mercoledì 9 gennaio 2019

RELAZIONE A TRE.


1^Parte. L'etero.

M. Racconta.

Ha cominciato lei questo gioco, Laura. Siamo ai preliminari e le sto baciando i capezzoli, con la mano l'accarezzo fra le gambe.

-M.?-
-Si-.
-Dimmi, chi ti scoperesti delle mie amiche?-
D'istinto sento che è una domanda pericolosa e tergiverso.
-Non mi piace nessuna!-
-Dai! Lo sai che mi eccita il pensare che ti scopi una delle mie amiche-

Lo sento, è bagnata fradicia e il clitoride spunta inturgidito dal suo cappuccio.
Va bé, se è tanto per giocare.

-Mi piace Sonia, con quell'aria da troia-
-Si... chissà perché lo immaginavo! Dai, dimmi cosa le faresti?-
-Glielo metterei nel culo, in quel grosso culo che ha!-.

Mi ha fatto distendere e mi sta montando, in un attimo si è impalata e mi sta lavorando.

-Si! Dai... dimmi cosa ancora le faresti-
-Prima di venire glielo metto in bocca e la riempio di sborra fino a farla soffocare!-
-Si, dai... dimmi ancora che mi fai venire-

Tre giorni dopo? Un gran litigio con Sonia, non vuole più vederla quella gran troia, dice.
Coincidenza?
Mah, perché non ci credo? Telefono a Sonia durante la pausa del lavoro, mi racconta che senza ragione è andata fuori di testa e ha cominciato ad insultarla.

Che faccio?
Io ci provo.

-Purtroppo la colpa è mia, mi dispiace -
-Colpa tua? Ma che dici?-
-Beh... sai, stavamo facendo sesso e per vivacizzare la cosa mi stava chiedendo quale delle sua amiche mi attizzava di più, e io ho cominciato a fare delle fantasie su di te, lei si è eccitata da morire ma poi si vede che devo averle provocato un moto di gelosia-
-Che stronza!-
-Meriterebbe davvero che le facessimo le corna-

Ridacchia, mi butto.

-Che ne dici di sabato mattina? Anziché alla partita di tennis potrei passare da te, diciamo alle nove-

Lei ridacchia ancora e mi dà del bastardo.

-Guarda che dico sul serio!-
-Se vieni non ti apro-
-Beh... io ci vengo-

Sonia è una ragazza tipo "mammifero", un gran seno e un culo favoloso ed è intelligente e simpatica, da qualche sguardo in precedenza entrambi ci avevamo scambiato un certo segnale di disponibilità, sapete come funziona.
Ma fino ad a questo momento non ho pensato di dar sostanza ai miei desideri, è l'episodio del litigio di Laura che mi fa esplodere la voglia.
Il sabato sveglia e partenza con il borsone del tennis, Laura è ancora a letto e sta dormicchiando, parto e arrivo sotto casa di Sonia a tutta birra!
Mi manca solo la luce lampeggiante e le sirene!
Suono e faccio le scale di corsa senza neanche chiamare l'ascensore, lei mi apre, ha proprio l'aspetto che dovrebbe avere ogni amante che si rispetti, una vestaglietta nera trasparente e sotto? Nada!
Mi precipito, i baci che ci scambiamo sono ardenti, la sua lingua mi manda in tilt, mi comporto come un ragazzino, le strapazzo le grosse tette, le metto le mani dappertutto!
Ci ritroviamo sul tappeto dell'ingresso impegnati in una scopata selvaggia e in breve siamo preda all'orgasmo, qualche attimo di riposo e ricomincio, stavolta con calma e sul suo letto, me la guardo, è bella, molto bella! Due tette consistenti che spingono prepotenti verso l'insù due capezzoli grossi come fragoline, un vitino e due fianchi prosperosi. La bacio tutta dalla testa ai piedi, risalgo e le mordo i grossi capezzoli, scendo nuovamente fino ad arrivare fra le cosce, è ancora piena del mio sperma, sono tanto eccitato che non m'importa di leccare il mio stesso seme, mi dedico a questa bellissima fica, le labbra sono tumide e prominenti.
Mi tiene la testa ben premuta contro il suo inguine.
Non aver paura, non scappo!
Si inarca tutta quando le lavoro il clitoride con la punta della lingua, ansima e geme, è una libidine fare sesso con lei, trovare una risposta così eclatante alla tua opera è una vera soddisfazione!

-Scopami... mettimelo dentro!-.

