lunedì 21 gennaio 2019

LA VENDETTA.


...dove eravamo rimasti?

ah... si!
Lei si volta, apre e rinchiude più volte le cesoie, lui sul letto si muove spasmodicamente cercando di liberarsi, niente... non ci riesce, è legato come si deve.

lei si avvicina... e...

COSA...?

Ma pensate veramente che glielo lasci fare?
Per cosa? Per qualche piccolo episodio di corna che lui le ha messo? Per un peccato veniale del genere?
Ma voi date i numeri!
Va bene che siete sanguinarie e vendicative, ma no! Non si può!
Lui ha il mio pieno sostegno di UOMO!
E comunque non voglio mettervi in testa cose strane, so già di qualcuna di voi che è scesa nella ferramenta sotto l'ufficio per munirsi di robuste cesoie.

E poi quel magnifico gioiello maschile, lo ricordate?


-come l'albero maestro di un bastimento... !
-scuro di pelle come quello di un nero-- !!
-un tronco di carne...- !!!


Ma scherziamo? Eliminare un esemplare del genere?
Non se ne parla nemmeno!

Sempre chiudendo e aprendo le cesoie, lei lo ignora, va alla porta finestra e esce sul grande terrazzo, accende tutte le luci e nuda com'è... si avvicina alle ortensie, alle rose, al glicine, alle altre piante che lui ha amorevolmente piantato nei grossi vasi di terracotta e che cura con dedizione e... e con un senso di godimento estremo comincia a tagliare.

A troncare!
Non risparmia nulla.

Prova un senso estremo di piacere, la voluttà della vendetta!

Lui... sospira di sollievo, ma tranquillo del tutto non è, lei rientra e glielo guarda, ma ormai l'audace aquila che volava ad ali spiegate si è trasformata in un tenero e spaurito passerotto...



Oh... lo lascia lì, legato.

Lascerà la porta d'ingresso aperta e avviserà il portiere.



Ci siete cascati?

buona giornata a tutti.

Tibet.

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