Tom Poulton - Artist
Devo molto a mia cugina
Fanny.
Mi ha aiutato.
Però dire che siamo legatissimi
anche ora che sono adulto è una esagerazione.
Viviamo lontani e ci vediamo non
troppo spesso.
Ecco... diciamo che però abbiamo un
rapporto particolare, molto particolare.
Di affetto, di sesso e di...
ricordi.
I ricordi... i nostri ricordi.
Avevo sedici anni quando i miei
genitori si lasciarono e non fu una cosa pacifica, litigi e percosse,
poi la fuga di mamma senza farci sapere dove va e papà che pure lui
lascia casa e sparisce.
E io... che resto solo.
Fanny... allora maggiore di me di
dieci anni e già sposata mi accoglie in casa sua per diversi mesi.
Non so per quale inspiegabile ragione ma tutto questo trambusto mi
aveva causato una eruzione cutanea sul collo, che partiva dalla nuca
e si irradiava sulla schiena e in parte sul viso. Ogni intervento,
pomate e pastrocchi vari non sortivano nessun effetto migliorativo...
Questo lo ricordiamo assieme, Fanny
e io, ora... a distanza di tempo, in questa notte che siamo sul
terrazzo di casa sua e suo marito e il loro figlio di otto anni
stanno osservando il cielo con il telescopio.
E' lei a richiamare quella cosa...
-Ricordi quei mesi... a casa nostra?
-Si... anche se il ricordo è come
velato dal tempo, ho una specie di cortina davanti...
-Vuoi sapere come ci arrivai... di
come convinsi Carlo?
-Si...
-Te lo racconto... io ho ancora
tutto nitido... è una bellissima cosa... ma lo faccio a modo mio...
come se lo scrivessi...
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Fanny...
Fino
a che limite può arrivare la voglia di far del bene prima di passare
i cosiddetti limiti? I limiti stabiliti da chi e da che cosa? Dalla
morale comune? Dalle convenzioni sociali del momento?
Non
lo so e non mi interessa... ecco cosa accadde in quella circostanza.
“Carlo,
hai visto il viso di Luc? E’ proprio un disastro…”.
“Anche
questa cura non funziona, certo che quei dermatologi si fanno pagare
profumatamente e non capiscono un cazzo di niente…”.
“E’
che il ragazzo soffre… si è completamente isolato, ha allontanato
tutti gli amici che aveva, a scuola il suo rendimento è scaduto ed è
di un umore terribile, penso che dovremo farlo vedere da un
psicanalista…”.
“Aspettiamo
un po’, quella eruzione cutanea è un problema passeggero,
psicologico, da un giorno all’altro può scomparire…”.
“No,
non possiamo stare ad aspettare che il problema si risolva da solo,
abbiamo delle responsabilità verso di lui visto che l'abbiamo
accolto in casa, dobbiamo fare qualcosa”.
Nei
giorni seguenti vado in rete, dove si trova di tutto, alla fine
scopro qualcosa di interessante, testimonianze di studenti e
studentesse americane, la cosa mi intriga, mi fa venire una certa
idea, certo mi sarà difficile farla digerire a mio marito ma se la
elaboro un pochino, così completo il tutto e lo metto in stampa….
“Guarda
cosa ho trovato…”.
Prende
il foglio e me lo restituisce….
“E’
in inglese, non ci capisco niente…”.
“Dice
di molti casi di problemi simili a quelli di Luc che, con dieta,
pulizia intestinale con clisteri di erbe medicinali e soprattutto
sesso attivo e frequente, si sono risolti per il meglio…”.
“Mi
sembra una cavolata, capisco la dieta, anche i clisteri al limite…
ma il sesso che c’entra e chi lo dice?”.
“E’
un importante istituto di ricerca americano, dipende tutto da un
problema ormonale, i giovani… gli adolescenti secernono una
quantità tale di ormoni, che senza una attività sessuale congrua
crea uno scompenso, non lo trovo affatto una cavolata…”.
“E
con chi farà tutto questo sesso il ragazzo? Adesso poi con il
problema che si ritrova se vede una ragazza si rinchiude come una
lumaca nel suo guscio…”.
Sto
zitta e lo guardo…
Mi
ricambia lo sguardo esterrefatto… capisce ora!
“…NO!!!,
non penserai veramente di… di… non esiste…!
“Carlo…
non essere così limitato, perché non provare? Io sono disposta a
fare di tutto, lui soffre… se è necessario… lo dobbiamo fare…
lo dobbiamo aiutare”.
“Andiamo...
ma è tuo cugino, rischi di guarirlo e solo forse ma di minarne la
sessualità con un incesto…!”.
“Incesto!!
Ma fra cugini? Che centra? Lo so che non si dovrebbe, ma dobbiamo
fare di necessità virtù, su lasciami provare… proviamo per un
paio di settimane, se non c’è miglioramento lasciamo perdere,
andiamo… caro, siamo una coppia aperta, non essere cosi bigotto…
retrogrado… e poi... non rientra fra le nostre fantasie, le tue in
particolare? Tu che mi fai scopare da un altro? Che magari guardi? Me
lo continui a dire mentre mi scopi...”.
“Ma…
proprio non so…”.
“Lasciami
provare, però lo faccio solo se tu sei d’accordo, su dimmi di
si…”.
“E
va bene! Dovrai tenermi informato di come vanno le cose… e per
informato intendo che dovrai raccontarmi tutto… e se possibile mi
inserirai... dopo...”.
“Caro…
sei un tesoro…”.
“Lo
so… per quello mi hai sposato, ora vieni qui, non so perché ma
sono ingrippato come un mandrillo…”.
“Perché
sei un maiale, ma anch’io ho un lago fra le gambe…”.
“Come
farai a convincerlo a scoparti, magari gli piacciono i ragazzi…”.
“Lasciami
fare… lasciami fare…”.
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Mentre
mi racconta la guardo.
E'
una bella donna... Fanny, non ha ancora raggiunto i quaranta.
-Continua
Fanny...
-Tutto
tutto... Luc?
-Tutto...
-E
se ti ecciti...?
-E
se eccita te?
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