Loro
partono e nel frattempo la regina torna.
Ah... quanto è capriccioso
l’animo femminile! Un giorno appare tutto positivo e tendente al
roseo e appena poche ore dopo? Un disastro... un clima temporalesco.
Eppure la ancora procace nobildonna non ha più il fastidio e la
lunaticità dovute
alle mestruazioni, è scopabile a tempo pieno... 24 ore su 24... e 365
giorni all'anno, non che il mestruo fosse un problema anche prima,
dato che scopava ancora meglio durante quei giorni!
No, il fatto è
che le è venuto a noia fare la prostituta, ecco la realtà! Bella
l’ambientazione... un lurido giaciglio in un buio tugurio, la fila
di contadini che hanno dissotterrato i risparmi di anni per poterla
scopare. Gradevole la sensazione di sentirsi dissoluta... libidinosa...
ninfomane... mai sazia e tanto tanto troia. Ma dopo il... 800 o
900esimo cazzo? Dopo il fiume di sborra che l’ha riempita?
Dice
basta... perché ora tutto è noia.
Torna
a casa.. al castello.
Il
grosso cazzo del saltimbanco?
Pazienza...
ha sempre quello dello stallone bianco nella stalla.
Al
suo arrivo chiede del Principe... dove è? Cosa fa?
L’avvisano
che è partito... il suo dolce pargolo vuole sposarsi, le dicono della
principessa.
Sposarsi?
Non le basta la sua mamma sempre disponibile? Pronta ad ogni
capriccio? Non vuole una altra troia in casa fino a che ci resta lei!
Lei ha figa per tutti... basta farsi avanti e chiedere, per il
Principe... Dago... i funzionari (pochi), i servitori (pochi), i
soldati (pochi... purtroppo!) e anche per lo stallone... e per i
visitatori...(pochi anche loro!).
Neanche
si riposa, ordina che venga allestita una piccola scorta e parte
sulle tracce del Principe Azzurro.
Solo
che non sa il percorso... ah... le donne gelose! Sempre fuori dal
razionale, guardate questa... neanche sa dove andare!
Il
narratore ha dimenticato di dirvi il nome della principessa... Eruannie,
un bel nome vero? Significa “anna dono di dio”, ma per il volgare
mondo di allora era solo “la principessa con la figa storta”, eh
si! Aveva anche un grosso problema pratico Eruannie, il problema di
orinare. Studiatevi un pochino voi femminucce... dove avete l’uretra?
Immaginatevi a pisciare con lo spacco per traverso! Già a volte
dovete aprire le labbra esterne no? Per non sprizzarvi addosso... e
lei poverina? Come fa?
Intanto
si fa sera e il Principe e compagnia trovano alloggio presso
l’abitazione di un signorotto del luogo. Dopo i convenevoli vanno a
tavola... il Principe, il suo ospitante e sua moglie. La moglie ha un
grosso culo che attira l’attenzione, grosso e ben fatto e sembra
sodo. Appena può il Principe si lancia con una carezza audace, porta
la mano su quelle natiche e le strizza. La donna non si scosta ma
guarda il marito, il quale fa un cenno di assenso. Sembra che il
vecchio porco dia una specie di consenso, la donna allora gli si
siede vicino e lui porta la mano sotto l’ampia gonna, fa scorrere
le dita su quella carne liscia delle sue gambe e raggiunge l’inguine,
trova tanto pelo, una foresta di pelo bagnato fradicio e odoroso.
Cerca e trova un varco e le mette dentro le dita, la masturba. Ora
sono due le dita che lui usa con forza... lei chiude gli occhi, il
marito guarda. Approva.
Guarda
anche Dago appoggiato alla parete.
Il
marito lascia la stanza senza una parola e il Principe si scatena.
Rovescia la donna sul tavolo e le alza la gonna. Le allarga le gambe
e lo tira fuori, una spada di carne... duro come sempre e la
penetra.
Comincia
a sbatterla selvaggiamente, forti colpi. Le alza la blusa e le scopre
due grosse tette. Grosse e con dei capezzoli scuri, eretti, grossi
come ditali. La morde, glieli tormenta.
E
dice... mentre continua a montarla.
-Uhmm... Dago che figa ha la nostra signora qui! Dentro... uhmm... sentissi come
è prensile... te lo stringe sai? E’ una che sa usare la figa
questa, fa presto a farti godere... senti come stringe! Sembra che
abbia una manina... superba questa figa...!-
Dago
si avvicina, guarda. Porta la bocca vicino all’orecchio del
Principe.
-Vostra
Grazia... ci stanno facendo fessi! Hanno due figlie... le hanno
nascoste.-
Il
Principe sta godendo ora... sono gli ultimi colpi, spinge dentro come
un forsennato.
