Come
si diceva.. la Regina è in tutt'altra parte, ha chiesto per la
strada se qualcuno avesse visto il Principe ma ancora non ha
realizzato che è in una direzione sbagliata. E’ sera ed entra in
una bettola di campagna.
La
sua entrata sbalordisce i molti avventori. Una così bella donna? In
questo postaccio?
Ma
è la Regina...?
Subito
si esibiscono in inchini da comica e le si raccolgono intorno...
Lei..
-Fatemi
respirare... si... sono la Regina. Cerco mio figlio il Principe che è in
viaggio per sposarsi... oh... che caldo avete qui! Sono tutti questi
vostri fiati roventi! Mi respirate addosso. mi costringete a
spogliarmi...-
Si
leva il mantello, si leva la giacca... e slaccia il corsetto. Le due
grosse tette libere da ogni costrizione sobbalzano coperte solo da
quel leggerissimo tessuto. La cosa fa ammutolire i presenti.
-Che
succede? Che guardate? Ah... guardate la vostra Regina, le guardate le
tette! Maiali che siete... ma ne avrete viste ancora... no? Quelle
delle vostre donne!-
Si
fa avanti il più intraprendente dei presenti.
-Non
come le vostre... Vostra altezza... non come le vostre! Siete una
visione di paradiso... un raggio di sole attraverso le nubi... siete un
sogno! Vi preghiamo... aprite un po’ di più il corsetto... questa
giornata sarà indimenticabile per noi... vi preghiamo!-
La
regina apre il legaccio che tiene accostati i due lembi del corsetto,
le tette sono libere.. scoperte fino ai capezzoli..
-Così...?
Vi va bene così...? Uhmm... che caldo mi avete fatto venire, mi
costringerete a spogliarmi tutta fra poco.. Volete vedere la vostra
Regina... nuda?-
Nulla
di diverso fa di quanto faceva quando si vendeva per i loro risparmi,
no?
Si
sente donna... vuole essere desiderata e vuole eccitare.
E’
puttana.
-Sapete... potrei farlo... spogliarmi... dico. Ma voglio che vi masturbate mentre
lo faccio... tirate fuori i vostri cazzi e menatevi... tutti tutti... anche quel ragazzo là... tu... vieni qui davanti a me...-
Il
ragazzo è il figlio dell’oste. E’ giovane ed è vergine.
Si porta in primissima fila chiamato dalla sua regina... il suo cazzo
non è maturo ancora, dritto si... ma fino e mediamente lungo. Piace
alla Regina quel cazzo immaturo...
Ora
leva del tutto il corsetto di fine batista e le tette esplodono!
Sobbalzano... sono grosse e sode... appoggiano sul petto in una curva
voluttuosa. Ora allarga la sottana... la toglie... leva la sottogonna...
Un
gemito eccitato esce dalle gole degli uomini... sotto è nuda! Nuda
completa. Ora la masturbazione ha preso un ritmo frenetico. Qualcuno
ha già coperto la sua parte di pavimento con il proprio sperma, ma
tanti continuano... anche il ragazzo.
-Tu... tu... ragazzo... avvicinati. Vuoi toccare la tua Regina? Sentire quanto
è calda e soffice? Dammi la mano... smetti di masturbarti... te lo
faccio io! Oh.. che tenero il tuo cazzo! Sembra un uccellino caduto
dal nido...-
Guida
la sua mano con la propria, la porta sulle tette... gliele fa
stringere, gli dice di strizzarle i capezzoli, mentre con l’altra
lo masturba piano... stringe la giovane verga... la scappella.
La
mano che tiene il tenero virgulto si muove decisa... vuole farlo
godere, non solo... vuole bere quel succo giovane. Cosa potrà mai
sborrare un ragazzo così giovane? Forse poche gocce...
Gli
porta la mano fra le cosce...
-Senti...?
Senti come sono calda? Da scottarti le dita! E quanto sono bagnata?
