giovedì 10 gennaio 2019

L'AMORE DI F. E LA SUA VOGLIA DI UCCIDERE. (3)



Non sa davvero che cosa gli abbia dato, ma la cosa che preso non lo fa neppure dormire. A casa non risparmia la moglie da una seduta di sesso senza mai fine. Non sborra. Gode ma è asciutto. Gli brucia il cazzo ma il dolore non fa che amplificare la sua libidine.
La mattina successiva va in banca, ritira i mille euro e già che c’è sposta in un nuovo conto la sua parte di risparmi. Non vuole più dividere nulla con lei.

Prima o poi dovrà affrontare il problema. Ma rimanda. Ora vuole leggere le loro mail.

Altra giornata di sesso. 

Mille varianti. 

Lui seduto sul pavimento che si sorregge con le braccia tese dietro di se, Andrea impalato sul suo cazzo e ancora Giulia su di loro, che è a cavalcioni con il cazzo di Andrea in figa che li bacia alternativamente.
Giulia ancora insiste con la proposta di fargli provare a prenderlo nel culo. 
Franco cede, le dice… proviamo...

Si mette carponi, lei sotto di lui gli succhia il cazzo mentre Andrea cerca di incularlo. Sente le spinte, prova un certo piacere. 

Viene… gode nella la bocca della ragazza.

La notte la passa interamente a leggere le mail dei due amanti.

Man mano che prosegue nella lettura si eccita e si incazza. 

Si ritrova a masturbarsi mentre legge e guarda le numerose foto che la mostrano in tutte le situazioni.
La tresca inizia circa sei mesi prima. Franco può vedere il momento esatto.

Lei… la puttana deve andare ad un funerale di uno zio e lui, il porco, le si accoda con la scusa del lavoro.

Devono passare fuori la notte e mentre lui, Franco, è in angosce per il proprio lavoro, questi due scopano per la prima volta.

Risulta che a cena sia Arturo a farle la proposta che la fa cedere, fino a quel determinato momento lei aveva resistito alle sue avance, le dice che la raggiungerà in camera e che lei dovrà leccargli i coglioni.

Ecco la cosa la fa impazzire di libidine, che la fa cedere! 

Questa proposta diretta e oscena la fa bagnare fino alle ginocchia!

Poi… la loro pazzia. 

In ufficio in ogni attimo e in ogni occasione. E in ogni altra situazione. In macchina, nei motel, a casa di lui, persino nel letto di F. scopano!

Bastardi!

Lei si è trasformata! Ora è una puttana senza limiti, non solo si fa scopare, inculare, ma adora farsi pisciare in bocca e sul corpo da lui! 

E… non solo… in altre due occasioni trovano il modo di passare la notte fuori città, sempre con scuse fittizie, e… si cercano una escort e fanno sesso a tre, nella successiva il terzo sarà un uomo e Arturo guarda mentre la scopa.
Le ultime mail sono diverse.

Arturo è geloso e vorrebbe che lei lasciasse il marito, s’incazza per i segni che questi le lascia sul corpo. Mostra una gelosia pazza quanto quella di Franco.
Insiste… ma lei non vuole. Lei vuole restare con il marito. Non cede.
Poi scopre leggendo la vera ragione di questo suo cambiamento repentino.
Del perché della sua caduta verticale.

La morte dello zio e la storia che lo riguarda. 

Questi la insidia e verso i dodici anni la possiede violentandola. La ragazza gli è stata assegnata dai genitori in crisi e lui, lo zio, ne diventa il tutore e la tiene presso di se per i lunghi anni a seguire.

E’ un uomo libidinoso e violento e quando ne ha modo la possiede continuamente, anche dieci volte al giorno… così scrive lei ad Arturo.

E se non lo soddisfa come vuole lui sono frustate.
E le piscia addosso.
La lega come una cagnetta!
Lei è sua vittima ma non solo, finisce che quello che subisce e prova la segna profondamente nell’inconscio e non può più fare a meno di lui.
Lo ama.
E lui si fa leccare i coglioni! 

Sempre… come segno della sua sottomissione! 

I coglioni e il culo!

Ecco… proprio questa richiesta fatta da Arturo durante la loro cena la fa precipitare nuovamente nel baratro della libidine! 

Ora, con Arturo, lei rivive ciò che ha vissuto con lo zio. 
Arturo diventa lo zio. Ne prende il posto!

“Puttana… puttana… “ pensa F., la vede come vittima, vittima delle circostanze e del suo passato, vede lei incolpevole.
“E’ lui… quel grasso e viscido porco… il vero e unico colpevole! Ucciderò lui!” Decide mentalmente!



Non dorme quella notte e verso mattina esce prima che la moglie si svegli. Cammina a lungo cercando una soluzione. Appena è possibile si precipita a casa dei due ragazzi.

Li possiede con una violenza estrema.

Ambedue! Impone a Giulia di far intervenire Alessandro.

Tutto il giorno dura la cosa. Fumano e scopano. Legano Giulia e la violentano assieme fino ad stremarla. Si pasticcano e riprendono. Lui scopa nel culo i due ragazzi. Giulia beve litri di sborra.

La sera quasi non guarda la moglie, ha timore di fissarla negli occhi. Vorrebbe parlarle ma non sa come iniziare e cosa dire.

La notte la passa nuovamente a leggere le loro mail e a guardare le molte foto.

In diverse lei è in vasca o in doccia con lui che le piscia addosso, cosa che lei mostra, con la bocca avidamente aperta di gradire.
E’ mattina inoltrata quando la raggiunge a letto, lei dorme ancora, è sabato e non deve andare in ufficio.
Le si accosta, le si pone sopra, le apre le gambe, la cerca con il cazzo nuovamente duro e la prende, inizia a scoparla sempre con quella violenta frenesia che prova.

-Ti amo… puttana…! Ti amo… sei una puttana schifosa, ma ti amo…-

Lei…

-Da quanto lo sai?-

-Da pochi giorni… ma che razza di troia sei? E ora godi anche me…? Puttana!-

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