-Davvero?
Troia di donna... per quello che sei così compiacente! E dove le
nascondi questi tesori? Sono ancora vergini vero?-
Con
un urlo... si svuota! La lascia... fa uscire il cazzo ancora grondante
sborra.
-Scopala
Dago.. scopala! Falle male... rompi il culo a questa puttana!-
-Vostra
Grazia... preferirei carne giovane.. quella delle due figlie...-
-Hai
ragione... portami qui quel traditore del marito e Dago... dagli una
bella ripassata di calci a qual cornuto!-
Non
era molto distante l’uomo dato che un istante dopo Dago lo trascina
nella sala!
-Dove
sono...?-
Urla
il Principe Azzurro.
-Vi
prego Vostra grazia... risparmiatele... sono vergini... illibate. Non
sanno nulla di queste cose... prendete ancora mia moglie, prendetela
nel culo... vi soddisferà!-
La
donna allettata dalla cosa... annuisce fervidamente.
-Prendila
tu... miserabile! Fai venire subito qui le due fanciulle o ti faccio
impiccare al primo albero che trovo nel tuo giardino!-
L’uomo
cede e poco dopo fa l’ingresso con le due vergini. Si stringono
fra loro le due, timorose di quanto possa accadere loro?
Sono
due delizie le fanciulle... bionde e rotondette.
Occhi
spaventati?
Noooo...
occhi curiosi.
Il
Principe manda fuori i genitori e chiude la porta.
-Che
tesori che vostro padre teneva nascosti e che belle tettine avete, e
questo culo così sodo?-
Mentre
con le mani accarezza quanto loda a voce.
-Belle
belle... e siete vergini.. –
-Vostra
Grazia... solo davanti per dire la verità... dietro no...-
-Senti
senti... e chi ha l’accesso al vostro paradiso fra le belle chiappe
che avete?-
-Nostro
padre... Vostra Grazia. Dice che lo fa per alleviare i nostri tormenti
e i suoi e così preserva la nostra vaginale verginità che doneremo
al nostro promesso, ma stiamo soffrendo molto di questo sacrificio,
abbiamo il fuoco dentro... sapete? Un fuoco senza possibilità di
spegnimento...-
-Ho
io il rimedio giusto per voi due... ecco guardate... ecco il
rimedio...!-
Così
dicendo mostra il grosso cazzo nuovamente duro. Scappellato e rivolto
in su... potente.
-Su... già conoscete quello del vostro padre... avvicinatevi che non morde e
toccate... menatelo...-
Senza
più indugio le due gli si inginocchiano davanti e toccano... palpano... accarezzano... e...
-Vostra
Grazia.. possiamo prenderlo in bocca? Leccarlo... ciucciarlo?-
-Non
solo potete... ma dovete farlo...-
Mentre
le due belle sono in ginocchio il principe denuda il loro seno. Che
magnifiche mammelle! Giovani e sode! I capezzolini rivolti all’insù!
Dago
fa per avvicinarsi, vuole toccare anche lui.
-Non
ti permettere... miserabile plebeo! Stai al tuo posto... forse dopo
potrai prenderti qualcosa...-
Dago
si ritira contro la parete... si masturba piano brontolando sottovoce
evitando di essere sentito.
-Si
si... se non era per me... non le avresti queste bellezze! Ti auguro di
non riuscire a sverginarle e di dover chiamare me... a farlo!-
Le
due giocano con il nobile cazzo del Principe. Le loro bocche ingoiano
a turno tutta la verga di carne. Le lingue saettano sull'asta... seguendo con la punta le grosse vene che sono in evidenza.
-Spogliatevi
tutte... splendide puttanelle! Tutte e continuate... fatemelo diventare
duro come ferro... così dopo possa avere in dono la vostra prima
volta...!-
Le
due eseguono.
Sono
nude ora.
Che
bello il corpo femminile! Quelle curve, quelle rotondità! Le forme
aggraziate, come apprezza il Principe!
-Toccatevi... toccatevi con le vostre manine e fatemi assaggiare il vostro
nettare... mettetemi poi le dita in bocca...-
Le
due in ginocchio mentre continuano a ingoiare lo scettro di carne del
Principe portano la mano fra le cosce... toccano... strofinano e poi
mettono le dita nella bocca di lui.
-Uhmm... delizioso... ora mettetevi a terra e aprite le belle cosce... voglio
ammirarvi come meritate!-
Mentre
il Principe avvicina il viso alle cosce della prima fanciulla... lo
lasciamo momentaneamente, sicuri che lo ritroveremo lì al nostro
ritorno e andiamo a cercare la Regina...
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