrare la cannula.-
Alla vista di quel meraviglioso culo, del solco che divide le due natiche, della rosa bruna del buco e della fica fra le cosce, lui comincia a baciare la chiappe formose, lisce e sode come il marmo, il sottile triangolo di carne bianca che risalta sull’abbronzatura, il suo buco del culo tutto rughette. Qui incolla la lingua cercando di penetrarla, lei lascia fare con piacere, poi lo richiama e con riluttanza lascia interrotto il bacio iniziato, si mette la vaselina sul dito medio e lo introduce, lo spinge fino in fondo rigirandolo a lungo.
-Adesso prendi la peretta e introduci la cannula fino in fondo e premi leggermente fino a svuotarla-
Esegue, inizia a premere dolcemente, quasi subito lei inizia a mugolare e a lamentarsi.
Corre in bagno per liberarsi e Alain si toglie gli indumenti, è da dire che ha già un’erezione potente?
Che il cazzo gli tira al massimo?
La raggiunge in bagno. Si sta lavando sul bidet, quando lo vede, nudo e in tiro, intuisce cosa vuole farle.
-Quanto sei porco... cosa vuoi fare?-
-Continuo io il clistere, troia che sei! Ho voglia di pisciarti dentro il tuo bel culo!-
Intanto si mena leggermente il cazzo, scappellandolo a fondo, mostrando la grossa cappella lucida e congestionata, lei si alza, si porta in vasca e allarga le gambe, piegandosi in avanti appoggia le mani alla sponda, lui avvicina la cappella spingendo leggermente, introduce la punta e parte della verga e prova a rilasciare la vescica, ma non riusce a liberarsi, allora ritrae il cazzo completamente, le divarica bene le natiche con le mani, le appoggia solo la punta sul suo buco rimasto aperto e inizia a pisciarle dentro, parte entra e altrettanto liquido le scorre fra le cosce, quando finisce introduce completamente il cazzo e comincia a pomparla fino a quando lei comincia a lamentarsi e cerca di svincolarsi, la tiene ancora per qualche momento e poi la lascia, lei corre subito sulla tazza, uno scroscio.

Si prepararono per il loro appuntamento, alle quattro e mezza aprono il cancello a un bel ragazzo di circa trent’anni, alto e ben formato, bruno, è  Aldo l'escort, il gigolò.
Nel soggiorno lei prende da un cassetto una busta e gliela porge poi si avvicina, si inginocchia davanti, comincia a sbottonargli la patta dei pantaloni, estrae a fatica un grosso cazzo e comincia a baciarlo e ingoiarlo per buona parte, poi gli ordina.
-Spogliati! Completamente... nudo!-
Anche Alain lo fa, è coinvolto da quanto vede e le porge anche il suo cazzo. Lei li prende ambedue in mano e inizia a menarli ed ad introdurseli alternativamente in bocca.
Continua a lungo questo gioco, succhiare cazzi le piace.
Copre i due cazzi della propria saliva, si alza e si spoglia.
Riprende a succhuarli cercando di introdurli assieme nella sua bocca vorace.
Poi fa sdraiare Alain sul tappeto, lo scavalca, si abbassa e si prende in fica il suo cazzo, da seduta continua a pompare con la bocca quello di Aldo. Prende un preservativo, glielo infila velocemente e gli dice di prenderla nel culo,  Aldo avvicina il grosso cazzo al  buco e dopo aver lubrificato la punta della cappella, introduce la grossa asta fino in fondo, cominciando a montarla con forza. Alain sotto di loro sente il veloce movimento e le spinte che Sara fa con forza per favorire la massima introduzione, i suoi gemiti continui e i movimenti ora scomposti dicono chiaramente quanto sta godendo.
Li fa levare, mette Aldo sdraiato e s’impala nuovamente prendendolo tutto nel culo, è sdraiata di schiena sopra Aldo, Alain si inginocchia fra le loro gambe aperte e si introduce nella fica bagnatissima cominciando a penetrarla con forza, ora è lui a muoversi mentre l’uomo sotto di lei collabora e spinge in su.
Sentono chiaramente, attraverso la sottile membrana che divide i loro due cazzi, i movimenti dell’altro. Aldo viene, mentre Alain continua a montarla con ancora più violenza fino a che anche lui gode un lungo orgasmo, continua a pompare ancora per un pò, si alza e li lascia liberi.
Lei va in bagno poi al ritorno si sdraia vicino a loro, toglie il preservativo ad Aldo e prende a leccargli il cazzo.

Compongono una strana figura ora, sempre sul tappeto, Alain e Aldo che la leccano alternandosi fica e culo, lei che succhia a turno i loro cazzi.
E' un’operazione lunga far nuovamente rizzare velocemente quello di Aldo, ma lei ci riesce in pieno. Alain è staccato ora e li guarda, ha una visione sublime dello splendido culo, si mena leggermente l’asta, lui è già pronto per il secondo atto.
Sara inserisce veloce un altro preservativo sul cazzo di Aldo, si distende su di lui e se l’infila senza indugio, comincia a spingere con forza il proprio ventre verso il cazzo, Alain avvicina il suo alla sua bocca, sente le sue labbra, la sua bocca, inghiottire completamente la cappella e la lingua che saetta con forza, lo toglie e tenendolo per mano e mentre continua a pompare il cazzo sotto di lei, lo guida al suo culo, lui comincia a spingerlo nel suo bel buco, inserisce con violenza il glande e poi tutta l’asta fino al pelo, lei spinge  alternativamente ora verso di lui ora verso il cazzo che la riempie da sotto. 
E' Alain a dare il ritmo, si appoggia bene sulle sue anche e prende a stantuffare con forza, alternando movimenti più lenti ma spinti in profondità a veloci sgroppate, anche questa volta gli ansimi e tremori di Sara sono continui e Alain sente il suo cazzo farsi sempre più grosso e duro e continua. Passano alcuni minuti di feroce sgroppata e s’accorge che Aldo si sta ammosciando, che il suo cazzo perde di durezza. Non si toglie, continua. Il suo ego è ora soddisfatto, lui dura di più, il suo cazzo non cede, si lascia prendere da lei, dal suo culo dal buco stretto e prensile, dai suoi fianchi che stringeva fra le mani e viene anche lui, sborrandole una serie interminabile di schizzi.
 
Si toglie, parte dello sperma che ha dentro le esce dal buco lubricamente aperto.
Lei sale al piano superiore ed è lui ad accompagnare Aldo al bagno del pianterreno. Si rimettono in ordine, si rivestono e quindi lo accompagna al cancello del giardino.
Si salutano, Aldo gli dice che quando ha voglia di scopare e di fare anche dei quattrini… di telefonargli. Possono fare coppia.

La raggiunge nel bagno, lei è nell'idromassaggio.
-Allora, ti è piaciuto? Certo che hai un cazzo superbo, ad un certo punto mi è sembrato che diventasse ancora più grosso e duro mentre lo avevo in culo, mi hai fatto godere quasi continuamente-
Lui prima di entrare nella vasca si esamina il pene, è leggermente arrossato dal super lavoro, glielo indica, lei lo guarda.
-Ho capito, vuoi che ti pisci sopra… non ne hai ancora abbastanza.-
                                    

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