Parliamo
amabilmente fino alle dieci, volete sapere se tento degli approcci?
Ebbene, no. Professionale sono. Tutta serietà e fantasmi.
Sulla
porta della casa devo spingerla ma è solo un attimo d’indecisione.
Poi mi si mette a braccetto e la conduco nel soggiorno. E’
emozionata. I suoi occhi corrono nervosi per la stanza.
Devo
rincuorarla con un paio di cicchetti robusti che butta giù senza
indugiare, parliamo seduti accanto sul divano.
Le
chiedo dei mobili. Mi dice che ha fatto una fatica del diavolo a
trovarli, passato al setaccio produttori d’arredamento e via così.
Mah…! Penso, certo che hai tribolato per trovarli così brutti, ma
non faccio commenti. Continuiamo a parlare, mi chiede come ho
iniziato ad interessarmi dei fantasmi. Le parlo di quello di casa
mia. Il mio fantasma personale.
Lei
guarda l’orologio…
-Ma…
non dovrebbe apparire? Sono le undici passate…-
-Vai
a sapere…! Che ti diceva la tua amica? A che ora appariva di
solito?-
-Ehm…
mi diceva… che…-
-Che…?
Continua… non puoi nascondermi cose determinanti…-
-Insomma…
appariva… quando… faceva sesso…-
-Sesso…!
Vuoi dire quando scopava? Ma perché non me l’hai detto…?-
-Non
volevo parlar male di lei…-
-Su
aspettiamo… ma se non appare… ti dovrai sacrificare…-
-Cosa????
Nooo! Aspetta… aspetta! Non era in programma!-
-Su
ragiona… non ti devi impegnare. Farai solo finta di abbandonarti.
Non ti si chiede di godere, figurati! Fingi…! Lo avrai fatto altre
volte nella tua vita, no? Ti fai abbracciare, baciare… poi cacci
due o tre urletti orgasmici e vedrai che lui viene!-
-Non
mi… penetri però… non me lo metti dentro… vero?-
-Scherzi?
Certo che no! Fingeremo…-
-Aspettiamo
ancora un po’… e dammi da bere…-
Aspettiamo.
Il fantasma, se esiste… tarda comunque a manifestarsi. perché è
magari solo immaginato nella mente della sua amica? Ma io so che sono
esseri capricciosi, imprevedibili, soggetti a stimoli che noi umani non conosciamo.
Chiede…
-Allora…
lo facciamo?-
-Facciamo
cosa?-
-Ma…
scopare! Non ricordi? Lo hai detto tu che dobbiamo provarci… ma
fingendo!-
-Ahhh…
si! Dobbiamo, vero? Per stimolare questo maledetto ectoplasma!-
Non
ci credete che davvero sono tiepido, vero? Sto giocando con lei, la
voglio stuzzicare fino a farla diventare cooperativa. Insomma mi
capite. Intuite dove voglio arrivare.
Lei
si stende sul divano e la bacio. Volutamente a bocca chiusa. Un bacio
che potrebbe darle il suo fratellino. Tenero, fraterno appunto.
Lei
si stacca… e…
-Tutto
qui quello che sai fare? Come facciamo a farlo intervenire se non ti
ci metti d’impegno?-
Ora
ci metto di più.
Gioco
con la sua bocca. Uhm… che bella bocca. Se sta zitta poi, è
perfetta! Succhio la sua lingua, mordo le labbra piene. In breve
siamo ansimanti.
-Ora…
non stiamo fingendo, vero?-
-Io
no… e tu…?-
-No…
neanche io…-
Alzo
la sua maglietta perché voglio baciarle quel seno che ho sbirciato
per tutta la sera. Possibile che ogni volta che spoglio una donna,
bella o meno bella, mi devo ripetere che nulla esiste di più…
SPLENDIDO? Oggettivamente… BELLO? Mi sa che ho l’animo di un
artista, di un pittore, scultore, ceramista… dite voi quale e cosa
ma con un solo e unico soggetto da rappresentare: IL CORPO DI DONNA!
Io
parlo con voi ma sono perso in lei. La sto spogliando, le levo
maglietta, le scarpe e le sto togliendo i jeans e passo il viso sul
suo inguine, non sento ancora il suo profumo di donna. Spero… che
non sappia da detergente intimo! Le donne le voglio “nature”, che
sappiano di femmina.
Le
tolgo anche il minuscolo triangolino che le copre la vagina. Ma…
perché metterlo? E’ talmente piccolo che, dal punto di vista
dell’efficienza, non può servire a NULLA! Razionalmente mi si
spieghi il perché di questa cosa!
Ahhhh…
capito! E’ solo un vezzo? Un capriccio femminile?
E’
nuda…
Incollo
la bocca alla sua fica. Sa di buono. Sa davvero di buono!
DIOOOO…
se sa di buono!
Ha
un magnifico cespuglio di vello scuro che le incornicia la fessura,
soffice e curato come solo un esperto giardiniere potrebbe fare!
Intanto
mi spoglio. Si, so fare le due cose contemporaneamente! Baciare,
leccare e anche mordere e levarmi… camicia, pantaloni, scarpe…
slip…! E buttare tutto per la stanza…
Lei
è inarcata dal piacere, freme sotto la mia bocca. Le sue mani mi
tengono forte la testa e tirano… tirano. Vuole la mia lingua
dentro…
Mi
stacco…
-Fingiamo.
Non volevi essere… penetrata…-
-Fingiamo???
Fallo o giuro che ti uccido! Dai… scopami!!!! Dammi il tuo bastone
duro! Cazzo… ora ti voglio dentro! Tutto… tutto… Infilami il
tuo spadone di carne dentroooooo… tutto dentrooooo!-
Ha
una gamba sullo schienale del divano e l’altra poggia terra con il
piede. E’ aperta… rimando a dopo l’esame della sua fica,
volete? Ho fretta di entrare in lei… sentire il suo umidore, il suo
calore… voglio far fatica ad entrare, sforzare, sentirla cedere e
ricevermi… DENTRO DI LEI!
Spero…
spero… che questo cazzo di fantasma non intervenga ora!
NON
ORA… EH? Stai tranquillo…
Non
adesso… aspetta una mezz'oretta, un’oretta… anzi aspetta che
abbiamo finito!
Uhmm…
che bel seno ha! Un seno importante, come a volte è definito! Le
tengo le mani sopra la sua testa e la bacio, mentre la martello di
colpi! Colpi violenti e ripetuti! A fondo! Voglio entrare in lei fino
al pelo. Le palpo il bel culo, largo, come i fianchi che si staccano
dalla vita sottile.
Poi…
manca poco… pochissimo! Sento l’orgasmo approssimarsi…! È
quasi lì…!
Lei?
Ha già goduto… e non una volta sola! Sta gemendo… aspetta il mio
d’orgasmo.
E…
un urlo fortissimo scuote la casa!
Non
un gemito ma proprio un urlo rabbioso! Feroce! Un ululato! Sento una
corrente d’aria fredda che mi passa per il corpo. Lei… rabbrividisce, la sento come ritrarsi! Raggomitolarsi contro di me.
E
mentre le urla continuano e le porte sbattono, la luce accesa nelle
varie stanze si spegne e si riaccende, noi ci rivestiamo in fretta…
Che
peccato, però! Era una scopata da sballo!
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