Obbedisco, ho voglia di entrare nel suo fodero con il mio spadone, lo infilo per bene, arrivo fino in fondo e lo ritiro e lo rimetto, a lungo, molto a lungo. Arriva nuovamente il momento culminante, gemiti, urla, grugniti, poi... un lungo sospiro di soddisfazione!
Un attimo di riposo e me la guardo, la faccio mettere a pancia in giù e le ammiro il suo splendido fondo schiena, non è proprio così prosperoso come sembra a prima vista, è la vita così sottile che lo fa sembrare più grosso.
Scambiamo qualche tenerezza ed è ora di scappare, a malincuore mi rivesto e la lascio, vado al tennis, due chiacchiere con gli amici, doccia e ritorno a casa per il pranzo.
I giorni seguenti ci parliamo per telefono durante le ore d'ufficio, ambedue non vediamo l'ora che arrivi il sabato.
Poi il giovedì la cosa si complica.

-Mi ha telefonato Laura, si è scusata per quanto è successo, e per farsi perdonare mi ha invitata a cena per domani sera, lei e io da sole, la cosa mi sembra così strana, non è che sospetta qualcosa?-
-No, sono sicuro, però da qualche giorno è strana, seria, forse le rimorde la coscienza-
-A Laura? Figuriamoci!-

Comunque ha accettato, Laura passa a prenderla, vanno a cena da Max, siamo d'accordo che quando rientra mi telefona per farmi sapere come è andata.
Venerdì mattina Laura mi dice.

-Stasera esco con le amiche, una serata fra donne, non so quando rientro, quindi non aspettarmi-
-Chi viene?-
-Le solite, una serata per scaricarsi, senza voi uomini a rompere, una pizza e un gelato e poi tante chiacchiere in libertà.-

Le solite?
Perché mente?
La sera si prepara con cura, indossa jeans e gilet CK, una maglietta senza maniche, sotto niente reggiseno, sandali con tacchi alti, poco trucco, cosa combina?
Parte, telefono a Sonia, le dico di chiamarmi quando rientra.
Passano le ore, le una, le due, cosa combinano?
Finalmente il telefono, le quattro!
E' Sonia, Laura è appena partita da casa sua, è successo che... no, è meglio se mi racconta tutto l'indomani.
Mi metto a letto, luci spente, lei rientra, si spoglia in soggiorno, va in bagno, viene in camera, è nuda, si sdraia accanto a me.

-M.?-
-Si?-
-Ti ho svegliato?-
-Ti ho sentito entrare, come è andata?-
-Il solito, ci siamo fermate a casa di Gianna a fare due chiacchiere.-

2^Parte. Il Saffico.


Laura racconta.

Che mi succede?
Quando lui fa il nome di Sonia qualcosa mi colpisce, dapprima una eccitazione enorme e poi una stilettata di gelosia, ma quella gelosia mi aumenta la libidine, ma è di lei che sono gelosa, non di lui, mi da fastidio che lui la desideri, che voglia scoparla.
I giorni successivi mi trovo a guardarla con occhi diversi, mi analizzo e realizzo che è attrazione.
SONO ATTRATTA DA LEI... CAZZO!
La desidero, la voglio, vorrei baciarla e stupidamente per contrastare questo mio desiderio, cerco di allontanarla e ci litigo in una maniera veramente assurda.
Poi le scuse e la cena, una serata splendida, lei mi prende, mi conquista!

Sonia racconta.

L'aspetto sotto casa, mi carica sulla sua vettura e partiamo, ora è tutta un sorriso, allegra e mi riempie di carinerie, mi piacerebbe sapere cosa ha in testa!
Mi riempie di complimenti per la mia mise, beh siamo vestite simili, anch'io indosso jeans con perline, T-shirt e giubbettino, sandali aperti con tacco alto, sotto? Perizoma e reggi a balconcino che spinge ancora più in fuori il mio già consistente seno.
Chiacchieriamo durante la cena, ma che fa?
Mi fa la corte?
Bottiglia di Chablis, antipasto di mare, risotto e insalatina, infine sorbetto e cognac, beh, una bottiglia in due e il cognac attenuano alquanto il mio senso di sospetto nei suoi confronti, ora mi piace e rido per le sue facezie, poi quando propone di andare al Pink Lady, non trovo nulla da obiettare.

-Il Pink Lady? Ma è quel locale di lesbiche.-
-Si, dai andiamoci, tanto per ridere.-

Ma si, tanto per ridere!
Arriviamo ed entriamo, il... no, meglio la buttafuori, un armadio travestito da femmina, ci apre la porta ed entriamo nell'antro.
Naturalmente tutte donne, dei più svariati tipi, alcune dal fisico da camionista, altre magre e palestrate, altre più femminili.
Laura mi sussurra all'orecchio:

-Facciamo finta di stare assieme, si, insomma di essere anche noi due di loro, altrimenti ci fanno il culo.-.

