lunedì 25 marzo 2019

LA STRANA STORIA DELLA RAGAZZA CHE FACEVA POMPINI NEI CESSI.




So di essere depravato, un bugiardo senza rimedio e anche disonesto.
Ho fatto un po’ di tutto nella vita per sopravvivere, potrei elencare le cose orribili fatte ma tante neanche le ricordo quindi sorvoliamo nell'interesse comune.
Voglio parlarvi di adesso... non del passato, è da un po’ che faccio il mago, ma si... il lettore di tarocchi, eseguo divinazioni, pratico magia bianca e nera con annessi e connessi, faccio malie, malocchi, filtri d’amore e insomma tutte ste cazzate.
Non mi va male, non mi lamento, di una cosa il mondo ne ha in abbondanza e sono i creduloni, persone che necessitano sempre di avere un rapporto con qualche cosa di sovrannaturale e io ci sguazzo dentro alla grande, alimento di volta in volta le speranze o le paure e spremo il possibile per poi abbandonare la credula creatura alla sua persistente angoscia.
I tarocchi li conosco abbastanza da poterne parlare con sicurezza ma per il resto fido sempre sulla mia inesauribile improvvisazione, lascio parlare... parlare e loro ti raccontano... raccontano, poi un po’ di psicologia spicciola e il gioco è fatto.
Soldi se ne fanno... e scopo anche, scopo proprio molto.
Soldi e figa a gogò.
Donne d’ogni genere, giovani e meno giovani, al mio ego semplice basta che siano appena piacenti.
Ah... se il divano in cuoio marrone scuro che fa parte dell’arredamento del mio studio potesse raccontare di quanti culi nudi ci si sono posati sopra! E di quante fighe ci hanno sbrodolato!
Beh.. non credo che pensavate qualcosa di diverso di me, vero?
Non vi stupisco quindi o credevate davvero che possedessi una qualsiasi etica? Sbagliato! Non ne ho proprio.

Ora vi sarete incuriositi per la ragazza dei pompini ed è proprio di lei che vi voglio parlare, è un caso molto interessante.

Il mese di novembre è solitamente fiacco per la mia professione e di solito ne approfitto per farmi un po’ di vacanze ai tropici ma quest’anno ci ho rinunciato proprio perché è all'inizio di questo mese che si presenta Alba, la chiamo così ma non è il suo vero nome.
Alba viene assieme alla madre, una gran bella donna anche se stagionata. Proprio una super figa ma la figlia la batte di diverse lunghezze.
Appena entrate prendono a parlare assieme e lo fanno animatamente fino ad arrivare a litigare, io lascio fare e intanto le studio.
Alba non vuole saperne di parlare con me davanti alla madre e vuole che se ne vada. Provo a convincere la madre ad aspettarla fuori... ma neanche questo va bene ad Alba. La madre deve proprio andarsene. Accompagno la madre alla porta e le dico di stare tranquilla e di telefonarmi in serata, magari ci dovremo incontrare per parlare della figlia.
Subdolo vero?
Lo riconosco e inoltre anche poco professionale ma voglio scopare questa bella donna e sfilarle tanti soldi. Tanti tanti bei soldini.
Lei mi stringe lungamente la mano e afferma che si fida di me.
Brava donna... così si fa! Devi fidarti completamente, mettiti nelle mie mani ad occhi chiusi!

Alba è seduta e mi aspetta. Mi scruta dubbiosa.
Ha 18 anni ed è sveglia, spudorata, lo dimostra subito... non ha nessuna forma di rispetto o di sudditanza nei miei confronti.

-Ci vengo da te perché costretta. Hai la faccia di un porco... allora la finiamo così? Duecento euro subito e me ne vado, tu dici alla stronza di mia madre due palle che t’inventi... va bene? –

Penso...
Duecento euro? Queste hanno soldi, ma hai visto come vestono? Roba griffata, mica roba cinese del mercato. Hai voglia di quanto posso mungere da loro!

-No... Alba, credo professionalmente di essere in grado di aiutarti, di riuscire a scrutare nel tuo passato e veicolare il tuo futuro, fidati di me. Quale è il problema? Lo conosci?-
-Il problema è che la stronza di mia madre ha letto il mio diario e n’è rimasta inorridita, scandalizzata... ma sai cosa? Credo che la vecchia troia si sia sditalinata a leggerlo!-

Interessante.. perché sento già un tremore al basso ventre?
Va bè... che lì sono molto sensibile.

