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Il
giorno successivo, il pomeriggio stessa procedura, ma tralascio tutti
preliminari, lui è già prontamente in tiro e io sono completamente
nuda, lo lascio brancicare con le mani, tocca tette e culo, quando
sta per venire apro la bocca! Constato con piacere che mi piace il
sapore del suo sperma.
La
sera mando il marito a spasso, quindi clistere e mentre gli massaggio
il ventre glielo prendo in mano.
“Maiale…
vuoi che Fanny ti baci questo bel cazzone…?
“Oh
si…!”.
Allora
comincio a baciarlo, leccarlo, bagnarlo con la mia saliva e poi ad
inserirmelo in bocca per gradi, è una verga di venti centimetri ma
riesco ad inserirmelo fino in fondo, una mano lo tiene per la base
dell’asta l’altra gliela passo sullo scroto e sul tratto perineo
e gli stuzzico il buco, sta saltando!
“Aspetta…
non venire subito… cerca di trattenerti…”.
Gli
faccio un pompino coi fiocchi e contro fiocchi, lo succhio talmente
che sembra che gli stia estraendo con la bocca il veleno da un morso
di vipera, beh… non devo estrargli tutti gli ormoni in eccesso?
Magari
è una cazzata ma suona così bene!
Quando
viene con il solito concerto di gemiti, cerco di trattenere tutto il
suo sperma in bocca, ma non ci riesco, parte mi tracima lungo il
mento, poi l’ingoio e lecco il tutto, ho il clitoride talmente
eccitato che se mi tocco vengo, infatti in bagno mentre gli lavo la
verga mi passo la mano fra le cosce e addio… parto in tromba…!
Rovescio
la testa e gemo, Luc mi sta guardando, non capisce e si preoccupa.
“Che
ti succede… stai male…?”.
Rantolo…
mentre sono ancora nell’orgasmo….
“Non
è niente Luc… Fanny è venuta e ti sta godendo…”.
Poi
sul tardi rientra il marito, sono già in camera, sul letto indosso
solo una leggera sottoveste nera.
Si
spoglia.
“Come
vanno le cose…?”.
“Siamo
ancora ai lavoretti di bocca, dai, fai presto… che poi ti racconto
tutto…”
Il
pomeriggio seguente, Luc mi sta già aspettando in camera sua.
Ho
con me tutto l’occorrente, sistemo il telo.
“Ancora
clistere…! Avevi detto due al giorno solo ieri e l’altro ieri…”.
“E
così è, tu lo farai stasera, adesso è per Fanny, ha bisogno di
liberarsi…”.
“Luc…?
Me lo vuoi fare tu…?”.
“Si…
fammi vedere…”.
Salta
su dal letto mentre il grosso pene gli ballonzola fra le cosce.
Mi
sistemo in ginocchio sul letto, poso la testa sul telo e con le mani
mi allargo le natiche.
“Maiale
di un Luc… ti piace il culone di Fanny…?”.
“E’
splendido…”.
“Mettiti
un po’ di vaselina sul dito medio, il più lungo… e spargi la
crema sul mio buco, si così…”.
“Sei
tutta arrossata… e il tuo buco è aperto…”.
“Non
è niente, non preoccuparti, ora spingi il dito e penetrami fino in
fondo girando il dito per spargere la crema, si così… bravo…”.
Intanto
penso, per forza ho il buco del culo aperto e infiammato, quel maiale
di Carlo mi incula ferocemente da due sere…
“Bravo…
lo stai facendo veramente bene, togli il dito ed inserisci la cannula
piano… piano, così… si… così…, premi, oh si… sento
entrare il liquido, su svuota ora tutto dentro, hai finito? Bravo…”.
Quando
toglie la cannula mi giro a pancia in su sul letto e lo chiamo vicino
a me….
“Vieni,
massaggiami la pancia, piano… non premere, più in giù, ancora un
po’, li fra le gambe, li… si… li va bene, muovi leggermente le
dita premendo un poco, senti una cosa dura? Si… ecco toccami lì,
stringi quel grilletto fra le dita, si… dai che è bello, oh dio…!
Sto per venire, che meraviglia così! E me la sto facendo addosso…
lasciami andare…”.
Mi
alzo dal letto e corro al bagno con la mano sul buco per trattenere
il contenuto del mio intestino, raggiungo il wc e con sollievo mi
scarico, con la mano finisco il lavoro iniziato sul letto e mi
masturbo con forza.
