sabato 16 marzo 2019

L'ANNIVERSARIO. (il seguito 5.parte)



Intervengo con il solito pensiero della notte…
Il corpo femminile è un parco giochi dove tutto è consentito…”
T.

Andiamo coraggio… un piccolo contributo, una idea….




Quando Frank torna trova Amanda stravolta.

"E Wlady, amore mio? Ci hai parlato?"
"Si, è andato via poco fa"
Amanda stavolta indossa una spessa vestaglia lucida che pur nascondendola aderisce alle sue forme generose. Si siede con un po' di sforzo e Frank lo nota... incalza con le domande.
"Insomma? Vorrai tenere mica tutto per te... ho visto la fatica che fai a sederti! Dimmi cosa avete fatto".
Credete che Stella sia capace da sola di soddisfare Frank? Con tutta la perversione che quest'uomo ha conosciuto in vita sua?
No... ovvio che no... cerca qualcosa di piu' che un semplice modo per svuotarsi... cerca la depravazione e gode dell'orgasmo mentale che cio' puo' dargli. Per questo ama Amanda. Lei lo conosce bene... sa cosa ha combinato in passato e cosa combina tutt'ora anche in ufficio. E spesso anche lei gode dei suoi giochi perversi. E' degna pari sua.
Seduti entrambi a tavola, la tira un po' per un polso, la strattona lievemente e la vede resistere. Sa che lo fa apposta per irritarlo, sa che si aspetta una sua brusca reazione ma vuole controllarsi. Le chiede ancora informazioni sul nipote.
"Ha un bel cazzo, sai? Mi ha fatto godere molto... e' proprio nipote tuo, stessa porcaggine. Ma e' giovane, aspetta ancora di manifestarsi bene."
Si alza con fare da gatta e sculetta verso la cucina, imprudentemente resta di spalle a Frank e si versa un po' di caffe'... sa che cosi' prima o poi Frank cedera', l'impazienza prendera' il sopravvento. E non appena si avvicina al tavolo, lascia la tazzina e si ritrova l'uomo addosso che la fruga. Apertasi un po' la vestaglia, sente esalare dal suo corpo odore di sesso e di sudore. Invasivamente le infila due dita tra le gambe e la trova gonfia e bagnata.
"Sei ancora piena di lui?" chiede Frank.
Amanda annuisce... e si ritrova trascinata sul divano, le ginocchia sulla seduta e i gomiti sulla spalliera. Sporge il culo in fuori, la spessa vestaglia lucida e' a terra aggrovigliata come uno straccio.
Tra le natiche sente premere il volto di Frank e la sua lingua che raccoglie un rivolo caldo che scende con fatica. La penetra con la punta e poi la sugge con le labbra. Le da' grossi sculaccioni e le dice che e' puttana.
La sua puttana.
E che per questo l'adora.
Non lecca troppo per evitare di pulirla bene. Vuole scoparla nella sborra del nipote che le e' rimasta dentro e dopo un po' la monta come una cagna. La trascina a terra a quattro zampe e la monta dall'alto, con le ginocchia piegate ai lati delle sue cosce. Ha ancora indosso la camicia e la cravatta da quanta era la fretta di scoparla. Si e' spogliato solo dalla vita in giù. Le fa raccontare tutto quanto mentre la sbatte forte.
Il suo e' un continuo sciacquare, uno sciabordio nel bagnato di Amanda che grida... e' al limite e grida il suo piacere per cio' che ha fatto prima con Wlady, per Frank che la monta e al contempo per il gonfiore delle sue parti intime che cosi' sollecitate fanno male ma le procurano orgasmi sempre piu' intensi.
"Quando...? Quando verra', puttana?"
"Verra' la sera del nostro anniversario, porco... dice che e' d'accordo con le mascherine, che se vogliamo potremo anche fare delle prove domani sera... e' disponibile su tutto... molto disponibile... aaaaaahhhhhhh!!!"
Amanda viene ancora e Frank geme con lei. Le sb0rra dentro... e in quell'istante dell'orgasmo ha l'impressione di perdersi nella sua fica, di morire proprio in quel momento; e' sempre piu' convinto che un piacere del genere prima o poi lo uccidera' per quanto e' intenso.
Gli attimi successivi li passano ansimanti sul freddo pavimento cercando di riprendere fiato e tornare alla realta'.
Quando i loro occhi si incontrano trovano sguardi complici, di lussuria e passione.




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