domenica 1 aprile 2018

IL CACCIATORE DI FANTASMI - LA CASA DELL'IMPICCATO. 1° Ep:


Mi piace definirmi esperto più che cacciatore. Cacciatore presume che esistano delle prede e definire prede i fantasmi non è appropriato, può portare a degli imprevisti non graditi.
Ci sono molti fantasmi in circolazione e di molti tipi. Non sto qui a farvi un elenco, non è il caso. Molti proprietari di case che ospitano fantasmi sono restii e volersene liberare, anzi…! Li espongono proprio! Se ne fanno vanto con i loro ospiti sbalorditi! Ma sono quei fantasmi pacifici che appartengono alle presenze eteree innocue. Non sono rari. Stanno relegati in una stanza magari murata o in completo disuso ed escono con regolarità si, ma senza eccessi.
Io sono costoso e anche questo è un limite, il corrispettivo per i miei servizi varia molto secondo l’impegno profuso, ma mai sono a buon mercato. A volte, se ho bisogno di soldi e mi capita spesso, uso… lo confesso, un metodo piuttosto ambiguo e deprecabile, parlo al proprietario di casa del tesoro. E’ una cosa che funziona sempre, accenno ad un fantomatico tesoro nascosto in qualche luogo della dimora e anche al suo presunto cospicuo valore e poi aspetto che l’esca dell’ingordigia umana faccia effetto. Vi assicuro che funziona o almeno di solito funziona. Ingoiano l’esca e tutto l’amo.
Questo in generale perché, per esempio, la casa dell’impiccato non contiene certo tesori per quanto se ne sappia. E’ un’antica dimora risalente al 500, abbastanza ben tenuta dai molti proprietari che si sono succeduti nel tempo, tutta gente che, dopo il restauro e preso contatto con il fantasma, si è premunita di liberarsene in fretta. Salvo dei casi rari. E’ costruita solidamente con una splendida vista sul lago, appena fuori del borgo antico ed ha un ragguardevole parco.
E’ un architetto che m’interpella. Non pubblicizzo la mia attività. Ma si sa che le voci girano e nell'ambiente sono conosciuto. Per telefono accenna ad un fantasma molto invadente e fastidioso e chi ha comprato la casa, i suoi clienti… per inciso, non riescono ad insediarvisi. Le urla sono talmente spaventose che rendono impossibile viverci. M’interessa perché il mio conto in banca è pericolosamente vicino allo zero. Sono immensamente pigro ma ho bisogno di lavorare e mi dico disponibile ad un sopralluogo.
Ci troviamo davanti all'ingresso della casa, un vecchio portone di legno un po’ deteriorato dal tempo. A proposito, l’architetto è UNA architetto. Una donna. Non male. Un tipo sull'acido, però. La sua bocca, bella fra l’altro, dice continuamente anche a chi non interessa che la sua fica è unica e che non la da via facilmente. Brava, fai bene.
Risulta quindi che ha ristrutturato la casa, ne ha curato l’arredamento e la nuova proprietaria è una sua cara amica. Tutte cose che non m’interessano ma faccio un sorrisino partecipativo mentre me le elenca.
Io… di mobilia così non la vorrei neanche regalata! Che sia per questo che il fantasma è incazzato? Non gli piacciono i mobili? I tappeti? Troppo moderni? Gli do ragione, urlerei anch'io se dovessi viverci.
Giriamo assieme casa. Non sento nessuna presenza. Tutto tranquillo.
Le dico…
-Non sento nulla di strano…-
-Eppure le urla le sentono! E sono spaventose!-
-Dovrei verificare, se avvengono di notte siamo nella parte della giornata sbagliata. Devo venirci qui stasera…-
-Io non ci vengo… le do la chiave…-
Accetto. Spirito di dovere e bisogno di soldi! A sera ceno e poi raggiungo la casa in questione. Apro… vado nel grande soggiorno e nuovamente mi dico che è un arredamento del cazzo. Cerco qualcosa da bere. Brindo ripetutamente al fantasma e dopo un po’ mi addormento sul divano, scomodo fra il resto! Mi sveglio verso le tre e mi chiedo che ci sto facendo in questa casa! Tranquilla come un pensionato di vecchie adorabili signore. Me ne vado. E’ vero che sono le tre di notte ma se hai le conoscenze giuste la notte è ancora giovane.