Oh...
che goduria….
Raggiungo
il bidet… Luc osserva….
“Ora
Fanny porca si sta lavando il culo e la figa, tu maiale l’hai fatta
venire anche oggi…”.
Mi
asciugo, lo prendo per mano e raggiungiamo il letto, dobbiamo pensare
a lui… è ora che diventi un uomo… che inizi a fottere…!
Mi
rimetto sul letto a culo in su e mi apro le natiche.
“Luc...
guardami”.
Lui
obbedisce.
“E’
ancora tanto rosso…? Il buco voglio dire…?”.
“E
si…! Sembra il culo dei macachi allo zoo…!”.
“Mi
brucia… mi vuoi dare un po' di sollievo…?”.
“Si…
dimmi come fare…”.
“Prendi
ancora un po’ di crema e mettimela dentro…”.
Esegue…
sento il suo dito oltrepassare lo sfintere, non occorre che lo
incoraggi mi rimesta tutto… lo toglie e lo rimette fino in fondo.
“Ora
con due dita… bravo… spingi… fino in fondo… e fai avanti e
indietro… si un po’ più forte… bravissimo…”.
Allungo
la mano fra le cosce verso di lui….
“Basta
così, dammi la mano…”.
Prendo
la mano e gliela chiudo a pugno lasciando eretto il medio e lo
posiziono giusto sulla vagina.
“Spingi…
si… ora sei dentro la figa della porca di Fanny …ti piace? Senti
come è calda e bagnata…? E sei tu che la fai bagnare, maiale, ora
mettimi dentro due dita, spingi… dai che mi fai godere…”.
Uno
spettacolo…!
Prima
in culo e ora in vagina… ma è ora che pensi a lui….
“Maiale
vuoi far prendere al tuo cazzo il posto delle dita nella figa di
Fanny?”.
“Si…
vero? Alzati… e avvicinati…”.
Con
la mano lo cerco fra le cosce, lo trovo e lo posiziono, adatto la
mia altezza chiudendo un po’ le ginocchia e lo tiro a me…”.
“Si…
così…! Spingi ora… bravo… sei dentro tutto…”.
Sento
il suo pelo ispido sulle natiche e lo incito a scoparmi.
“Dai
adesso… dacci dentro! mettimelo fino in fondo e ritirati fino quasi
ad uscire e poi ancora e ancora, dai, dai, dai… maiale porco…
stai scopando tua cugina, oh dio… che bello…! Sto sbrodolando
come una fontana, dai… fammi godere, dimmi che ti fa piacere
scopare la maiala di tua cugina, dimmi che sono una vera porca…”.
“Si…
sei una maiala e mi piace fotterti, bella porca…”.
“Oh…
Fanny… sto venendo, sto venendo… è bellissimo… bella maiala…
porca…”.
“Vengo
anch’io, oh… oh… si… riempimi tutta con la tua sborra…”.
Vengo
assieme al getto del suo sperma che sento riempirmi l’utero,
l’orgasmo è forte e prolungato, mai ho goduto così.
Mi
si appoggia alla schiena ancora dentro di me e poi crolliamo sul
letto, si toglie e mi pone accanto disteso, stiamo ansimando assieme
come mantici mi mette un braccio sulla schiena e mi accarezza….
Che
carino…!
Al
rientro di mio marito lo trascino in camera nostra, mi guarda
incuriosito.
“Caro
maritino, ti informo ufficialmente che da oggi sei cornuto…”.
Ridacchia….
“Ufficialmente
da oggi… e va bene! E ufficiosamente quante corna mi hai messo
sulla testa…? E già un bel po’ che mi pesa…”.
“Porterò
il mio segreto nella tomba…”.
Mi
abbraccia e mi spinge sul letto.
“No,
aspetta questa notte, ormai è ora di cena, a proposito… se andiamo
avanti così dobbiamo concordare un modus vivendi, la sera per un po’
dovrai uscire, iscriviti ad un circolo di briscola o alla
bocciofila…”.
“Sei
un demonio…”.
Mi
strizza le tette, mi palpa il culo e mi lascia andare.
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-L'hai
sempre così duro... il tuo cazzo... Luc... come allora?
-Allora
di più... non mi si smollava mai...
-Aspetta...
fammelo toccare... lo voglio toccare... sentire in mano...
-Fallo
fallo... senti che cazzo mi fai venire...
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