-Non
voglio assolutamente dormire da sola stanotte! No, no…! Dormo qui…
tu sei responsabile per me! Guarda in cosa mi hai coinvolta!-
-Smettila!
Vestiti che usciamo. Ho una fame che non ci vedo e in casa non ho
nulla. Andiamo… ti va cucina thailandese?-
Obbedisce
mentre brontola…
-Lui
ordina, DICE: smettila! Zitta! Vestiti! Usciamo! Cucina thai! Che
razza d’uomo sei? Sei un mostro! Non sono la tua burattina!-
Poi
davanti ad un tavolo ingombro da innumorevoli piatti parliamo. Dio!
Se mangia! Dove mette quello che ingurgita? Spazza via… ehmm…
spazziamo via: Som Tum, Padtai, Khao mon Khai, Krapao Tomkahkai, Tom
yum kung. Tutto annaffiato da caraffe di vino di riso thai, il sahto.
Le thailandesine del locale ci servono veloci e sollecite.
Lei…
solleva il viso dal piatto…
-Ti
conoscono qui… eh…? Magari te le sei scopate queste troiette
sorridenti! Porco!-
-La
smetti? Parliamo di lavoro, domani andiamo a comperarci… tute da
lavoro, caschi protettivi, occhiali e mascherine antipolvere,
calzature, guanti. Tu procuri di farti consegnare il demolitore, un
generatore di corrente e una lampada alogena… ahhh… anche un paio
di badili e un piccone… che ridi?-
-Ahahah…
penso alla faccia di… della mia amica quando vedrà tutto quel
casino! E’ una precisina lei!-
-Ecco!
Dimenticavo… teli protettivi per i mobili e cartoni per le macerie…
e una fotocamera per riprendere quello che troviamo dentro il
loculo…-
-Ma
cosa ha poi scritto il fantasma sadico? Su tutti quei fogli…!-
-Un
notaio proprio! Ha elencato ogni cosa. Persino i nomi delle sue
vittime, date e tutto. Un prolisso del cazzo!-
-Siamo
sicuri che poi sparisce?-
-Direi
di si. Al novantanove per cento. Di solito sono di parola… ma…-
-Ma…?-
-Capita
sempre il fantasma figlio di puttana ma questo non mi sembra così…-
-Mmmmmhh…
mi hai accennato al tuo fantasma… raccontami…-
-Quello?
Non lo voglio proprio eliminare! Mi è simpatico! E’ un porco della
madonna!-
-Che
fa…?-
-A
volte ci torno in quella casa, dormo nella stessa stanza che usavo da
bambino… lui viene e mi fa un pompino davvero fantastico! Sento
proprio la sua bocca, sai? E con le sue dita mi tormenta dietro… il
culo. Ah… che porco è!-
-Mmmmmhhh…!
Mi eccita tantissimo! Mi hai promesso di portarmici! Lo ricordi, si?-
-Appena
finita sta cosa ci andiamo… promesso…-
-Dammi
la mano…-
Mi
prende e se la tira fra le cosce. Oggi ha una gonna, lì è bollente.
Mi scotta le dita…
-Che
mi fai di porco, stasera? Io… voglio leccarti il culo fino a
consumarmi la lingua. Dai… strofinami… fammi godere qui…-
-Voglio
sfasciarti la figa appena torniamo a casa. Fartela come una caverna…
ti ci metterò dentro la mano… intera!-
-Mmmmmhhh…
mi fai sentire troia! E’ una sensazione nuova e mi piace!-
Ci
siamo venuti a piedi al ristorante e al ritorno? La spingo contro il
muro in un vicolo che sa di piscio vecchio, le alzo una gamba, poi
ambedue e la penetro. Forte, violento, colpi a fondo. Due minuti e le
vengo dentro. Un raptus di follia, il nostro!