Ho dormito prima e quindi posso fare mattina, non è magnifico entrare in un forno e gustarsi dei cornetti appena sfornati? Caldi caldi? Sono quelle cose che ti fanno sentire vivo e amare la vita.
Quindi il letto. Mi sembra che siano passati solo alcuni istanti e suona il telefono. E chi immaginate sia? Si… lei. La tipa acida.
Mi chiede com’è andata.
Tutto tranquillo, addirittura idilliaco ma…
Ma…? Mi sollecita.
Ho una mia teoria, le dico. Le chiedo dove ha lo studio o dove è al momento. Gliela dirò, la teoria, mangiando e le do appuntamento in un localino lì vicino. Non credo che sarà di suo gradimento il locale, è posto in un seminterrato e servono roba piuttosto rustica.
La tizia ritarda e io ordino trippe in umido e barbera. Devo recuperare un po’ d’energie perse nell'ultima parte della notte. Lei arriva e sarà per via del barbera ma mi sembra più abbordabile, quasi accessibile e quando ordina anche lei trippe inizia a piacermi.
Fra un boccone e l’altro le dico della mia teoria…
-Potremmo essere di fronte ad un caso di un fantasma che reagisce alla presenza di donne in casa, insomma un misogino o qualcuno che in vita ha ricevuto torti da una donna…-
-Misogino? Che termine affascinante…-
-Proviene da misoginia…-
-Mmmm… sei un uomo colto. E una donna che odia gli uomini? Come si chiama?-
-Potrebbe chiamarsi Anna, Claudia… Federica, no… scherzo. Misandrica… da misandria.-
-Cosa ti proponi di fare? Per il fantasma?-
-Riprovarci… è ovvio. Tornare nella casa con una donna…-
-Noooooo! Eh… no! Non guardare me! Io in quella casa non ci vengo. Io sono solo quella che ha ristrutturato e arredato… mica ci voglio abitare!-
-E la padrona di casa?-
-Non è nemmeno qui e non ci metterà piede fino a cose concluse.-
-Allora ti ritengo volontariamente adatta. Per il bene della tua amica e della fantasmologia…-
-Ma… ma… e se viene davvero…-
-Ti tieni forte a me…! Dai… non devi aver paura. Sono un esperto di queste cose…-
Convinta non lo è, guarda la porta come per scappare, conta i passi che deve fare per avere la liberazione. Poi si calma.
-Parlami dei fantasmi…-
-Si parla di una dematerializzazione in atto, alcune teorie parlano di una società, nella nostra realtà futura, che sarà popolata solo da presenze ineffabili, ectoplasmi… eccetera. Io personalmente non sono convinto…-
-Per fortuna! Ma… che ti ridi? Mi prendi in giro? Ordinami qualcosa di forte… ho i brividi alla schiena…-
La sento incredibilmente interessata, incuriosita… anche eccitata. Ho la donna adatta per verificare la mia teoria.
Passiamo ancora un’oretta a parlare. E a bere. Astemia non lo è certo. Mi è simpatica ora. E la trovo bella. Bella tutta. Se perdesse quella cadenza da snob nel parlare sarebbe perfetta.
Torna in ufficio e io a casa. Ci troviamo alle nove per una cenetta veloce e poi alla casa del fantasma…
Ho sbagliato a giudicarla. Uhm… è vero, a volte sono prevenuto verso le donne, tendo a giudicarle al primo incontro e non è una cosa molto indovinata. Le donne sono esseri variegati, con molteplici aspetti.
Per esempio, vedo una e mi dico… cazzo! Quanto è puttana questa! Poi risulta che è una moglie/amica/amante di una fedeltà canina. Un’altra? Mi dico che è fredda come un iceberg e poi? Dimostra che con il suo calore potrebbe fonderli gli iceberg, senza problemi!
Brava!
Brava perché intanto indossa roba pratica, jeans e maglietta, scarpe da jogging, queste forse per scappare più in fretta?

Ed è bellicosa… entusiasticamente bellicosa.

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