domenica 19 agosto 2018

MIA CUGINA FANNY. 1^ episodio.

Tom Poulton - Artist

Devo molto a mia cugina Fanny.
Mi ha aiutato.
Però dire che siamo legatissimi anche ora che sono adulto è una esagerazione.
Viviamo lontani e ci vediamo non troppo spesso.
Ecco... diciamo che però abbiamo un rapporto particolare, molto particolare.
Di affetto, di sesso e di... ricordi.

I ricordi... i nostri ricordi.

Avevo sedici anni quando i miei genitori si lasciarono e non fu una cosa pacifica, litigi e percosse, poi la fuga di mamma senza farci sapere dove va e papà che pure lui lascia casa e sparisce.
E io... che resto solo.
Fanny... allora maggiore di me di dieci anni e già sposata mi accoglie in casa sua per diversi mesi. Non so per quale inspiegabile ragione ma tutto questo trambusto mi aveva causato una eruzione cutanea sul collo, che partiva dalla nuca e si irradiava sulla schiena e in parte sul viso. Ogni intervento, pomate e pastrocchi vari non sortivano nessun effetto migliorativo...

Questo lo ricordiamo assieme, Fanny e io, ora... a distanza di tempo, in questa notte che siamo sul terrazzo di casa sua e suo marito e il loro figlio di otto anni stanno osservando il cielo con il telescopio.
E' lei a richiamare quella cosa...

-Ricordi quei mesi... a casa nostra?
-Si... anche se il ricordo è come velato dal tempo, ho una specie di cortina davanti...
-Vuoi sapere come ci arrivai... di come convinsi Carlo?
-Si...
-Te lo racconto... io ho ancora tutto nitido... è una bellissima cosa... ma lo faccio a modo mio... come se lo scrivessi...


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Fanny...

Fino a che limite può arrivare la voglia di far del bene prima di passare i cosiddetti limiti? I limiti stabiliti da chi e da che cosa? Dalla morale comune? Dalle convenzioni sociali del momento?
Non lo so e non mi interessa... ecco cosa accadde in quella circostanza.

“Carlo, hai visto il viso di Luc? E’ proprio un disastro…”.
“Anche questa cura non funziona, certo che quei dermatologi si fanno pagare profumatamente e non capiscono un cazzo di niente…”.
“E’ che il ragazzo soffre… si è completamente isolato, ha allontanato tutti gli amici che aveva, a scuola il suo rendimento è scaduto ed è di un umore terribile, penso che dovremo farlo vedere da un psicanalista…”.
“Aspettiamo un po’, quella eruzione cutanea è un problema passeggero, psicologico, da un giorno all’altro può scomparire…”.
“No, non possiamo stare ad aspettare che il problema si risolva da solo, abbiamo delle responsabilità verso di lui visto che l'abbiamo accolto in casa, dobbiamo fare qualcosa”.

Nei giorni seguenti vado in rete, dove si trova di tutto, alla fine scopro qualcosa di interessante, testimonianze di studenti e studentesse americane, la cosa mi intriga, mi fa venire una certa idea, certo mi sarà difficile farla digerire a mio marito ma se la elaboro un pochino, così completo il tutto e lo metto in stampa….

“Guarda cosa ho trovato…”.
Prende il foglio e me lo restituisce….
“E’ in inglese, non ci capisco niente…”.
“Dice di molti casi di problemi simili a quelli di Luc che, con dieta, pulizia intestinale con clisteri di erbe medicinali e soprattutto sesso attivo e frequente, si sono risolti per il meglio…”.
“Mi sembra una cavolata, capisco la dieta, anche i clisteri al limite… ma il sesso che c’entra e chi lo dice?”.
“E’ un importante istituto di ricerca americano, dipende tutto da un problema ormonale, i giovani… gli adolescenti secernono una quantità tale di ormoni, che senza una attività sessuale congrua crea uno scompenso, non lo trovo affatto una cavolata…”.
“E con chi farà tutto questo sesso il ragazzo? Adesso poi con il problema che si ritrova se vede una ragazza si rinchiude come una lumaca nel suo guscio…”.
Sto zitta e lo guardo…
Mi ricambia lo sguardo esterrefatto… capisce ora!
“…NO!!!, non penserai veramente di… di… non esiste…!
“Carlo… non essere così limitato, perché non provare? Io sono disposta a fare di tutto, lui soffre… se è necessario… lo dobbiamo fare… lo dobbiamo aiutare”.
“Andiamo... ma è tuo cugino, rischi di guarirlo e solo forse ma di minarne la sessualità con un incesto…!”.
“Incesto!! Ma fra cugini? Che centra? Lo so che non si dovrebbe, ma dobbiamo fare di necessità virtù, su lasciami provare… proviamo per un paio di settimane, se non c’è miglioramento lasciamo perdere, andiamo… caro, siamo una coppia aperta, non essere cosi bigotto… retrogrado… e poi... non rientra fra le nostre fantasie, le tue in particolare? Tu che mi fai scopare da un altro? Che magari guardi? Me lo continui a dire mentre mi scopi...”.
“Ma… proprio non so…”.
“Lasciami provare, però lo faccio solo se tu sei d’accordo, su dimmi di si…”.
“E va bene! Dovrai tenermi informato di come vanno le cose… e per informato intendo che dovrai raccontarmi tutto… e se possibile mi inserirai... dopo...”.
“Caro… sei un tesoro…”.
“Lo so… per quello mi hai sposato, ora vieni qui, non so perché ma sono ingrippato come un mandrillo…”.
“Perché sei un maiale, ma anch’io ho un lago fra le gambe…”.
“Come farai a convincerlo a scoparti, magari gli piacciono i ragazzi…”.
“Lasciami fare… lasciami fare…”.
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Mentre mi racconta la guardo.
E' una bella donna... Fanny, non ha ancora raggiunto i quaranta.

-Continua Fanny...
-Tutto tutto... Luc?
-Tutto...
-E se ti ecciti...?
-E se eccita te?

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