domenica 19 agosto 2018

MIA CUGINA FANNY. 2^ episodio.

Fameni Leporini - artist.

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Il giorno successivo mangiamo e dopo che mio marito lascia casa fermo Luc.
“Luc...”.
“Cosa c’è...?”.
“Ho telefonato al dermatologo e ti ha cambiato cura, dieta, niente insaccati, latticini, cioccolata e le porcherie che mangi… e non ti spaventare, due clisteri di erbe medicinali al giorno per pulire l’intestino… come terapia d’urto, poi uno alla sera per due settimane”.
“Clisteri…? Ma stai a scherzare…! Nel 2000 ancora i clisteri…? Ma neanche per idea…”.
“Assicura che sono efficaci, dai… proviamo per un paio di settimane, male non ti fanno…”.
E’ titubante.
“E chi me li fa?”.
“Te li faccio io…”.
“Ma Fanny! Mi vergogno…”.
“Andiamo non fare il bambino… che sarà mai...”.
Si lascia convincere, sono sempre riuscita a manovrarlo e la speranza che quel problema trovi soluzione lo fa arrendere.
“Ora vai in camera tua e aspettami…”.
Faccio bollire una bella pentola di acqua e ci metto due cucchiai della miscela di camomilla, finocchio e malva, aspetto che si raffreddi e riempio la peretta, anzi il perone… contiene un litro e mezzo di liquido.
Intanto raggiungo Luc in camera sua, prendo un telo di spugna da bagno e la distendo sul letto, mi guarda preoccupato…
“Tranquillo… vedrai… facciamo presto e ti farà bene…”.
In bagno prendo il tubetto della vaselina bianca e porto il tutto da lui.
“Ora ti togli pantaloni e gli slip, ti metti in ginocchio sul letto con il sedere verso di me, non aver paura, ti metto un po’ di vaselina sul sedere per favorire l’entrata della cannula, è fina fina… poi ti introdurrò lentamente il liquido, dovrai trattenerlo, poi ti liberi e rifacciamo… dai spogliati…”.
Vedere un ragazzone alto un metro e ottanta senza pantaloni e slip mettersi a culo nudo sul letto è tutto un programma, le natiche sono raccolte e muscolose, fra le gambe pelose si intravede lo scroto e un batacchio consistente, io mi sono addobbata per la bisogna, vestaglietta chiusa davanti dalla cintura e solo un paio di mutandine bianche, volutamente lascio la cintura un po' lasca in modo che il seno, piuttosto voluminoso, possa fare occhiolino.
Ora diamoci da fare…
Mi siedo sul letto accanto a lui e prendo la vaselina, ne metto una quantità consistente sul dito medio e gli apro le natiche, il buco è scuro e grinzoso, appoggio il dito e prendo a massaggiarlo lievemente….
“E’ freddo… fa fastidio…”.
Lamenta lui….
“Porta pazienza… passa subito”.
Continuo il massaggio, lentamente sento lo sfintere rilassarsi, diventare morbido e provo a forzarlo, il dito entra, ancora vaselina e sono dentro, è liscio e caldo, giro e rigiro il dito, ora è pronto, velocemente mi alzo e prendo la peretta, lubrifico il beccuccio, rimetto il dito, lo rigiro dentro di lui, lo tolgo e gli inserisco lentamente e completamente la cannula, lo rassicuro…
“Ora ti inserisco il liquido lentamente, stai rilassato, ancora un attimo, ecco... è finita, ora girati sulla schiena, ti devo massaggiare il ventre per far arrivare il liquido dappertutto…”.
Esegue… ecco visto…?!
Il pene mostra segni piuttosto evidenti di un principio d’erezione, fra un po’ sarà ritto del tutto.
Prendo a massaggiargli il ventre piatto, è teso come un tamburo, quando passo le mani verso l’inguine tocco la sua banana di carne, il suo pene, lo prendo in mano e lo sposto sulla gamba e prendo a passare la mano fra i peli del pube insistendo sulla base del sesso.
Lui comincia a lamentarsi…
“Fanny… lasciami andare… non riesco più a tenerla…”.
“Si… vai…”.
Si alza e corre in bagno, uno scroscio, lo seguo… noncurante del suo riserbo lo faccio sistemare sul bidet e gli lavo il sedere, non manco di toccarlo adeguatamente sul suo sesso che ora è bello duro. Lo prendo in mano e lo scappello… lo lavo per benino.
“Ma Fanny... cazzo…!”.
“Non è niente… e non ti lamentare sempre, ora alzati che ti asciugo…”.
Accidenti!!
E’ in piedi… e il suo attrezzo è davanti al mio viso, dato che sono in ginocchio, dalla sua posizione mi può vedere completamente le tette scoperte dalla vestaglietta semi aperta. Lo asciugo così ho modo di esaminarlo per bene, più di diciotto centimetri di carne fremente, bello e grosso… un signor cazzo…!
Faccio finta di niente, lo riporto in camera e anziché farlo rimettere nella posizione di prima e cioè in ginocchio, lo faccio mettere disteso sulla schiena e metto due cuscini sotto le sue natiche.
“Proviamo così, poi mi dirai la posizione che ti da minor fastidio, apri le gambe… di più, piega le ginocchia e tirale verso di te fino sul petto, riesci…? Si… così…”.
Lo aiuto a sistemarsi, ora mi rimetto la vaselina sul medio e gli cerco l’ano, lo penetro e prendo a lavorarlo, ogni volta che inserisco completamente il dito l’asta del pene ha un sussulto, sono arrapata, entro in lui con la cannula e premo leggermente la peretta, quando termino lo lascio abbandonare la posizione assunta. Ora è sul letto a gambe aperte, il cazzo eretto spinge prepotente verso l’alto, lo prendo in mano e comincio un massaggio con l’altra mano, la mano inizia un leggerissimo movimento, un accenno di masturbazione, la cappella, completamente libera, è tesa e congestionata, l’asta robusta e piena di vene in rilievo è dura come un bastone.
“Lasciami andare…”.
Corre per la seconda volta in bagno, lo raggiungo e dopo la pulizia lo faccio rimettere sul letto.
“Devo massaggiarti bene, altrimenti ti possono venire crampi e coliche…”.
Ricomincio come prima, con una mano gli prendo il cazzo e comincio a menarlo dolcemente, l’altra gli accarezza il ventre, dura forse un paio di minuti, poi comincia a fremere, ansimare, con delle spinte pelviche fa si che la mia carezza diventi più determinante, sta per venire e ora, bando ai preliminari, prendo a masturbarlo con forza… geme e urla!
“Ohh… Fanny... è… bello…!”.
Sento sotto la mano le eiaculazioni ripetute e i getti di sborra calda che gli escono con forza, parte mi ricade sulla mano, parte sul suo ventre e anche sul petto, continuo a menarlo lungamente, poi sento che si sta ammosciando nella mia mano e lo lascio, si è disteso sfinito sul letto.
Che sega che ti ho fatto…!
E siamo appena all’inizio!
In bagno prendo una salvietta e lo pulisco per bene, non parlo, né lo fa lui.
Mi sistemo, ho il seno completamente scoperto.
“Stasera dopo cena… lo rifacciamo. Va bene?”:
Apre gli occhi e mi fa un cenno di assenso, corro in camera mia e devo darmi un po’ di sollievo con la mano!