Sono una fontana... dai ora strofina qui... fallo tu forte... bravo!
Così! Continua... su da bravo... stai facendo godere la tua regina... oraaaaaaa… ora godo! Quanto sei bravo...-
Gode
davvero... mentre il ragazzo le sborra sulla mano che lo mena... lei
rapida porta la mano alla bocca e beve.
-Che
buono sei! Fammi leccare questo tuo cazzetto... assomiglia a quello
del Principe quando era bambino... eguale eguale...-
Si
china e lo prende in bocca... lo succhia.
-Uhmm... si.. buonissimo sei! E voi che aspettate? Fate godere la vostra
Regina! Mettetemi in figa e nel culo i vostri cazzi...! Mettetevi in
riga! Tutti. Vi scelgo io...-
Gli
uomini si incolonnano rapidamente litigando per avere la precedenza
ma vengono richiamati severamente.
-Cosa
fate? Ne ho per tutti... per tutti voi e chissà per quanti altri... tu piccolo... ti prendo in bocca... e appena duro ti svergino...-
Poi
esamina i cazzi e decide.
-Tu... per primo... in figa. Tu? Nel culo... anche tu e tu... tu invece in
figa...-
Li
seleziona e inquadra tutti..
Che
strana la vita... non siete d’accordo? Madre e figlio... la Regina e
il Principe... a distanza di alcune miglia fiabesche sono parimenti
intenti a una opera di iniziazione... sverginano qualcuno.
Se
la racconto sta cosa... non ci credono!
Mentre
la donna di nobile lignaggio è intenta a soddisfare una marea di
cazzi, torniamo dal Principe.
Dimenticavo... la Regina crede davvero che tutte le strade portino a Roma e per
comparazione che tutte le strade portino dalla principessa. Facciamo
che ha ragione? Ma si... che ci costa?
Il
principe è all'opera!
Che
libidine le due fanciulle! Belle e maiale! Tanto puttane. Vuole
godersele... e chiede loro di baciarsi, di toccarsi a vicenda e loro
lo fanno e si vede che lo hanno fatto spesso. Che si sono date
piacere a vicenda, con le dita e con la bocca.
Il
Principe assiste menandosi, cosa che del resto fa anche Dago, eccitato e ingrugnito appoggiato alla parete.
Il
Principe si lancia...
Le
due sono a 69... lui si inginocchia fra le gambe di quella sopra e
prepara il suo cazzo duro.
Cerca
e spinge.. spinge... ed entra... ma è nel culo che entra! Si
arrabbia... prende la ragazza e la gira, le si mette fra le gambe e le
alza il bacino, il grosso cazzo cerca e trova il pertugio giusto e
insiste. Il cazzo ora è un ariete, una macchina ossidionale
(ehm...
piccola vanità... ossidionale è una macchina da guerra medievale
usata per distruggere le fortificazioni...)
per sfondare e la figa è
il portone da abbattere. Un colpo potente e il portone cede, ora i
movimenti sono frenetici. Colpi possenti veloci e a fondo... Non vuole
venire... deve sistemare anche l’altra... butta da parte quella
sverginata e ripete lo stesso trattamento all'altra. Poi riprende
la prima... poi ancora questa... alla fine si libera con un urlo
belluino!
Si
svuota... svuota il contenuto dei suoi coglioni dentro quella figa
magnifica non più occlusa, non più vergine ora. Ora anche il padre
potrà usarle senza scrupolo.
Dago
si avvicina speranzoso, sembra chiedere la carità, i suoi occhi
supplicano il Principe e questi lo accontenta, con un gesto lo
autorizza.
Le
fanciulle hanno ancora voglia... e tanta. E non vedono male Dago, no
no...! Vero che più che altro guardano il grosso, nerboruto cazzo
duro, lo vogliono dentro...
E
Dago si lancia... mentre i genitori delle fanciulle che sbirciano
dietro la porta si disperano!
