-No...
noooo! Non ci posso credere che esista una cosa così! Mi
impressiona... mi sconvolge...-
-Ora
ne sei convinta o no? Esiste! Credo che sia qualcosa rimasto
geneticamente dell'ermafrodito che eravamo.
-Quando
ti ha mandato la foto?-
-Poco
fa... appena l'ho chiesta-
-La
scopi? Avete scopato?-
-Si...
scopato. Tempo fa. Ma preferisce le ragazze giovani come te, da
svezzare... dice. Da mostrar loro quel suo clitoride enorme... mi ha
mandato la foto sperando che ti interessi...-
-Mi
interessa... mi intriga e contemporaneamente mi fa paura... ma come è
veramente grande?-
-Guarda
il mio pollice... grosso e lungo eguale, io glielo succhiavo e mi
sembrava davvero di star facendo un pompino a un cazzo...-
-Porco...
porco! Lo sai che mi stai facendo bagnare, mi freme ora...-
-Le
ho detto che saremmo andati da lei...-
-Io?
No... no! Non certo con me...-
-Hai
promesso, la foto c'è... lei esiste e ora fai quello che hai
promesso e sono sicuro che la puttana che è in te godrà in una
maniera inusuale, andiamo nel pomeriggio... lei è libera.
-Porco!
Ma perché devo sempre cederti?-
-Ah...
ha una particolarità... si trattiene sempre l'intimo delle
ragazze...-
Ambra.
Stronzo!
Stronzo odioso! Degenerato te e chi ti segue!
Lo
sapevo… lo sapevo che mi fregava!
Farò
quello che mi ha chiesto, a malincuore ma lo farò!
Il
bastardo mi porta a casa di Maria.
Saliamo
le scale fino al primo piano, è un vecchio palazzo, rinnovato, ben
curato.
Suoniamo
alla porta e ci accoglie con un sorriso.
E’
una donna formosa, morbida, con fianchi larghi, un seno prosperoso,
avrà più di quarant'anni.
-Sei
Ambra? Che bella sei... sempre fortunato questo porco-
Sorride
compiaciuto lo stronzo!
Dio,
come ho fatto?
Vorrei
scappare… dileguarmi.
E'
una donna affabile, gentile.
-Quindi
è lei...-
-Si,
è lei!- Sorride.
Lo
sto odiando!
-Tesoro,
non vorrei ti spaventassi o impressionassi o altro, so che è la
prima volta che ne vedi uno così, mi ha detto che sei curiosa…-
Mi
parla gentilmente, evidente che si propone di tranquillizzarmi.
-No-
rispondo -nessun problema-
-Bene...-
Ci
conduce in camera.
La
sua camera è enorme, un grande letto contro la parete, una sontuosa
poltrona di velluto a lato e frontalmente un armadio di ciliegio
ricco di intarsi.
Invita
Tibe ad accomodarsi sulla poltrona, lo vedo sedersi comodamente.
Stai
al cinema???
Dio…
mi sa di si.
Maria
sale sul letto, ci salgo anche io… inizia a spogliarsi.
Si
leva la gonna e mi mostra il suo intimo.
-Ti
piace?- mi fa.
-Si-
le rispondo… in effetti è bello, di pizzo lillà, qualche taglia
in più della mia.
-Dai,
fammi vedere la tua- mi leva il jeans, la aiuto a sfilarlo.
-Bella!
Mmm… la vorrei così anche io!- e nel mentre mi accarezza il sesso
spingendosi sempre più giù.
-Ti
stai bagnando, cara?-
-Si-
la cosa mi intimidisce… è gentile e cara ma sfacciata nel modo di
fare.
Mi
prende una mano e se la mette sul suo sesso.
-Sono
bagnata anche io! Lo senti?-
E’
bagnata davvero, il suo odore si fa sempre più forte, è simile al
mio ma al contempo diverso, più aspro direi… odore di donna
matura, io... rispetto a lei, sono una ragazzina.