Ma si, tanto è per ridere!
Mi prende per la vita e mi stringe a se, appoggio le mie tette al suo braccio e mi lascio trascinare fino ad un separé, ci sediamo strette, strette e mi passa il braccio sulle spalle.
Io faccio la parte della "cerbiatta".
Arriva una nerboruta a prendere le ordinazioni, Vodka Lemon per due, guardiamo in giro, ci accorgiamo che siamo esaminate da buona parte delle presenti, tutte in cerca di carne fresca da rimorchiare.
Giro il viso verso Laura per farglielo notare, ma lei approfitta del mio gesto e appoggia le sue labbra alle mie e così forse per l'alcool che ha ridotto anzi eliminato i miei freni inibitori o per la situazione trasgressiva del locale, mi ritrovo ad aprire le labbra ed a succhiare la sua lingua profumata e calda, non mi dispiace affatto, ci prendiamo gusto e passiamo alcuni minuti a slinguarci con passione.
Ci interrompiamo con l'arrivo delle consumazioni, si paga subito, riprendiamo il giochetto di lingua, sono bagnata e mi tira il piccolo clitoboy che ho fra le gambe.

-Balliamo?-

Raggiungiamo la pista e ci stringiamo una all'altra come naufraghe alla ciambella di salvataggio.
Mi bacia l'orecchio, mi morde il lobo e le sue mani mi tengono per le natiche, io metto le mie mani fra di noi e le appoggio sul suo seno, lo accarezzo e le stringo i capezzoli che sento inturgiditi.
Mi sussurra...

-Hai mai fatto l'amore con una donna?-
-No... mai, qualcosa da ragazzina.-
-Neanche io, però con te lo farei più che volentieri.-
-Mi stai facendo eccitare, anche io lo farei con te.-
-Sei bagnata? Io mi sto liquefacendo-
-Come se mi fossi fatta la pipì addosso-

Balliamo ancora.

-Ce ne andiamo?-
-Si... andiamo a casa mia-
Usciamo di corsa, raggiungiamo casa mia in tempi da record, roba da formula uno, ci tocchiamo, ci baciamo, poi in ascensore ci avvinghiamo in un abbraccio tipo piovra.
Poi ore di autentica passione, baci, carezze, strofinamenti, slinguate, penetrazioni con le dita e una serie super di orgasmi, poi a malincuore la lascio andare a casa.
Sulla porta una domanda.

-Lo rifacciamo?-
-Eccome!-

Laura racconta.

...le ore passano come minuti, che eccitazione al Pink lady! Essere guardate da quelle affamate, ballare con lei, baciarla, succhiare la sua lingua morbida e profumata e accarezzare il suo splendido sedere, il suo seno perfetto! Mi sento bagnare, diventare zuppa dei miei umori che mi bagnano anche l'inizio coscia, Oh... quanto vorrei in quel momento che la sua mano mi accarezzasse, da darmi un orgasmo che possa calmare la mia febbre di lei!
Respiro il suo respiro!
Poi la corsa verso casa sua! Le nostre mani che si esplorano! La tocco fra le cosce e mi piace riscontrare che ha la mia stessa eccitazione! E' bagnata quanto me! Mi desidera quanto la voglio io!
E a casa sua?
La spoglio e quando la vedo nuda! Umm! Quando l'accarezzo, la bacio, le passo le labbra su tutto il corpo, sulle belle splendide tette, solide e plastiche, le succhio i capezzoloni e li mordo e lei geme e si inarca, poi la sua magnifica fica, uso tutta me stessa per esplorarla e contemporaneamente darle piacere, labbra, lingua, le mani, il viso, voglio impregnarmi del suo afrore, voglio succhiare il suo nettare, spero che mi inondi il viso del suo piacere!
Non riesco a saziarmi di lei è subito ora di lasciarla.
 

3^Parte. Il coinvolgimento.

Racconta Sonia.