-Persino
dal servo le fa prendere! Povere figlie mie... poverette... se si sa in
giro questa cosa nessuno me le sposerà mai!-
La
moglie è più pratica...
-Zitto!
Se non parli tu con quella boccaccia sempre aperta nessuno saprà
nulla, le daremo via per vergini! Guarda quelle due troiette come
godono... certo che con due cazzi del genere! Almeno ho goduto anch'io prima!-
-Stai
zitta tu! Guarda.. persino nel culo le prende questo! Con quel grosso
arnese che ha! Le troverò tutte larghe e spannate...-
-Ah... ti piaceva vecchio porco averle tutte per te! Ben ti sta! Scopare
loro e trascurarmi così! Per fortuna che ho avuto il cazzo del
principe! E ora la darò via a cani e porci!-
Ma
quanto ne ha questo Dago? Davvero riesce a soddisfarle le due
troiette! Figa e culo... figa e culo. Il Principe recupera presto... è
giovane... beato lui, e presto torna in lizza. Ora non disdegna
prendere quello che lascia Dago il plebeo. Guardateli ora... stanno
prendendo una delle due assieme... a turno si scambiano i buchi.
Che
bella la gioventù! Quanta passione! Che bello avere il cazzo che mai
si smolla, sempre duro! Possiamo dire che le due giovani gazzelle
hanno avuto il loro dovuto?
Si.
Per
la cronaca fiabesca la madre delle ragazze lascia solo il marito a
guardare, lei va in stalla e si fa scopare da tutti gli uomini del
seguito del Principe.
Perché
no? Aveva ancora voglia...
Volete
che torniamo dalla Regina? Va bene... non occorre che gridiate così,
ci andiamo.
Volete
sapere del ragazzo immagino.
Va
bene... mentre la fila di uomini le scopano figa e culo... lei gioca
con il tenero cazzo... lo succhia. Le fa tenerezza... poi... appena
ridiventato duro allontana tutti... si mette distesa sulla schiena e
lo invita.
-Vieni... vieni... prendi la tua prima amante... la tua prima figa, metti il tuo
giovane cazzo in questa figa calda e bagnata! Voglio che mi dai
dentro la tua sborra non ancora matura... senti come è una figa? Ti
piace... piccolo? Ora muoviti... spingilo dentro bene... fino in fondo!
Sai che più che la figa mi stai scopando il cervello? Dai giovane
stallone... dacci dentro! Più svelto... così... e voi? Che state
facendo? Dopo ne avrò anche per voi tutti-
Non
tutti gli uomini sono interessati alla mercanzia della Regina, uno senz'altro no... percorre la fila promuovendo le sue qualità, è
pronto dice e il suo culo è altrettanto gradevole di quello della
donna. Uno o due... gli credono e lo inculano appena fuori dalla
porta.
Tolgono piacere alla Regina, guai se questa sapesse! E’
molto egoista la donna e presume che ogni cazzo sulla terra sia suo.
Ora
si gode il suo ragazzino... il suo cazzettino. Non è grosso... non è
lungo ma le piace. Mentre scopa dice al padre che si porterà via il
ragazzo, farà parte del suo seguito.
L’uomo... in attesa anche lui, deve acconsentire, ah... se solo potesse
seguirebbe anche lui quella gran figa...
Il
ragazzo gode... la Regina anche, poi incita gli uomini in fila a darsi
da fare.
Vedrete
come il cammino di madre è figlio sia in un certo modo simile, ora
riprendono il viaggio. Sono su rotte convergenti. Ambedue diretti
verso la principessa infelice.
Pochi
giorni dopo... ancora una somiglianza di destino.
E’ una pessima
giornata, la pioggia sorprende ambedue i piccoli cortei e li
costringe a chiedere asilo prima di sera.
Il
Principe in un convento di suore.
La
Regina in un convento di frati.
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