-Strofina
più forte la mano, dai…- dice conducendomi con la sua mano sotto
il suo slip e sento spingere qualcosa prepotente… dio! Che
impressione… sento carne dura che freme.
-Hai
sentito?-
-Si…
è… è quello il tuo clito?-
-Si!
Vuoi vederlo?-
Mi
volto verso di lui… mi fa cenno di si con la testa.
-Si…
dai… fammi vedere- rispondo.
Si
distende sul letto con le gambe inarcate e sfila gli slip.
Scopre
un clitoride… impressionante!
Mai
visto uno così!
Mi
avevi detto che era grosso ma così… così non credevo!
Stronzo!
Vuoi
che la lecchi?
Che
prenda in bocca quella specie di cazzetto?
Io
lo faccio, sai?
Lui?
Eh…
si gode lo spettacolo.
-Forza!-
mi fa cenno con la mano.
Mi
posiziono tra le gambe di Maria per guardarla meglio.
E'
duro, eretto, lungo tre... quattro centimetri… coperto per di più!
Un
piccolo pene!
Lo
scopro piano dalla pelle che lo avvolge e lo vedo venir fuori come un
piccolo glande.
Inizio
a leccarla, tra il disgusto e lo sconcerto, piccoli tocchi proprio
sulla parte superiore, per poi accorgermi che forse avrei dovuto
succhiarlo come si fa con un cazzo vero e proprio.
E
così faccio.
Inizio
a succhiarlo mentre lei mugola e mi spinge sopra con la testa.
Intreccia
le sue mani nei miei capelli cercando di gestire come meglio
preferisce i miei movimenti.
E
la sua figa… cola… gronda di un miele denso e bianchiccio.
Infilo
un dito dentro e inizio ad allargarla mentre le succhio quel clito
enorme che si ritrova.
La
esploro… più per curiosità che per eccitazione.
Infilo
più dita che posso per vedere quante ne entrano.
Prima
una, poi ci infilo tutta la mano!
Spingo
più che posso! Ormai sono coinvolta.
Le
mordo il clito... la sento inarcare. Viene.
Oh
Dio! Questa viene subito! Come glielo prendo in bocca viene!
Peccato
che non sborri, la berrei la sua sborra, invece cola dalla figa il
suo umore denso, stacco la bocca e lecco quello, lo bevo quasi. Ora
mi piace. Mi sento disponibile.
Viene
ancora. Ansima, il suo corpo morbido vibra.
-Vuoi
giocare?- chiede.
-In
che modo?-
Scende
dal letto e si dirige all’armadio, apre un’anta… dentro
giocattoli di tutti i tipi, dildo di vari colori e dimensioni… ne
prende tre e li porta sul letto.
Uno
viola, lungo 21 cm. un altro, realistico, di lattice più lungo… 24
cm mi dice Maria e poi… uno impressionante, nero, grosso… 32 cm…
me lo mostra con orgoglio.
-Vuoi
vedere come li prendo tutti? Uno dopo l’altro?- mi chiede.
Si
distende sulla schiena, gambe aperte -Dai, infila il primo!-.
Prendo
il viola, più piccolo degli altri e lo bagno di saliva poi lo spingo
dentro piano.
-Non
temere- mi fa lei -mettilo dentro tutto- e io eseguo.
Inizio
a scoparla, non riesco a resistere e le tocco con le dita quel clito
enorme.
Glielo
muovo quasi impressionata… sembra un dito, un po’ più morbido,
molto recettivo.
Lei
mugugna e viene ancora.
-Anche
gli altri... tesoro. Su mettimeli dentro-
La
cosa mi mette addosso una strana ansia e un turbamento profondo.
Se
ne accorge e mi ferma.
-Tutto
ok?-
-Si,
certo- rispondo.
Lo
faccio... prende facilmente anche quello enorme.
Viene
ancora.
Riprende
fiato... poi...
-Mmmm…
chissà se riesci a prenderli anche tu come me!-
-Io?-
-Si,
cara! Tu! Distenditi dai, fammela vedere!- mi spinge sul letto e si
posiziona tra le mie gambe.