Lui mi è sempre piaciuto ed è stato spesso oggetto del mio fantasticare e quando è successo, beh... l'ho voluto, lei anche mi piace, ma già il giorno successivo mi accorgo che mi sono incasinata nuovamente, alle nove arriva M. e faccio fatica a sentire il campanello dell'ingresso, protesto silenziosamente mentre mi porta in camera, riesco appena a connettere quando mi distende e mi prende, cerco di rispondere in maniera adeguata, poi quando gli racconto della nottata, si ingrippa di brutto e nuovamente siamo in giostra, beh... questa volta sono sveglia e collaboro, è veramente partito, mi sta prendendo da dietro e mi penetra con così tanta veemenza da alzarmi, lo sento, è ancora più grosso del solito, mi sta aprendo, poi viene e mi trascina con sé nell'orgasmo. Fantastico!

Se ne va, faccio appena tempo ad riaddormentarmi e chiama lei, Laura.
Si! Mi fa piacere sentire la sua voce, ma lasciatemi dormire!
Si! D'accordo, nel pomeriggio, appena M. esce, si fionda qui!
Quanto arriva sono tornata umana e ci prendiamo un paio d'ore di buon sesso.
Dio! davvero soddisfacente! No... che dico? Da perderci la testa!
Mi piace specialmente quando ci strofiniamo le fiche, si a gambe divaricate, una contro l'altra e sento il suo clitoride duro e gonfio strofinare il mio, mi fa partire! So che urlo! Che spasimo! Che non mi basta! Che ne voglio ancora!
Lei è magra, un bel seno ma piccolo, i fianchi non larghi e un sederino sono le sue caratteristiche, a guardare bene è quasi l'opposto di me, mi piace il suo clitoride, il suo cappuccio copre un piccolo pisello che quando è eccitato diventa grosso e duro, glielo bacio, glielo stringo con i denti, lo succhio come fosse un minuscolo cazzo e lei salta come un grillo, lo stringo fra le labbra e tiro in fuori e lei gode e gode!
Se ne va e allora realizzo quanto mi sono incasinata, sono appena uscita da una relazione fallimentare con un uomo sposato e ora ho da gestire questo nuovo casino.

Ci rimugino.
A quanto pare a M. non dispiace affatto che Laura abbia una relazione con me, perché non provare?
E a Laura? Se venisse a sapere di me e di lui?
Si, proviamo... e presto, non lasciamo mettere radici, mal che vada chiudo con tutti e due.

-M. domani puoi venire? Prendi una scusa e vieni, alle cinque precise, non prima, neanche un minuto prima e lascia libera Laura, il perché te lo spiegherò, fidati di me, ciao.-
-Laura... ciao amore, sei appena andata via e già ho voglia di te, puoi domani? Dai, vieni alle quattro, trova una scusa e vieni, mi raccomando puntuale, un bacio.-

Arriva alle quattro precise, la porto in camera e ci spogliamo a vicenda, le apro le gambe e comincio a darle piacere leccando il suo clitoride, poi è lei a contraccambiare, il tempo vola, facciamo tempo a godere più volte e... suona il campanello.

-Chi sarà mai? Aspettami qui, faccio presto, su toccati mentre sono via... così a gambe larghe, allargale di più... mostrami la  fica aperta, amore!-

Metto uno straccetto e esco, faccio entrare M., gli faccio segno di non fiatare, lo spoglio nudo e con la bocca lo lavoro fino a raddrizzarglielo per bene, mi passo la sua cappella sul solco bagnato, quando lo sento teso e duro come ferro mi denudo e per mano lo conduco nella stanza...

Ta...ta...Tan!!
Scena madre!

...lei sdraiata sul letto a gambe larghe si sta toccando, lui entra dopo di me con un cazzo mostruosamente in tiro...

-Zitti... tutti e due!-
-Laura... scopo con M. da sabato scorso! Una settimana. M. scopo con Laura da venerdì! Ora... mi piacete tutti e due da morire ma non voglio casini, e allora... o andiamo avanti tutti e tre assieme e ci divertiamo, oppure vi rivestite e tanti saluti e tutto finisce qua, pensateci un attimo...-

Mi guardano, si guardano... mi riguardano.

Ora siamo sul letto, Laura distesa a gambe larghe, io in ginocchio e carponi fra le sue gambe con la bocca incollata alla sua fica, succhio il suo clito e la faccio godere e M. dietro di me che mi prende, che mi apre, che mi vanga, che mi sta stantuffando con il suo grosso cazzo! Fantastico! Riusciamo a godere assieme!

Poi? Mille composizioni e lui infine sfinito che ci guarda e noi due non ancora sazie abbracciate sul letto sfatto.

Poi... usciamo assieme, con soddisfazione notiamo tutti che abbiamo feeling, che non c'è gelosia, che non c'è competizione fra noi, c'è solo la volontà di stare assieme e goderci la cosa.
Splendido!!!

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