Tutte
le fiabe che si rispettano iniziano con..
C’era
una volta...
Ora
voi sapete cosa significa Kanmakan...?
No?
Significa:
C’era non c’era... in arabo.
E’
il modo di quel mondo di iniziare una fiaba.
Quindi?
Kan
ma kan...
Il
Principe Azzurro si annoia, niente più grandi imprese! I draghi di
una volta? Spariti! Forse volati verso lidi a loro più confacenti.
La sua vita scorre placida e noiosa, troppo tranquilla per il suo
spirito avventuroso!
E
il sesso? Sconsolante!
Ormai
ha scopato, ri-scopato e scopato ancora fino alla nausea tutte le
donne appena minimamente avvenenti del suo piccolo e tranquillo
reame. Vero che la sua sessualità prorompente ha sempre bisogno di
sfogo immediato e quando lo prende quella libidine violenta...?
Beh... sinceramente basta che lei respiri! Basta che sia un buco,
fica o culo, perché lui quel suo duro virgulto di carne deve
piantarlo immantinente in un tenero, sugoso, frutto femminile!
E
questo gli capita più volte al giorno!
Eh
si! Diverse volte al giorno.
Rimpiange
e nello stesso tempo pensa con rancore a sua madre, la Regina, vedova
prematuramente di suo padre il Re, ancora adesso una donna di bell'aspetto con due tette grosse e sode e un largo culo. Una
grandissima troia incestuosa che gli ha insegnato tutto del sesso!
Già da bambino lo accoglieva nel talamo regale e gli illustrava con
dovizia ogni minimo aspetto della libidine. Nulla ha trascurato..
hanno vissuto e rivissuto ogni pagina del grande libro del piacere.
Ora.. lui rimpiange la sua figa perennemente rorida di umori e mai
sazia, sempre calda e accogliente, il suo buco del culo strettissimo
nonostante gli innumerevoli cazzi e oggetti vari presi. Ma la Regina
non è più al castello, da puttana quale è ha perso la testa per un
saltimbanco da circo, enormemente dotato... tanto dotato che si dice
che ha una proboscide al posto del cazzo e lo ha seguito nel suo
girovagare.
Certo
che sarebbe tornata... figurarsi! Ma intanto?
Intanto
ora gli manca una donna sua, sempre pronta... che lui possa tenere lì
a sua disposizione, una del suo lignaggio da scopare a volontà e
senza indugio. Una principessa? Si... esatto! Una principessa sarebbe
l’ideale. Ecco.. il principe arriva alla conclusione che gli manca
una principessa. Ma che razza di merce rara sono le principesse che
non si trovano neanche a sognarle? Ma esistono solo nelle fiabe donne
di questo tipo?
Chiama
il suo fedele servitore... Dago.
Un
essere tanto brutto quanto scaltro e senza scrupoli.
Per
la comprensione della fiaba dobbiamo parlare di questo Dago, figura
secondaria ma importante.
Dago
è fedele come un cane, sicuro che darebbe la vita per il suo
Principe, è uno sgorbio basso e largo con un brutto viso dove
sfavillano due occhi furbi e lucidi. E’ ammalato di sesso come il
suo padrone e lo segue in tutte le sue scorribande. Gli fa da
ruffiano e da guardaspalle. Il Principe lo porta con se, lo tiene
accanto mentre si accoppia con una delle donne che trova nel piccolo
regno. Dago si appoggia ad una parete e guarda. Guarda e si eccita...
ha un grosso cazzo sempre duro, si masturba lentamente mentre
assiste. Il Principe spesso gli lascia gli avanzi del suo pasto
sessuale, nello stesso modo che a un cane si lasciano gli avanzi
della tavola a lui lascia gli avanzi del letto. Dopo di lui... spetta
a Dago godere della donna di turno e spesso questa non ci rimette nel
cambio.
Oppure
può succedere che il Principe faccia troppa difficoltà a penetrare
una donna, magari ha un culo non proprio arrendevole e lui fa fare il
lavoro di fatica, di apertura, al suo fedele servitore. Dago fa il
grosso del lavoro... apre... sforza... allarga il buco e il Principe
entra senza problemi.
Ecco
Dago.
Il
Principe lo chiama... gli chiede che ne sa di una principessa libera.
Ne esistono? Ma che non sia una principessa qualunque.. eh! Insomma
vuole una che abbia delle doti particolari. E tanto per non
sbagliare... ha notizie della Regina? Almeno tornasse quella! Ah...
quella figa sempre bagnata! Quel culo!
Sulla
principessa Dago si informerà, per quanto riguarda la Regina...
ebbene corre voce che il saltimbanco dopo lo spettacolo le faccia
fare... ehm... qui tituba Dago e prosegue solo dopo l’insistenza
del suo padrone, ...le faccia fare delle marchette... si... delle
prestazioni sessuali come una prostituta di strada con il pubblico
intervenuto. Già si parla di... una Regina Puttana o Puttana
Regina... che va alla grande, che si scopa alcune decine di uomini a
sera e che per questo motivo il saltimbanco fa soldi a palate.
Il
Principe capisce che la Regina non tornerà tanto presto... troppo
presa.
Passano
alcuni giorni e la noia del giovane Principe aumenta, rasenta il
livello di guardia quando finalmente Dago irrompe euforico nella
stanza.
-Vostra
Grazia... Vostra Grazia... grandi notizie! Ho appena saputo da un
commerciante di passaggio dell’esistenza di una vera principessa!
Ma proprio vera!-
Il
Principe chiede altri particolari e Dago continua..
-Vive
in un piccolo regno a tre... quattro settimane da qui... ed è
speciale! Proprio come la vuole Vostra Grazia...-
-Insomma...
sembra che la principessa sia anche molto bella ma che non riesce a
trovare marito per via di una sua particolarità..-
-Qualeeeeeeeeeeee..??-
Chiede
il Principe!
Dago
esita un attimo...
-sembra
che abbia la figa disposta per il traverso, non per il lungo fra le
cosce come le altre donne ma trasversalmente... come la bocca nel
viso, sembra che sia così.-
Il
Principe Azzurro... ci pensa su. Ma come è possibile? Prende a
ragionare con Dago... allora quanto sarà lunga una figa? Possibile
che abbiamo scopato tutto lo scopabile ma non abbiamo mai verificato
una cosa così importante?
Dago...
richiama alla memoria una figa e misura mentalmente sulla mano...
Cinque
dita? No, di più... o il palmo di una mano? Il Principe parte da
monte... allora lo spacco inizia appena sotto il monte di Venere,
giusto? E finisce a due dita dal buco del culo o no? Si... conferma
Dago. E allora come può essere disposta di traverso? Non esiste lo
spazio necessario!!!
Niente...
devono poter rivedere una figa vera. Il Principe dice di far portare
la figlia del Ciambellano... ma Dago glielo sconsiglia. E’ una
bambina... Vostra Grazia... e il padre si infurierà. Si... risponde
il Principe... ma almeno abbiamo il vantaggio che è ancora
implume... senza pelo e potremo vedere al meglio!
Per
quanto il Principe ci pensi... gli risulta anatomicamente impossibile
che possa essere disposta di traverso. Dago propone di chiamare la
servetta di cucina e di verificare. La ragazza accorre prontamente e
aderisce altrettanto prontamente ad alzare la gonna e a mostrare la
figa. Si dispone sul tavolo a gambe aperte e i due uomini prendono ad
esaminarla.
-Ecco
vedi... Dago! Questa ha una foresta! Non si riesce a vedere nulla...
e senti che odore di figa, di piscio e mestruo! Era meglio la
bambina!-
Prendono
a scoprire lo spacco, con le dita spostano il pelo da parte fino a
liberarlo. E misurano... prima con le dita e poi con un pezzo di
spago, fanno aprire bene le gambe alla ragazza e provano a vedere se
ci può stare per il traverso.
No!
Arrivano alla conclusione che non può starci e poi chiedono dove
avrà il clitoride?
Ora..
questi continui maneggiamenti hanno eccitato la servetta, queste dita
che toccano... che provano... che misurano...
-Vostra
Grazia... voglia favorire...-
Ma
si... perché no? Visto che è già pronta, aperta e bagnata... si
può fare. E prima lui e poi Dago soddisfano pienamente la giovane.
Che poi torna in cucina felice.
Il
Principe Azzurro decide di andare a trovare la principessa dalla figa
di traverso... ma un nome lo ha...? Chiede. Dago non ricorda...
chiederà di nuovo al commerciante di passaggio e si informerà anche
su come arrivarci da questa principessa.
Ora
è anche la curiosità di verificare la cosa della figa della
principessa che li fa affrettare, Dago organizza una piccola
spedizione che comprende loro due, alcuni soldati, dei servi e
partono.
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