-Che
labbra hai! Grosse e rosse! E quelle interne? Sottili e rosee!-Infila
dentro le dita e mi bagna all’esterno.
-Proviamo,
dai… proviamoli tutti, vediamo se ti piace-!
-Cosa???-
replico io allarmata.
-Tranquilla
Ambra… fidati… sono donna anche io!- mi rassicura.
Dio
mio… ci riesce!
Porca
e rassicurante!
Prende
il dildo di lattice, sembra un cazzo vero, mi dice che le è
affezionata, che glielo ha regalato il marito per il loro
anniversario, me lo fa provare perché le sono simpatica.
Me
lo strofina con la punta sullo spacco ungendolo dei miei umori, poi
pian piano lo bagna tutto contribuendo con la sua saliva.
Infila
il glande con notevole sforzo, lo sento sforzare, allargo le gambe
più che posso.
-Il
grosso è fatto, tesoro!- mi dice.
Mi
volto verso Tibe… sembra rilassato… lui!
E
invece io mi trovo a desiderare che si tiri fuori il cazzo e se lo
meni guardandomi!
-Pronta?-
Pronta???
Uno scatto e lo infila quasi tutto.
Mi
inarco… mi sento morire!
Lo
sento spingere su in alto, a sfondarmi le pareti e toccarmi lo
stomaco!
Tibe!
Tiralo fuori e menatelo, stronzo! Non vedi cosa mi sta facendo?
Non
penso altro che questo.
Maria
inizia a scoparmi, mi dice di stare calma e rilassata ma il suo
strisciare mi procura forti spasmi di piacere, lei ne gode, come
fosse un uomo, come fosse un uomo che mi scopa col suo di cazzo… mi
tortura quasi, vengo ma non si ferma, devo implorarla di smettere!
Lo
sfila piano, ho la figa arrossata e sgualcita, ho il fiato corto e mi
rilasso pian piano.
Ora
riesce a mettermi dentro il più grosso... e lo fa abbastanza
facilmente anche se mi sento rompere!
Ma
mi piace... colo anch'io quanto lei.
Mi
si avvicina alla figa col viso, si propone di alleviarmi il bruciore
e inizia a leccarmi, a lingua larga e con abbondante saliva, prima le
labbra, poi risale verso il mio clito e lo stuzzica muovendolo da
verso a verso e facendomi venire ancora.
Sono
orgasmi più dolci ma non meno intensi e Maria ha una lingua d’oro…
delicatissima… nulla a che vedere con il dildo enorme usato prima.
Siamo
nude, ha un seno pesante, grosso ma sensuale, vorrei baciarlo,
suggere i grossi capezzoli.
-Ora
ti scopo con il mio clitoride, devi provarlo... vuoi? Vuoi tesoro?-
Ormai
la mia volontà è piegata al mio godimento.
Ci
mettiamo gambe divaricate, a forbice... una contro l'altra, inguine
contro inguine.
Ci
strofiniamo... mi sbatte forte il suo grosso clitoride contro la
figa. Continua... strofina... sbatte. Continua... strofina forte.
Sbatte.
Veniamo
entrambe, un orgasmo delirante il mio.
Bello,
forte, intenso, da rapire la mente.
-E’
tardi- dice -mio marito torna a momenti-
Ci
rivestiamo entrambe, mi da da mettere le sue mutandine, larghe per me
e s’impossessa delle mie.
-La
prossima volta che verrai giocheremo con quello e il tuo culetto,
ok?- indica l’enorme cazzo nero.
-Va
bene- rispondo.
-Vedrai,
la prossima volta ci divertiremo ancora di più!-
-Senz’altro!-
Esclama
lui rispondendo al posto mio.
Diavolo
d’uomo, cos’altro avrà mai in mente?
So
che mi scoperà appena aperta la porta d'ingresso, non arriveremo al
letto.
Contro
il muro? Sul pavimento?
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