A
casa mia, ora non le da fastidio il disordine, continuiamo. Le
strappo i vestiti, la stendo sul letto di schiena e le lecco la figa
mentre uso tutte e due le mani. E’ bagnata come una fontana, è il
momento. Inizio a penetrarla con le dita, due, tre, tutte… provo a
spingere, a fatica mi riceve, ora la mano è dentro oltre le nocche…
-NON
GIRARLA!! No nooo…! Mi stai spaccando… porco! Dai… ancora
dai…!-
Spingo
frenetico, voglio unire le dita al palmo, lasciare dentro la mano a
pugno! Deve sentirsi demolita. Spingo ancora… lei urla e si
divincola! Ora inarcata chiede di essere risparmiata. Eh… no! Il
gioco lo conduco io! Tu lo subisci! La mano è dentro fino al polso!
Ora prendo a pistonarla. Forte… le sue urla non mi fermano.
Non
basta.
Il
mio letto ha dei pomelli di legno lucido belli grossi… uhmmm…
prima di dormire… lei ci s’impala… con molto piacere!
Il
giorno successivo è impegnativo. Trasportiamo tutto alla casa e
attendiamo che portino demolitore e generatore. Diventa sera ora che
siamo pronti. Ci spogliamo, mettiamo le tute, metto in funzione il
generatore e iniziamo. La parete non è costruita in sassi come i
muri perimetrali, ma in mattoni. Il lavoro non è poi così
difficile. Il buco diventa sempre più ampio. Diamo un’occhiata
dentro con la lampada. Ossa sparse. Cumuli di polvere. Stracci.
-Guarda…
non c’è nulla di più che qualche osso… -
Allargo
il vano fino a poterci entrare, è vero che è notte fonda ormai ma
la casa è isolata e nessuno può sentire il nostro fracasso! Spengo
il generatore. Ora è il momento di entrare. Prendo la lampada
alogena ed entro, lei mi segue tenendosi a me. Appena dentro, non
abbiamo il tempo di girare lo sguardo che… un qualche cosa, una
massa solida le rovina addosso! Qualcosa che era appesa sul soffito
di lato all’apertura! Lei urla… urla… e scappa! Esco anch’io
ma non prima di aver guardato di cosa si tratta.
Una
mummia! La mummia di Jeronimus Gregorius Pallaus!
E’
la sua mummia, ora in via di disfacimento!
Ci
metto tempo a farle vincere il suo ribrezzo, un po’ di convinzione
e una bella dose di cognac. Alla fine rientra e osserva la mummia con
curiosità. La cosa è pressoche irriconoscibile poi, verosimilmente,
il vano è stato definitivamente murato e la completa assenza
d’umidità ha permesso la conservazione.
Usciamo…
sentiamo la necessità di fare urgentemente una doccia, usiamo il bel
bagno padronale dell’amica.
-Mi
sa che non sono normale… sta cosa del fantasma e tutto quanto mi
succede mi sta cambiando… scopro un’altra me stessa. Ma… perché
non sapevo che avevo bisogno d’emozioni forti…? Tornerò mai ad
essere quella di prima?-
Le
sto passando le mani sul corpo. La lavo. Dolcemente, le lavo i
capelli.
-Mmmmmhh…
è normale essere eccitata, ora? Dopo aver provato uno spavento
terribile con quella mostruosità di mummia? Da quando sono con te…
sono perennemente eccitata! Non so fare un pensiero corretto, ho solo
voglia di godere!-
-Lo
facciamo lì… dalla mummia… su vieni…-
-Noooooooo!
Tu sei pazzo. Non ci vengo la dentro…-
-Lo
facciamo invece… e lo faremo anche al cimitero… dove seppelliremo
quelle ossa…-
Ci
andiamo così. Nudi, bagnati, scalzi. La tiro vincendo la sua
resistenza. Superiamo l’entrata del loculo. Dentro… la costringo
ad appoggiare le mani alla parete e la prendo. Senza indugio. Dentro
a fondo per scoparla da animale. Io so che è la strana atmosfera che
si vive in questa casa ad averci trasformato. Siamo in preda alla
libidine più assurda. Io per primo. Ho voglia di cose straordinarie.