Rientra mio marito in prima serata.
“Come è andata?”.
“Sta andando, tutto come da programma, anzi… dopo cena dovrai uscire per un paio di orette…”.
“D’accordo, ma quando mi racconti tutto?”.
“Dopo… dopo…!”.
“Per me resterà qualcosa…?”.
“Non ti preoccupare… cerca di essere all’altezza piuttosto…”.
Infatti, appena terminato di mangiare, esce con una scusa, mentre sto terminando di sparecchiare.

“Luc…?”.
“Si…”.
“Preparati…”.
Quando lo raggiungo in camera sua e già sul letto completamente nudo, ed è già abbondantemente eccitato, è soddisfazione guardarlo.
“Allora come preferisci…? Con il sedere in su o disteso…”.
“Disteso…”.
Senza altri inviti si tira le ginocchia verso il petto, mi siedo accanto e ungo il dito medio della mia mano, lo tocco… e lo penetro, l’altra mano corre al suo pene, lo impugna saldamente mentre il dito gli entra tutto in culo.
“Sei un maiale, senti come c’è l’hai duro…! Ti piace che ti tocchi?”.
“Si…”.
“Prima facciamo il clistere…”.
Gli inserisco la cannula e gli inserisco lentamente il liquido, poi gli accarezzo il ventre non tralasciando di toccarlo.
Qualche attimo e corre in bagno, lo seguo, lo lavo per bene non tralasciando niente.
“Ohh… che sbadata! mi sono bagnata tutta la vestaglia, ora dovrò toglierla, ecco, ora aspetta che ti asciugo bene…”.
Mentre lo asciugo il suo uccello ha raggiunto dimensioni e durezza incredibili, mi sta guardando il petto con gli occhi fuori dalla testa.
Torniamo in stanza, riprende la posizione sul letto, lo massaggio e lo meno….
Gli sto seduta accanto sul letto, le tette mi ballonzolano mentre faccio andare le mani.
“Guarda, ho le tette nude… ti piacciono…? Dai… toccamele… palpamele, così… stringi forte i capezzoli, vedi come si allungano e si ingrossano? Bravo… sei proprio un maiale…”.
So che non durerà ancora molto, sta per venire, mi stendo trasversalmente sul suo addome, il seno ora appoggia sul suo ombelico, la sue mani mi sfrugolano le tette. Comincia ad ansimare ed è scosso ripetuti fremiti, il ventre si irrigidisce ed erutta la sborra che indirizzo sulle mie tette in attesa, il suo seme caldo e denso continua a colpirmi con molteplici schizzi, finché tutto finisce. Mi rialzo e mi passo tutto il liquido lattiginoso sulle tette mentre lui mi guarda rapito.
“Guarda... mi hai spruzzata tutta, come è calda, dai… andiamo a lavarci…”.
Dopo le prolungate abluzioni, durante le quali approfitto per toccarlo ancora, smobilito tutto l’armamentario e lo lascio solo.

Rientra il mio uomo e mi raggiunge nella nostra stanza, è eccitato, fremente e impaziente di sentire dalla mia voce l’accaduto, mentre si spoglia l’accontento colorando sapientemente i vari episodi… poi….
“Caro… guarda sul comodino…”.
Sul comodino risalta il tubetto della vaselina….
“Non ti dice niente…?”.
“Altroché…! Hai voglia di prenderlo in quel culo meraviglioso…”.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

-Fanny? Ti conosco... tu hai uno scopo...
-Si... e allora? Ho voglia... ti voglio eccitare e appena il ragazzo dorme... ci troviamo in camera nostra...
-Con Carlo?
-Si... con lui... come allora...
-Che puttana... continua... voglio che racconti tutto...
-L'hai duro?
-Si...
-Fammelo vedere... il ragazzo non può vederci...
-Uhmm...


Nessun commento: