mercoledì 19 dicembre 2018
LA STORIA DI REGINE.
-Regine, come mai sei capitata a Venezia?-.
-E' una lunga storia…-
-Interessante? Intrigante?-
-Forse si... ma io ho ancora voglia…-
-Dai… racconta… dobbiamo fare sera e per un po' sono fuori uso…-
-Uhuu... voi maschi italiani siete sopravvalutati! Va bene, allora… era nel 1920 e…-
-COSA…?!-
Ride di gusto, mi prende in giro e io ci casco in pieno.
Le tiro un cuscino…
...Quando arrivo in città per frequentare l'università', mi metto in cerca di un alloggio, inizialmente sto in una stanza con tre altre ragazze.
Una cosa veramente squallida, ma purtroppo i miei mezzi non mi permettono molto di più, voglio una stanza mia senza dividerla con altre e dopo diversi tentativi inconcludenti vedo in bacheca un annuncio che offre una stanza in cambio di una non meglio specificata assistenza.
Telefono… e un uomo dopo aver chiesto chi ero, cosa facevo, ecc…, mi invita a vedere l'appartamento. Quando arrivo all'indirizzo, penso che sia uno scherzo, e' un bellissimo palazzo, alla Giudecca, con una vista splendida.
Cerco il nome che mi hanno indicato e suono, e' all'ultimo piano servito da un ascensore anni trenta, perfettamente funzionante, scale bellissime, signorili. Sulla porta mi aspetta un signore distinto, oltre i sessanta, ben vestito e ancora prestante. Mi presento, lui mi scruta e m'invita ad entrare.
Dopo qualche convenevole di rito e avermi studiato per bene, il padrone di casa m'invita a visitare la stanza in questione e a questo punto mi sembra tutto troppo bello per essere vero.
Dall'atrio d'ingresso una porta conduce ad una camera ampia, una porta finestra da' su un bellissimo terrazzo con vista sulla laguna, il bagno e un piccolo guardaroba completano il tutto, il mobilio e' d'antiquariato, le tende e i lampadari sono in sintonia con l'ambiente.
E' tutto troppo bello, mi attira, ma sento che qualcosa non quadra.
Ci sediamo in salotto, l'uomo continua a studiarmi.
-Da dove proviene?-
-Da Vienna… sono qui per studiare Storia dell'arte…-
-Ottima facoltà! Parla bene l'italiano…-
-Ho molta predisposizione per le lingue, e l'ho studiato…-
-Le piace la stanza?-
-E' bellissima, ed e' senz'altro al di fuori delle mie possibilità…-
Rispondo facendo un faccino contrito…
-Infatti, l'affitto sarebbe spropositato, ma non glielo darei per soldi…-
Lo interrompo…
-In effetti… sull'annuncio si parlava d'assistenza…-
-Si, e' così, le costerà qualche sacrificio ma se e' disposta possiamo procedere nell'accordo, tenga presente che e' compreso il vitto, sempre se vorrà mangiare in casa, ma non e' obbligata, naturalmente, la biancheria, luce è compresa, per il telefono possiamo metterci d'accordo…-
-Chi dovrei assistere? Una persona anziana? E per quante ore al giorno? Non so ne ho le capacità…-
Mi guarda a lungo negli occhi, prima di esclamare…
-Dovrà' assistere… me, dovrà essere a mia disposizione per una notte alla settimana, dalla sera alla mattina, nessuna altra condizione…-
-Ma lei scherza, come può propormi una cosa simile, non sono una prostituta…-
-Prostituta…! Ma andiamo… che termine inadeguato…! Una ragazza intelligente come te che ragiona in questi termini, con la morale anni cinquanta. Tu mi darai del piacere con la tua gioventù e la tua bellezza, io ti darò del piacere facendoti vivere in un bell'ambiente, gradevole e stimolante, uno scambio vantaggioso per entrambi, pensaci bene prima di rifiutare, qui non spenderai un euro per vivere e poi se non ti piacerà potrai andartene in ogni momento, siamo adulti e civili, su pensaci… vieni… intanto prendiamo un caffè…-
Mi conduce in cucina, bellissima e fornita d'ogni accessorio e si mette all'opera per fare il caffè.
-C'e' del personale, dalle sette di mattina alle quattro del pomeriggio, cucina e serve in tavola e pulisce casa, rifà anche la tua stanza, la colazione la puoi fare nella tua stanza o in sala da pranzo, il pranzo e' servito alle due, la cena e' preparata ma non servita, la sera non voglio la servitù in casa. Allora cosa ne pensi…?-
-Lei e' un… satiro! Sono ancora sconvolta dalla Sua proposta e non so cosa dire… se scandalizzarmi, riderne o…-
-A parte che non mi sembri tanto sconvolta… puoi accettarla! E' la cosa più ragionevole, un'occasione così non ti si ripresenterà e poi non ti attira un po' la trasgressione della cosa?-
Beh… non sbaglia il vecchio marpione, in effetti sono eccitata, la cosa mi attizza da morire, sento il clitoride indurirsi e la vagina bagnarsi.
-Come dovrei essere? Passiva come una verginella o spudorata…?-.
-Se ti va di giocare, tutte le parti mi vanno bene, ti asseconderò…-
-Lei e' un diavolaccio… mi sta tentando… ma non e' che Lei non e' normale? Che ha qualche brutto difetto fisico o qualcosa del genere? Che non Le permetta di andare con le donne, insomma… prima di acconsentire voglio vedere…-
Ride… ha una bella risata… mi piace.
-Vuoi dire che mi vuoi controllare, vedere nudo…?-
-Proprio cosi'!-
-Va bene, vieni andiamo in camera tua…-
In camera, mentre mi siedo su di una poltrona, lui non perde tempo, si toglie gli abiti e rimane completamente nudo.
E' proprio un bell'uomo per la sua età, robusto e con il torace villoso, dal ventre sporge un… affare… di buone dimensioni, eretto e con il glande scoperto…
Intervengo..
-E dai… Regine… chiamali come ti ho insegnato…-
-Va bene, obbedisco, come vuoi… mio signore, allora… aveva un bel cazzo con una grossa cappella violacea, completamente in tiro, ti va bene cosi…?-
-Su.. continua e mettiti come sai, distesa su di me… la mia coscia fra le tue e… strofinati… raccontami bene, metti la bocca vicina al mio orecchio…-
-Ok… cosi'? La senti come e' bagnata? Porco… sono ancora piena di te…-
-Su… smetti di fare la gatta in fregola e continua…-
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