domenica 1 aprile 2018

IL CACCIATORE DI FANTASMI - LA CASA DELL'IMPICCATO. 2° Ep.




Parliamo amabilmente fino alle dieci, volete sapere se tento degli approcci? Ebbene, no. Professionale sono. Tutta serietà e fantasmi.
Sulla porta della casa devo spingerla ma è solo un attimo d’indecisione. Poi mi si mette a braccetto e la conduco nel soggiorno. E’ emozionata. I suoi occhi corrono nervosi per la stanza.
Devo rincuorarla con un paio di cicchetti robusti che butta giù senza indugiare, parliamo seduti accanto sul divano.
Le chiedo dei mobili. Mi dice che ha fatto una fatica del diavolo a trovarli, passato al setaccio produttori d’arredamento e via così. Mah…! Penso, certo che hai tribolato per trovarli così brutti, ma non faccio commenti. Continuiamo a parlare, mi chiede come ho iniziato ad interessarmi dei fantasmi. Le parlo di quello di casa mia. Il mio fantasma personale.
Lei guarda l’orologio…
-Ma… non dovrebbe apparire? Sono le undici passate…-
-Vai a sapere…! Che ti diceva la tua amica? A che ora appariva di solito?-
-Ehm… mi diceva… che…-
-Che…? Continua… non puoi nascondermi cose determinanti…-
-Insomma… appariva… quando… faceva sesso…-
-Sesso…! Vuoi dire quando scopava? Ma perché non me l’hai detto…?-
-Non volevo parlar male di lei…-
-Su aspettiamo… ma se non appare… ti dovrai sacrificare…-
-Cosa???? Nooo! Aspetta… aspetta! Non era in programma!-
-Su ragiona… non ti devi impegnare. Farai solo finta di abbandonarti. Non ti si chiede di godere, figurati! Fingi…! Lo avrai fatto altre volte nella tua vita, no? Ti fai abbracciare, baciare… poi cacci due o tre urletti orgasmici e vedrai che lui viene!-
-Non mi… penetri però… non me lo metti dentro… vero?-
-Scherzi? Certo che no! Fingeremo…-
-Aspettiamo ancora un po’… e dammi da bere…-
Aspettiamo. Il fantasma, se esiste… tarda comunque a manifestarsi. perché è magari solo immaginato nella mente della sua amica? Ma io so che sono esseri capricciosi, imprevedibili, soggetti a stimoli che noi umani non conosciamo.
Chiede…
-Allora… lo facciamo?-
-Facciamo cosa?-
-Ma… scopare! Non ricordi? Lo hai detto tu che dobbiamo provarci… ma fingendo!-
-Ahhh… si! Dobbiamo, vero? Per stimolare questo maledetto ectoplasma!-
Non ci credete che davvero sono tiepido, vero? Sto giocando con lei, la voglio stuzzicare fino a farla diventare cooperativa. Insomma mi capite. Intuite dove voglio arrivare.
Lei si stende sul divano e la bacio. Volutamente a bocca chiusa. Un bacio che potrebbe darle il suo fratellino. Tenero, fraterno appunto.
Lei si stacca… e…
-Tutto qui quello che sai fare? Come facciamo a farlo intervenire se non ti ci metti d’impegno?-
Ora ci metto di più.
Gioco con la sua bocca. Uhm… che bella bocca. Se sta zitta poi, è perfetta! Succhio la sua lingua, mordo le labbra piene. In breve siamo ansimanti.
-Ora… non stiamo fingendo, vero?-
-Io no… e tu…?-
-No… neanche io…-
Alzo la sua maglietta perché voglio baciarle quel seno che ho sbirciato per tutta la sera. Possibile che ogni volta che spoglio una donna, bella o meno bella, mi devo ripetere che nulla esiste di più… SPLENDIDO? Oggettivamente… BELLO? Mi sa che ho l’animo di un artista, di un pittore, scultore, ceramista… dite voi quale e cosa ma con un solo e unico soggetto da rappresentare: IL CORPO DI DONNA!
Io parlo con voi ma sono perso in lei. La sto spogliando, le levo maglietta, le scarpe e le sto togliendo i jeans e passo il viso sul suo inguine, non sento ancora il suo profumo di donna. Spero… che non sappia da detergente intimo! Le donne le voglio “nature”, che sappiano di femmina.
Le tolgo anche il minuscolo triangolino che le copre la vagina. Ma… perché metterlo? E’ talmente piccolo che, dal punto di vista dell’efficienza, non può servire a NULLA! Razionalmente mi si spieghi il perché di questa cosa!
Ahhhh… capito! E’ solo un vezzo? Un capriccio femminile?
E’ nuda…
Incollo la bocca alla sua fica. Sa di buono. Sa davvero di buono!
DIOOOO… se sa di buono!
Ha un magnifico cespuglio di vello scuro che le incornicia la fessura, soffice e curato come solo un esperto giardiniere potrebbe fare!
Intanto mi spoglio. Si, so fare le due cose contemporaneamente! Baciare, leccare e anche mordere e levarmi… camicia, pantaloni, scarpe… slip…! E buttare tutto per la stanza…
Lei è inarcata dal piacere, freme sotto la mia bocca. Le sue mani mi tengono forte la testa e tirano… tirano. Vuole la mia lingua dentro…
Mi stacco…
-Fingiamo. Non volevi essere… penetrata…-
-Fingiamo??? Fallo o giuro che ti uccido! Dai… scopami!!!! Dammi il tuo bastone duro! Cazzo… ora ti voglio dentro! Tutto… tutto… Infilami il tuo spadone di carne dentroooooo… tutto dentrooooo!-
Ha una gamba sullo schienale del divano e l’altra poggia terra con il piede. E’ aperta… rimando a dopo l’esame della sua fica, volete? Ho fretta di entrare in lei… sentire il suo umidore, il suo calore… voglio far fatica ad entrare, sforzare, sentirla cedere e ricevermi… DENTRO DI LEI!
Spero… spero… che questo cazzo di fantasma non intervenga ora!
NON ORA… EH? Stai tranquillo…
Non adesso… aspetta una mezz'oretta, un’oretta… anzi aspetta che abbiamo finito!
Uhmm… che bel seno ha! Un seno importante, come a volte è definito! Le tengo le mani sopra la sua testa e la bacio, mentre la martello di colpi! Colpi violenti e ripetuti! A fondo! Voglio entrare in lei fino al pelo. Le palpo il bel culo, largo, come i fianchi che si staccano dalla vita sottile.
Poi… manca poco… pochissimo! Sento l’orgasmo approssimarsi…! È quasi lì…!
Lei? Ha già goduto… e non una volta sola! Sta gemendo… aspetta il mio d’orgasmo.
E… un urlo fortissimo scuote la casa!
Non un gemito ma proprio un urlo rabbioso! Feroce! Un ululato! Sento una corrente d’aria fredda che mi passa per il corpo. Lei… rabbrividisce, la sento come ritrarsi! Raggomitolarsi contro di me.
E mentre le urla continuano e le porte sbattono, la luce accesa nelle varie stanze si spegne e si riaccende, noi ci rivestiamo in fretta…

Che peccato, però! Era una scopata da sballo!

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