-Con parole tue.. cosa contiene il diario?-
-Mi piace fare pompini agli uomini nei cessi delle discoteche dove vado, due... tre, anche di più se sono in vena... e bevo sai? E dato che ci vado in discoteca regolarmente ogni settimana da quando avevo esattamente 14 anni... secondo il mio diario tra la discoteca e altre occasioni mi sono bevuta la sborra di ben 923 uomini al momento attuale, li ho proprio contati, ma qualcuno l’ho certamente dimenticato o non scritto... secondo me sono oltre mille...-
-Aspetta.. aspetta! Fammi capire.. fai solo pompini e null'altro? E perché lo fai? C’è un nesso logico? Una ragione?-
-Faccio anche altro... figurarsi! Tutto faccio, ma la mia assoluta preferenza va al pompino e che sia un cazzo nuovo e mai visto prima, non m’interessa come e chi sia l’uomo. Ah... questa è la mia preferenza assoluta...! Sconosciuti!-

Altro tremore al mio ventre e ancora più forte.

-Tua madre cosa vuole che faccia per te..?-
-Quella stronza di mia madre vuole che tu trovi il motivo scatenante di questa cosa, la cosa che non ricordo o come dice lei... che la tengo nascosta nel mio profondo o che invece la so e non la voglio dire? -
-Ma sei andata da uno psichiatra, da un analista?-
-NON NE VOGLIO SENTIRNE PARLARE! Guarda che mi viene una crisi isterica se continui a nominarmi quei venditori di ciarpame! Provaci tu... o inventati qualche cosa, senti la proposta mia... potresti scoparmi... faccio tutto quello che vuoi, poi tranquillizzi la vecchia puttana e ti fai un po’ di soldi, ti va?-

Col cazzo...!
Mi dico... penso invece di fare diversamente, bella puttanella, voglio godermi a lungo la tua pelle giovane e soda, farmi anche tua madre e contemporaneamente alleggerirle il portafoglio.

-Alba... dovremo scavare dentro di te. Ti propongo e credo sia opportuno, di ritornare indietro nella tua vita, dovresti sottoporti ad un trattamento d’ipnosi, roba leggera ma per arrivarci dovrai prendere un rilassante, un ansiolitico, ma dovrò avere pienamente la tua collaborazione. Che ne dici?-
-Non mi piace molto perdere il controllo di me stessa, non voglio sentirmi o pensare d’essere indifesa. Ma sembra che non ho scelta, o te o chissà da che cazzo di personaggio mi porta. Assicurami che non avrò male. Ma non voglio che la vecchia stronza sia presente, questo deve essere chiaro!-
-Non la voglio neanch'io presente, figurati! Comunque dovrò avere la sua autorizzazione, ora le telefono, ho il suo cellulare e vediamo...-

Non mi è difficile convincere la bella madre, a lei basta che dopo le riferisca le mie conclusioni. Eccome lo farò... bella signora! Sarà un incontro interessante il nostro! Già mi solletica pensare a come sei sotto i vestiti!
Quelle tette, quel culo largo... uhm...!
Mentre Alba mi osserva preparo il solito beverone, due gocce d’atropina, qualcuna di scopolamina e mescalina, tè alla pesca per riempire il bicchiere e glielo propino da bere. Servirà giusto per sganciare la sua psiche dal presente, ringrazio la mia conoscenza forzosa dei farmaci dovuta al trattamento che mi ha sottoposto in passato la psichiatra che mi aveva in cura, ho imparato molto da lei su come staccarsi da una psicosi latente e molto ha imparato lei da me in fatto di sesso.
Ha fatto con me un corso pratico e vissuto tutte le deviazioni sessuali.

Sapeste quante ne ho scopate con sto beverone! Perdono proprio ogni forma di difesa e d’inibizione, mi basta portare il discorso sul sesso, entrare nel campo dell’inconscio e aprono le gambe! Che porche diventano! Vere maiale e che razza di fantasie nascondono nel loro profondo!

La faccio distendere sul famoso divano e inizio a farle dondolare davanti agli occhi una moneta d’oro appesa ad una catena anche d’oro. Ma si.. proprio oro zecchino, una moneta antica, che volete... è una mia piccola vanità. Già i suoi occhi tendono a chiudersi, ancora un po’... ecco... è partita.

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