Come scopare qui, ma… attenti, è un modo per vincere la morte.
Dopo
torniamo in doccia. Quindi ci vestiamo e ce ne andiamo. Siamo
affamati. Sceglie lei… un ristorante carino carino, tutto specchi e
tende di chiffon, lo conosco. Dico di no e andiamo in un ristorante
turco, causando le sue proteste.
-Eccolo!
Al solito! Mi chiede dove voglio andare? Ma grazieee! Un vero
gentiluomo! Poi? Io esprimo il mio desiderio. A lui non ne potrebbe
fregare di meno e andiamo dai turchi! Ma perché me lo chiede…
allora? Fanculo!-
Donne!
Non capiscono nulla della vita pratica, Il turco è aperto fino alle
tre. Il suo localino? Magari è già chiuso. Poi si rassegna davanti
alla tavola imbandita.
Spazzoliamo
via tutto… Insalata turca, Spigola
in salsa bianca, Zucchine
ripiene di carne, Zuppa di pollo al limone,
Pilav ai pistacchi, Albicocche ripiene di crema. Tutto annaffiato
abbondantemente da diverse bottiglie di 2010 Turabdin Suryani Sarabi,
un Anatolyan rosso con l'Ultima Cena sull'etichetta. Ci servono
carine e disponibili le figlie di Moustafà il cuoco/padrone e anche
questo non le va…
-Anche
qui ti conoscono! Magari hai scopato anche queste, porco! Non mi
piacciono, sono uomini senza baffi.-
Devio
il discorso su quanto dovremo fare l’indomani.
-Domani
giorno di ricerche. Dobbiamo trovare un cimitero fuori mano. Uno
adatto a seppellire le ossa e la mummia. Poi… ci andremo di notte…-
-Di
notte? Perché? Io non ci vengo… ho troppa paura!-
-Di
notte certo! Non possiamo correre il rischio di essere visti.
Ragiona! Che paura hai? Al cimitero ci stanno i morti.-
-Andiamo
a casa? Mi sono innamorata dei pomelli del tuo letto… mi ci voglio
scopare ancora…-
-Questo
caso mi ha dato delle certezze dal lato professionale. Sai la scopata
nel loculo? Dimostra una mia teoria. Vale a dire che i fantasmi non
si manifestano dove ci sono le loro spoglie mortali! E’ un gran
passo avanti per la fantasmologia!-
-Cooosa?
Vuoi dirmi che mi hai costretto in quel loculo, che mi hai scopato
per dimostrare una tua teoria del cazzo? Dioooo! Io ODIO quest’uomo!
Vedevo muoversi quella maledetta mummia mentre mi sbattevi contro il
muro!-
-E…
su! Tu stessa hai detto che è stata una scopata “TERRIFICANTE”-
-Ecco
il termine esatto! TERRIFICANTE! E dopo… i tuoi baci in doccia cosa
erano? Le tue parole? Altro esperimento…?-
-Non
proprio… immaginavo che il fantasma non sarebbe intervenuto. Volevo
una controprova…-
-Ma
fra milioni, miliardi d’uomini proprio di questo devo innamorarmi?
Io ho quancosa che non va! Devo farmi analizzare…!-
Comunque
le passa presto e a casa, non solo usa a lungo i pomelli fino al
rischio concreto di consumarli, ma finalmente realizza di potermi
leccare il culo a lungo mentre mi masturba violenta. Nel mentre
racconta dell’orgasmo provato nel loculo, racconta che stava sopra
alla mummia ed è convinta, sbagliando le dico, che mentre godeva
questa la guardava, le sembrava che si muovesse e ripete che il
termine per definire il suo orgasmo… è… terrificante! Poi con
noncuranza chiede se ho guardato se la mummia era nuda o indossava
ancora delle vesti. No… dico. Dovevo? E’ curiosa, si… dovevo.
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