Mi
piace definirmi esperto più che cacciatore. Cacciatore presume che
esistano delle prede e definire prede i fantasmi non è appropriato,
può portare a degli imprevisti non graditi.
Ci
sono molti fantasmi in circolazione e di molti tipi. Non sto qui a
farvi un elenco, non è il caso. Molti proprietari di case che
ospitano fantasmi sono restii e volersene liberare, anzi…! Li
espongono proprio! Se ne fanno vanto con i loro ospiti sbalorditi! Ma
sono quei fantasmi pacifici che appartengono alle presenze eteree
innocue. Non sono rari. Stanno relegati in una stanza magari murata o
in completo disuso ed escono con regolarità si, ma senza eccessi.
Io
sono costoso e anche questo è un limite, il corrispettivo per i miei
servizi varia molto secondo l’impegno profuso, ma mai sono a buon
mercato. A volte, se ho bisogno di soldi e mi capita spesso, uso…
lo confesso, un metodo piuttosto ambiguo e deprecabile, parlo al
proprietario di casa del tesoro. E’ una cosa che funziona sempre,
accenno ad un fantomatico tesoro nascosto in qualche luogo della
dimora e anche al suo presunto cospicuo valore e poi aspetto che
l’esca dell’ingordigia umana faccia effetto. Vi assicuro che
funziona o almeno di solito funziona. Ingoiano l’esca e tutto
l’amo.
Questo
in generale perché, per esempio, la casa dell’impiccato non
contiene certo tesori per quanto se ne sappia. E’ un’antica
dimora risalente al 500, abbastanza ben tenuta dai molti proprietari
che si sono succeduti nel tempo, tutta gente che, dopo il restauro e
preso contatto con il fantasma, si è premunita di liberarsene in
fretta. Salvo dei casi rari. E’ costruita solidamente con una
splendida vista sul lago, appena fuori del borgo antico ed ha un
ragguardevole parco.
E’
un architetto che m’interpella. Non pubblicizzo la mia attività.
Ma si sa che le voci girano e nell'ambiente sono conosciuto. Per
telefono accenna ad un fantasma molto invadente e fastidioso e chi ha
comprato la casa, i suoi clienti… per inciso, non riescono ad
insediarvisi. Le urla sono talmente spaventose che rendono
impossibile viverci. M’interessa perché il mio conto in banca è
pericolosamente vicino allo zero. Sono immensamente pigro ma ho
bisogno di lavorare e mi dico disponibile ad un sopralluogo.
Ci
troviamo davanti all'ingresso della casa, un vecchio portone di
legno un po’ deteriorato dal tempo. A proposito, l’architetto è
UNA architetto. Una donna. Non male. Un tipo sull'acido, però. La
sua bocca, bella fra l’altro, dice continuamente anche a chi non
interessa che la sua fica è unica e che non la da via facilmente.
Brava, fai bene.
Risulta
quindi che ha ristrutturato la casa, ne ha curato l’arredamento e
la nuova proprietaria è una sua cara amica. Tutte cose che non
m’interessano ma faccio un sorrisino partecipativo mentre me le
elenca.
Io…
di mobilia così non la vorrei neanche regalata! Che sia per questo
che il fantasma è incazzato? Non gli piacciono i mobili? I tappeti?
Troppo moderni? Gli do ragione, urlerei anch'io se dovessi viverci.
Giriamo
assieme casa. Non sento nessuna presenza. Tutto tranquillo.
Le
dico…
-Non
sento nulla di strano…-
-Eppure
le urla le sentono! E sono spaventose!-
-Dovrei
verificare, se avvengono di notte siamo nella parte della giornata
sbagliata. Devo venirci qui stasera…-
-Io
non ci vengo… le do la chiave…-
Accetto.
Spirito di dovere e bisogno di soldi! A sera ceno e poi raggiungo la
casa in questione. Apro… vado nel grande soggiorno e nuovamente mi
dico che è un arredamento del cazzo. Cerco qualcosa da bere. Brindo
ripetutamente al fantasma e dopo un po’ mi addormento sul divano,
scomodo fra il resto! Mi sveglio verso le tre e mi chiedo che ci sto
facendo in questa casa! Tranquilla come un pensionato di vecchie
adorabili signore. Me ne vado. E’ vero che sono le tre di notte ma
se hai le conoscenze giuste la notte è ancora giovane.
Ho
dormito prima e quindi posso fare mattina, non è magnifico entrare
in un forno e gustarsi dei cornetti appena sfornati? Caldi caldi?
Sono quelle cose che ti fanno sentire vivo e amare la vita.
Quindi
il letto. Mi sembra che siano passati solo alcuni istanti e suona il
telefono. E chi immaginate sia? Si… lei. La tipa acida.
Mi
chiede com’è andata.
Tutto
tranquillo, addirittura idilliaco ma…
Ma…?
Mi sollecita.
Ho
una mia teoria, le dico. Le chiedo dove ha lo studio o dove è al
momento. Gliela dirò, la teoria, mangiando e le do appuntamento in
un localino lì vicino. Non credo che sarà di suo gradimento il
locale, è posto in un seminterrato e servono roba piuttosto rustica.
La
tizia ritarda e io ordino trippe in umido e barbera. Devo recuperare
un po’ d’energie perse nell'ultima parte della notte. Lei
arriva e sarà per via del barbera ma mi sembra più abbordabile,
quasi accessibile e quando ordina anche lei trippe inizia a piacermi.
Fra
un boccone e l’altro le dico della mia teoria…
-Potremmo
essere di fronte ad un caso di un fantasma che reagisce alla presenza
di donne in casa, insomma un misogino o qualcuno che in vita ha
ricevuto torti da una donna…-
-Misogino?
Che termine affascinante…-
-Proviene
da misoginia…-
-Mmmm…
sei un uomo colto. E una donna che odia gli uomini? Come si chiama?-
-Potrebbe
chiamarsi Anna, Claudia… Federica, no… scherzo. Misandrica… da
misandria.-
-Cosa
ti proponi di fare? Per il fantasma?-
-Riprovarci…
è ovvio. Tornare nella casa con una donna…-
-Noooooo!
Eh… no! Non guardare me! Io in quella casa non ci vengo. Io sono
solo quella che ha ristrutturato e arredato… mica ci voglio
abitare!-
-E
la padrona di casa?-
-Non
è nemmeno qui e non ci metterà piede fino a cose concluse.-
-Allora
ti ritengo volontariamente adatta. Per il bene della tua amica e
della fantasmologia…-
-Ma…
ma… e se viene davvero…-
-Ti
tieni forte a me…! Dai… non devi aver paura. Sono un esperto di
queste cose…-
Convinta
non lo è, guarda la porta come per scappare, conta i passi che deve
fare per avere la liberazione. Poi si calma.
-Parlami
dei fantasmi…-
-Si
parla di una dematerializzazione in atto, alcune teorie parlano di
una società, nella nostra realtà futura, che sarà popolata solo da
presenze ineffabili, ectoplasmi… eccetera. Io personalmente non
sono convinto…-
-Per
fortuna! Ma… che ti ridi? Mi prendi in giro? Ordinami qualcosa di
forte… ho i brividi alla schiena…-
La
sento incredibilmente interessata, incuriosita… anche eccitata. Ho
la donna adatta per verificare la mia teoria.
Passiamo
ancora un’oretta a parlare. E a bere. Astemia non lo è certo. Mi è
simpatica ora. E la trovo bella. Bella tutta. Se perdesse quella
cadenza da snob nel parlare sarebbe perfetta.
Torna
in ufficio e io a casa. Ci troviamo alle nove per una cenetta veloce
e poi alla casa del fantasma…
Ho
sbagliato a giudicarla. Uhm… è vero, a volte sono prevenuto verso
le donne, tendo a giudicarle al primo incontro e non è una cosa
molto indovinata. Le donne sono esseri variegati, con molteplici
aspetti.
Per
esempio, vedo una e mi dico… cazzo! Quanto è puttana questa! Poi
risulta che è una moglie/amica/amante di una fedeltà canina.
Un’altra? Mi dico che è fredda come un iceberg e poi? Dimostra che
con il suo calore potrebbe fonderli gli iceberg, senza problemi!
Brava!
Brava
perché intanto indossa roba pratica, jeans e maglietta, scarpe da
jogging, queste forse per scappare più in fretta?
Ed
è bellicosa… entusiasticamente bellicosa.
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